Il ritorno in libreria del mitico Corto Maltese
CORTO MALTESE TORNA IN LIBRERIA CON UNA STORIA INEDITA. L'AMATISSIMO PERSONAGGIO NATO DALLA MATITA DI HUGO PRATT, DEBUTTERÀ IL PROSSIMO SETTEMBRE CON “OCEANO NERO”, ULTIMA PUNTATA DELLA LUNGA SERIE DI ALBI DEDICATI ALL'ICONICO MARINAIO.
“Il mio nome è Corto, Corto Maltese. Sono nato a Malta, il 10 luglio del 1887, almeno così mi dicono. Della mia prima infanzia ricordo una bandiera piena di croci e una barba rossa, quella di mio padre. Mia madre? Una gitana di Siviglia. Era talmente bella che il pittore Ingres se ne innamorò follemente”.
Così nel 1967 il mitico personaggio nato dalla matita di Hugo Pratt si presentava ai suoi lettori. Da quel momento in poi l’amato marinaio – protagonista dell’omonima serie a fumetti – avrebbe solcato mari e combattuti nemici, per un totale di trentadue storie tutte da collezionare: dal volume d’esordio Una ballata del mare salato fino all’ultimo Il giorno di Tarowean, pubblicato nel 2019.
BENTORNATO CORTO MALTESE
È di questi giorni l’annuncio di un nuovo volume, in uscita per Cong il prossimo settembre. Autori della nuova avventura del marinaio “prattiano” saranno lo sceneggiatore Martin Quenehen e il disegnatore Bastien Vivès, chiamati a prendere le redini del progetto editoriale dopo gli ultimi tre libri firmato dalla coppia spagnola formata da Juan Díaz Canales e Rubén Pellejero.
Ci sono ancora molti segreti sulla trama, sui luoghi e sul periodo storico in cui si svolge quella che – a tutti gli effetti – sarà una storia che è destinata a catturare vecchi e giovani amanti di Corto Maltese, e a dare una nuova impronta letteraria e grafica al personaggio uscito cinquantaquattro anni fa dalla matita del maestro veneziano. Oceano nero – questo il titolo del nuovo fumetto – sarà un’avventura ricca di colpi di scena: ci sarà un arrembaggio in mezzo al mare, Corto avrà un fascino particolarmente sexy in una storia che sarà popolata da donne con ruoli importanti. Sembrerà di guardare un film d’azione, insomma, pieno di scene spettacolari, ma in cui la sensibilità e l’empatia di Corto saranno sempre protagoniste.
Nell’attesa della pubblicazione abbiamo incontrato i due autori, chiedendo qualche informazione in più su cosa troveremo all’interno del libro.
L’INTERVISTA AGLI AUTORI DELL’ULTIMO CORTO MALTESE
Come è nato il vostro progetto di una nuova avventura di Corto Maltese?
Bastien Vivès: Nei primi disegni che ho realizzato, Corto aveva un aspetto piuttosto moderno: senza berretto, senza panciotto, aveva solo una semplice maglietta da marinaio e non aveva nessuno dei suoi caratteristici accessori. Poi tutto è rimasto in sospeso fino a quando ne ho discusso con Martin, quasi due anni dopo. Eh sì, perché bisogna sapere che da quando ci conosciamo, Martin non ha smesso mai di parlarmi di Pratt. Mi assillava sempre con la sua opera! Pratt di qua, Pratt di là… e a un certo punto gli ho detto “Dai forza, allora scrivi una sceneggiatura“.
Martin Quenehen: Ho sempre detto a Bastien che per me lui era il nuovo Pratt, quindi quando mi ha parlato di questo progetto sono letteralmente impazzito! Perché per me, se esiste un fumetto che conta davvero molto, quello è proprio Corto Maltese.
C’è stata una forma di timore nell’idea di ridisegnare un’icona come Corto Maltese?
Bastien Vivès: Sapevo che avrei dovuto affrontare il personaggio maschile più sexy del fumetto. Corto ispira grande fascino e ammirazione sia alle lettrici che ai lettori. Riuscire a conservare quest’aurea in ogni vignetta, cercare di fare in modo che ogni volta che i nostri occhi guardavano Corto lo si dovesse trovare estremamente attraente, è stata una grande sfida: volevo che si avesse sempre voglia di assomigliare a lui.
Martin Quenehen: È molto interessante il fatto che Thierry Thomas abbia scritto nella biografia che Corto è il personaggio “più femminile” di tutta l’opera dell’autore. Corto è anche un personaggio estremamente lucido, in fondo sa che quello che cerca non serve a molto, quindi, parte alla caccia di un tesoro pur essendo cosciente che non lo troverà. Eppure questo non gli interessi molto: alla fine avrà comunque viaggiato, fatto incontri incredibili, conosciuto e socializzato con culture diverse e affascinanti. Corto è un uomo di sentimenti ma anche, in un certo modo, una specie di rônin: un samurai senza maestro né castello, senza cause da difendere, eppure continua ad andare avanti.
Come in Pratt, le donne hanno in Oceano nero un’importanza capitale: sono il motore della narrazione. In fondo sono proprio loro che spingono Corto da un capo all’altro del globo…
Martin Quenehen: Le eroine di Pratt sono indubbiamente straordinarie, quindi era doveroso avere figure femminili all’altezza di quelle incrociate e apprezzate nelle precedenti avventure di Corto. Tuttavia, con Bastien non avevamo alcun programma preciso. Le eroine di Oceano nero si sono sviluppate da sole nel corso dell’elaborazione della storia.
Bastien Vivès: In realtà tutte le donne di Oceano nero hanno un ruolo di grande importanza nella società, mentre lui, Corto, non serve proprio a nulla!
– Alex Urso
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