Un fumetto entra nel Museo Archeologico di Salerno
La “Testa di Apollo”, reperto simbolo del Museo Archeologico Provinciale di Salerno, è al centro di un breve fumetto che ne racconta la storia e il ritrovamento. La tavola sarà esposta in dialogo con il celebre bronzo nelle sale del museo campano
Vi ricordate Fumetti nei musei? Era l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura insieme alla casa editrice Coconino Press. Avviato nel 2018, e ripetuto nel corso degli anni con mostre ed eventi sparsi su tutto il territorio, il progetto coinvolgeva numerosi fumettisti riconosciuti del panorama italiano, scelti per raccontare – attraverso una serie di tavole inedite – le bellezze conservate nei luoghi di cultura principali del nostro Paese. Obiettivo? Far conoscere il patrimonio sparso per la penisola, attraverso una collana di opuscoli e rassegne espositive ispirate al linguaggio delle nuvolette. S’inserisce sulla scia di questa iniziativa, emulandone il modello e le ambizioni, la mostra in apertura al Museo Archeologico Provinciale di Salerno. È qui che il prossimo 11 aprile sarà inaugurata La pesca miracolosa. Un fumetto entra al museo, rassegna a fumetti dedicata al mito di Apollo e alla celebre “testa” del dio, fiore all’occhiello dell’istituzione campana.
LA TESTA DI APOLLO DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI SALERNO TRA FUMETTO E POESIA
Nata da un’idea dell’illustratrice Odïle (al secolo Daniela De Vita), la mostra – organizzata dall’associazione culturale AmbientArti – mette in scena una breve storia a fumetti, esposta in dialogo con l’antica scultura greca (databile tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.). Si tratta di una tavola composta da sei vignette che raccontano il mito di Apollo a partire da alcuni versi di Giuseppe Ungaretti, scritti quando, nel maggio del 1932, il poeta fece visita al Museo Archeologico di Salerno, collocato allora nel Palazzo della Provincia. Colpito ed estasiato dalla storia dietro il ritrovamento della Testa di Apollo, rimasta impigliata due anni prima nelle reti dei pescatori nelle acque del golfo salernitano, lo scrittore gli dedicò una prosa intitolata La pesca miracolosa. I versi di quel componimento ritornano dunque nelle tavole di Odïle, ripercorrendo con un approccio disincantato e divertente le vicende intorno al rinvenimento del reperto.
LA MOSTRA AL MUSEO ARCHEOLOGICO DI SALERNO
Protagonista del fumetto è Apollo in prima persona, e le sue espressioni buffe si rivolgono soprattutto a un pubblico giovane, nell’intento di incuriosirlo e sollecitarlo a una scoperta più ampia del nostro patrimonio artistico-culturale. Leggendo la storia “sembrerà di essere su quella barca nel momento in cui le forti mani rugose di un pescatore liberarono la testa bronzea dalle reti”, racconta Odïle. “La testa di Apollo è diventata icona rappresentativa del Museo Archeologico Provinciale di Salerno, tale da meritare attenzione in ogni forma espressiva. Unire archeologia e poesia in un breve fumetto è stato un allegro e doveroso omaggio a un luogo del cuore della mia città”. La mostra inagura martedì 11 aprile 2023 con uno speciale focus sulle interazioni tra archeologia, nona arte e letteratura. Il talk coinvolgerà l’autrice, Daniela De Vita, il fumettista Enzo Lauria, lo scrittore Domenico Notari e la giornalista Erminia Pellecchia. Il fumetto sarà esposto nella sala che ospita la testa di Apollo fino al 30 aprile.
Alex Urso
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