“Marinaio, viaggiatore, vagabondo, astuto, curioso, approfittatore, infedele, inquieto: mi hanno definito e giudicato in tante maniere. Sono stato rapito, stregato, amato, ingannato e sconquassato dai venti e dal mare. Ho una moglie che mi aspetta e un figlio che mi cerca. La nostalgia non è soltanto la mancanza della propria casa o del passato, è anche la mancanza di un altrove in un tempo che forse non è mai stato. Mi chiamo Ulisse, e questa è la mia storia”. Comincia così l’appassionante fumetto di Hugo Pratt dedicato al celebre eroe omerico.
Partorito dalla penna del “padre” della letteratura disegnata nel 1963 (ovvero quattro anni prima della nascita di Corto Maltese, il suo personaggio più celebre), il libro ripercorre nelle sue centoventi pagine l’avventuroso tragitto del re di Itaca.
La mostra su Hugo Pratt a Cremona
Pubblicato originariamente sul Corriere dei Piccoli, il volume – e l’esperienza creativa che ne è alla base – sono al centro della rassegna presentata negli spazi del Museo Archeologico San Lorenzo di Cremona, dal 21 gennaio al prossimo 3 marzo. Si intitola L’Ulisse di Hugo Pratt. Di mari e avventure prima di Corto Maltese, e presenta venticinque tavole originali tratte dalla storica pubblicazione, eccezionalmente poste in dialogo con i reperti della sede lombarda.
Allestita nella navata centrale di quella che fu la chiesa di San Lorenzo, e inserita nell’ambito delle celebrazioni per il 35esimo anniversario della nascita del Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona, partner dell’iniziativa, la rassegna accende i riflettori sul fumetto di Pratt, dimostrando l’attualità del capolavoro omerico, nonché la capacità del disegno di donare nuova veste a un racconto consolidato nel nostro immaginario collettivo.
Il mito di Ulisse secondo Hugo Pratt
Recentemente pubblicato in una nuova edizione da Cong Sa, l’Ulisse di Pratt racconta in versione assai ridotta il tortuoso cammino compiuto dal re di Itaca prima di tornare in patria. Figura iconica della cultura greca e occidentale, e protagonista di un percorso di vita che è da sempre simbolo di libertà e ricerca dell’ignoto, il mitico Odisseo è delineato dal fumettista in contrapposizione al figlio Telemaco. Accompagnato nella sua nuova edizione dai testi di Fabrizio Paladini e Marco Steiner, il fumetto è strutturato proprio mettendo in luce le visioni complementari del padre e del figlio. Le emozioni dei due uomini prendono forma nei disegni del fumettista, delineando due personaggi meno “eroi” e più “uomini” rispetto a quelli tramandati dalla storia.
Alex Urso
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