Eadweard Muybridge è stato un pioniere della fotografia. E fin qui nulla di nuovo. Ciò di cui però forse non tutti siamo a conoscenza, è che questo straordinario sperimentatore passato alla storia per i suoi studi sulle immagini in movimento ebbe una vita decisamente poco convenzionale rispetto agli standard del mondo in cui visse. Su tale aspetto getta luce il fumetto Per una frazione di secondo, la nuova biografia illustrata dedicata all’“incredibile vita di Eadweard Muybridge” – come recita il sottotitolo del volume.
Il fumetto su Eadweard Muybridge
Edito da Rizzoli Lizard, il libro è un’indagine sulle sperimentazioni tecniche che portarono Muybridge ad affermarsi come una delle figure più audaci in ambito fotografico, ma è anche e soprattutto una scansione cronologica delle vicissitudini e delle esperienze private che punteggiarono la sua esistenza fuori dal comune. L’aspetto umano, insomma, è il focus principale della pubblicazione, che mira a fare emergere la sorprendente e controversa biografia di questo figlio dell’Inghilterra della rivoluzione industriale.
Autore del volume è Guy Delisle, voce di riferimento della nona arte canadese e già autore di fumetti di successo come Cronache birmane (2007) e Cronache di Gerusalemme (vincitore del Fauve d’or al Festival international de la bande dessinée d’Angoulême nel 2012). A lui il compito di scandagliare le fasi salienti della vita del protagonista, a partire dal suo abbandono del Paese natale nel 1855 per cercare fortuna negli Stati Uniti: “Madre, se non diventerò qualcuno, non sentirete mai più parlare di me”.
Il nuovo libro di Guy Delisle
Sfogliando le oltre duecento pagine del fumetto, gli eventi vengono passati in rassegna con grande velocità, riuscendo a mantenere il lettore incollato alla storia, rapito dal ritmo e dalla eccezionalità degli episodi narrati. Come nel caso dell’incidente rimediato dal fotografo alla testa nel 1860, durante un viaggio in carrozza da New York a San Francisco: “Dopo 9 giorni di coma, Muybridge si risveglia in un letto di ospedale. I suoi capelli sono bianchi, ha perso l’odorato, l’udito e ci vede doppio. Anche il suo carattere è mutato. Ora è più impulsivo e aggressivo”. Stando alle fonti ufficiali, infatti, le lesioni celebrali causate da questo avvenimento modificarono per sempre la personalità del fotografo, aggiungendogli un elemento di bizzarria e irascibilità.
Gli esperimenti fotografici di Eadweard Muybridge
Intervallate da una serie di riproduzioni fotografiche delle opere scattate da Muybridge – una scelta editoriale che rafforza il valore documentaristico del volume –, le pagine si soffermano poi sulle varie professioni compiute dal protagonista prima di avviare le sue sperimentazioni artistiche (a partire da quella di libraio), e naturalmente sui risultati della sua carriera da fotografo. A essere approfonditi nel fumetto sono in particolare i primissimi scatti naturalistici realizzati nel Parco nazionale di Yosemite, quelli prodotti in Alaska durante una spedizione nel 1876, e i celeberrimi studi sulle figure in movimento (come nel caso dell’iconica sequenza di scatti del 1877 che consentì, per la prima volta, di esaminare passo dopo passo l’andatura di un cavallo al galoppo).
Grazie a una scansione di vignette serrata ma sempre gestita con leggerezza – cifra stilistica principale di Delisle, capace di inserire tocchi di ironia anche nelle situazioni più impensate – il racconto scorre fitto, rivelandoci il percorso artistico ed esistenziale di un uomo che, con i suoi esperimenti pionieristici, contribuì alla nascita della fotografia e del cinema, aprendo le porte a quella che Walter Benjamin definì “l’epoca della riproducibilità tecnica”.
Alex Urso
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