A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, centinaia di migliaia di lavoratori marchigiani abbandonarono la costa adriatica diretti verso l’Argentina. Si calcola che nel periodo tra il 1876 e il secondo dopoguerra, più di 200mila persone (circa il 30% del totale su scala nazionale) lasciarono la regione per riversarsi nell’enorme e incontaminato Paese sudamericano, alla ricerca di fortuna e prosperità. Il rapporto tra i due territori è ancora strettissimo, seppur segua oggi un andamento radicalmente opposto: in seguito alla crisi politica ed economica che da anni tiene nella morsa la nazione, con l’inflazione alle stelle e metà della popolazione sotto la soglia di povertà, moltissimi argentini con discendenza italiana stanno compiendo il percorso al contrario, approfittando delle loro origini marchigiane per trovare qui condizioni di vita più favorevoli. Anche alla luce di questi fenomeni, passati e presenti, la mostra in apertura al Museo Civico di Villa Colloredo Mels di Recanati sembra quanto mai significativa, ribadendo lo storico legame tra le due culture. Si intitola Nuvole migranti – L’Argentina del fumetto da L’Eternauta a Dago, ed è un omaggio ai grandi autori dell’historietas, qui radunati e proposti al pubblico attraverso una corposa selezione di opere originali.
La mostra sul fumetto argentino a Recanati
In programma a partire dal 4 maggio 2024, e visitabile fino al 4 agosto, la rassegna presenta oltre sessanta tavole, mai prima d’ora esposte sul suolo italiano, che portano la firma di alcuni dei più amati e influenti fumettisti argentini del secondo Novecento. Si tratta di autori di altissimo livello, a partire da Alberto ed Enrique Breccia (tra i più grandi artisti latino-americani di tutti i tempi) e Juan Zanotto (noto per fumetti di fantascienza come Barbara e Cronache del tempo medio). A loro si affiancano altri nomi d’eccezione, come Domingo Mandrafina e Francisco Solano Lopez, che realizzò i disegni di quel capolavoro immortale che è L’Eternauta, opera scritta da Héctor Germán Oesterheld e alla base dell’attesa serie televisiva in uscita su Netflix.
Il legame tra Italia e Argentina
Conducendo il pubblico dalla fertili pianure della pappa Pampa al vuoto del cosmo, dal selvaggio West ai grattacieli di Buenos Aires, passando attraverso la travagliata storia politica e sociale di un Paese martoriato dalla dittatura e dalla guerra civile, la mostra promette di essere “un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio”: un ponte tra la cultura italiana e quella argentina, sulle rotte di artisti e persone comuni che – oggi come ieri – hanno trovato nei due Paesi un luogo ospitale in cui ricominciare la propria vita.
Alex Urso
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