Che il fumettista Joe Sacco, uno dei più stimati autori della nona arte su scala internazionale, avesse a cuore la causa del popolo palestinese non è una novità. Classe 1960, il disegnatore originario di Malta (in realtà statunitense di adozione) ha raggiunto il successo in libreria agli inizi degli anni Novanta con la serie di racconti Palestina. Una nazione occupata: una sorta di reportage a fumetti nel quale Sacco racconta le sue esperienze di viaggio in Cisgiordania e nella striscia di Gaza, enfatizzando le storie quotidiane e private di chi vive all’interno dei territori occupati. Non c’è da stupirsi, dunque, che oggi – a più di trent’anni dalla pubblicazione di quella pietra miliare del fumetto –, l’autore torni ad affrontare l’argomento a cui la sua ricerca è più legata. Chi se non lui, infatti, potrebbe meglio aiutare i lettori a comprendere con il disegno quanto sta accadendo tra Israele e Hamas?
La guerra tra Israele e Palestina secondo Joe Sacco
Pubblicato in maniera non periodica sulla rivista americana di critica e informazione The Comics Journal, The War on Gaza si presenta come una serie di fumetti brevi, nei quali l’autore condivide con il lettore il proprio punto di vista sul conflitto armato tra Israele e Palestina, inaspritosi a partire dallo scorso ottobre. E la prospettiva personale sui tragici eventi è ribadita dallo stesso Joe Sacco e da Gary Groth, caporedattore di The Comics Journal e co-fondatore della casa editrice Fantagraphics, il quale nell’introduzione che accompagna il primo episodio della serie afferma: “Entrambi abbiamo capito che in questo contesto ci troviamo in un mondo privilegiato di elevata responsabilità culturale – lui come autore, io come editore – che ci obbliga a fare qualcosa, ma abbiamo anche provato un senso di inutilità e frustrazione. Come possiamo esercitare al meglio questa responsabilità culturale?”.
La serie di fumetti “The War on Gaza” di Joe Sacco
Pubblicata lo scorso 26 gennaio e fruibile gratuitamente online, la serie vuole raccontare la guerra in corso nella striscia di Gaza, condividendo con i lettori riflessioni e interrogativi su quanto sta accadendo ormai da mesi. A chiarire ulteriormente le ragioni che hanno portato Joe Sacco a iniziare questa avventura editoriale è ancora una volta Gary Groth, che nel testo di presentazione del progetto afferma: “Nel 1993, Fantagraphics iniziò a pubblicare Palestina, l’opera fondamentale di Joe Sacco, una cronaca in prima persona che dava voce alle persone senza voce e private dei propri beni che vivevano e soffrivano a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est – i territori palestinesi. Considerando che abbiamo creduto nella prospettiva profondamente umanistica di questo libro, che abbiamo considerato nostra responsabilità mantenerlo a disposizione del pubblico ininterrottamente con 25 ristampe in 31 anni e che abbiamo un rispetto sconfinato per il suo autore, consideriamo un imperativo morale rendere pubblica la nostra posizione sull’attuale ‘guerra Israele-Hamas/Gaza’”. Il caporedattore di Fantagraphics specifica, inoltre, di volere “affermare con chiarezza ed enfasi che siamo al fianco della popolazione innocente di Gaza. Allo stesso tempo, condanniamo con forza il massacro di civili israeliani innocenti perpetrato da Hamas il 7 ottobre come crimine di guerra, e riconosciamo con profondo rammarico il dolore e il trauma che il popolo ebraico sta sopportando nelle sue conseguenze; ma questo atto barbaro non autorizza Israele a commettere i propri crimini di guerra e a infliggere a loro volta un dolore e un trauma esponenzialmente maggiori”.
Alex Urso
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