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Per chi ama l’arte, il MoMA – Museum of Modern Art di New York rappresenta una meta imprescindibile: un luogo di culto da raggiungere almeno una volta nella vita.
Situato nel cuore della Grande Mela, in un edificio completamente ristrutturato e ammodernato dall’architetto giapponese Yoshio Taniguchi, il museo nacque alla fine degli Anni Venti del secolo scorso per volere di Abby Aldrich Rockefeller (moglie del magnate John D. Rockefeller Jr.) e di due sue amiche: Lillie P. Bliss e Mary Quinn Sullivan.
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Il fumetto di Claudio Marinaccio sul MoMA per Artribune. Courtesy l’artista
IL FUMETTO SUL MOMA DI NEW YORK
Cuore pulsante dell’arte americana e luogo di straordinaria importanza per lo sviluppo dell’arte moderna, l’istituzione (oggi diretta da Glenn D. Lowry) raggruppa più di 150mila opere, oltre a materiali cinematografici e multimediali. Tra le “star” del museo, la Notte stellata di Vincent van Gogh, le Ninfee di Claude Monet, La persistenza della memoria di Salvador Dalí e I tre musici di Pablo Picasso. Non mancano infine le Campbell’s Soup dell’araldo della Pop Art Andy Warhol, le creazioni futuriste di Umberto Boccioni e i bizzarri ready-made di Marcel Duchamp – come la Ruota di bicicletta del 1913.
Abbiamo chiesto a Claudio Marinaccio di farci da guida, accompagnandoci tra le sale del museo con uno dei suoi fumetti in bianco e nero. Un breve diario di bordo, ironico e spontaneo, sui capolavori in esso contenuti.
Alex Urso
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