È uscito un nuovo libro per bambini dedicato alla pittura di Carla Accardi
Un nuovo libro accompagna i bambini alla scoperta dell'arte di Carla Accardi. Pioniera dell'astrattismo, la pittrice siciliana è qui raccontata attraverso immagini e parole alla portata dei piccoli lettori
Archiviata la grande rassegna dedicata a Carla Accardi (Trapani, 1924 – Roma, 2014) al Palazzo Esposizioni, la pittrice siciliana torna protagonista in occasione del centenario della nascita, ma questa volta all’interno di un libro per bambini. Succede grazie al piccolo e prezioso volume recentemente pubblicato da Raum Italic in collaborazione con MAXXI.
Il nuovo volume illustrato su Carla Accardi
Seguendo la stessa formula già felicemente sperimentata con i libri per l’infanzia dedicati ad Alighiero Boetti e Zaha Hadid, il volume racconta con un linguaggio fresco e alla portata dei lettori più giovani la vita e le opere dell’artista trapanese, ripercorrendo con un piglio scanzonato le fasi salienti della sua vita e della sua cangiante produzione. Inserito nella collana editoriale Piccoli MAXXI del museo, il libro prende il via dai primi anni di vita della protagonista: “Nel cielo di Trapani, dov’era nata, Carla Accardi guardava stormi di uccelli migrare verso l’Africa. ‘Chissà se arriveranno fino in Egitto…’, si domandava. Da bambina amava sfogliare i libri sull’arte egizia che le regalava il papà. Ma più di ogni altra cosa le piaceva disegnare su fogli di carta i volti della madre, delle sorelle, del fratello, delle amiche...”, si legge nelle prime pagine del catalogo, illustrato da Irene Rinaldi.
Le sperimentazioni pittoriche di Carla Accardi
Seguendo una speciale sintesi tra parole – quelle dell’autrice Irene Corsetti – e disegni colorati e dalla forte connotazione geometrica, il libro si sofferma poi sulle fasi sperimentali della pittrice, nonché sulla sua indole indipendente all’interno di un sistema dominato dagli uomini. Unica donna tra i fondatori del gruppo Forma 1, e figura attiva nell’ambito del movimento femminista italiano, l’artista toccò nel corso dei decenni tecniche e materiali differenti, contribuendo allo sviluppo di nuovi modi di intendere l’opera d’arte: dall’astrattismo dell’immediato dopoguerra all’informale, dalla pittura-ambiente a un’arte dematerializzata, fino alla rinnovata joie de vivre incarnata nella pittura degli Anni Ottanta e nei grandi dittici e trittici degli Anni Novanta e Duemila.
Le tende in sicofoil di Carla Accardi
Ognuno di questi passaggi è affrontato all’interno del volume in maniera estremamente sintetica, con brevi paragrafi che condensano la poetica e le intenzioni della pittrice in relazione al contesto nel quale si trovò a operare: “Sulla tela tracciava dei segni bianchi, bianchissimi, che parevano delle scintille di luce. Sembravano tante piccole creature brulicanti di vita osservate al microscopio”, si legge nelle pagine dedicate alla svolta radicale della pittura in bianco e nero. Uno speciale focus è inoltre desinato alle sperimentazioni con il sicofoil e alle strutture ambientali degli Anni Ottanta: luoghi da attraversare per lasciarsi avvolgere da luce, colori, forme e segni, che offrivano al pubblico un modello di fruizione dell’opera che fosse anche scoperta ed esplorazione di sé.
Alex Urso
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