Le biografie illustrate dei grandi musicisti del passato e del presente non sono più una novità, anzi: se c’è una branca dell’editoria per ragazzi particolarmente prospera e apprezzata dal grande pubblico, questa è proprio quella delle vite degli artisti più iconici del nostro tempo raccontate attraverso il linguaggio delle nuvolette. Alle pubblicazioni che abbiamo letto e gradito in questi ultimi anni – dal volume sulla filosofia di Franco Battiato a quello sul post-punk dei Joy Division – se ne aggiungerà presto una tutta dedicata a Lucio Battisti, straordinaria meteora del panorama cantautorale nazionale. In uscita per Feltrinelli Comics il 14 gennaio 2025, il fumetto si intitola Lucio Battisti?! Non sono mica io!, ed è un “mosaico” di aneddoti messi insieme da Tonio Vinci con l’obiettivo di delineare il profilo tanto riconoscibile quanto sfaccettato di un artista a tratti misterioso e ancora oggi poco definibile – se è vero che come pochi altri autori della sua generazione è ancora oggetto di continue riletture e scoperte.
Il primo fumetto su Lucio Battisti
“Io amo la sua arte, probabilmente chiunque la ama: all’università mi bastava prendere in mano la mia vecchia Eko che tutti cominciavano a urlare le sue canzoni, persino i punkabbestia con le creste. Nel mondo di Lucio si entra così, nei solchi neri dei vecchi vinili, e si viene trasportati nelle cantine buie o nello struggimento di ‘Mi ritorni in mente’”, ha dichiarato l’autore del volume, che per mettere a segno la narrazione si è lasciato ispirate dai racconti di personaggi dello spettacolo che hanno condiviso un tratto di strada con il protagonista: da Mario Tessuto a Pasquale Panella, da Mara Maionchi ad Adriano Pappalardo.
La parabola umana e creativa di Lucio Battisti
Ricucendo gli eventi principali della vita di Lucio Battisti con la maniacale dedizione di un vero fan, Tonio Vinci riesce così a rivelare non soltanto il musicista, ma anche la persona, il suo carattere e la sua umanità. È così che nelle oltre 140 pagine del fumetto il musicista viene raccontato in tutte le sue sfaccettature: star inarrivabile e amico devoto, cultore della canzone napoletana e giocatore di ping pong, giovanissimo suonatore d’orchestra e mancato travet in una ditta di ascensori. D’altronde, come la stessa copertina del fumetto lascia intuire, il viso del cantautore resta in ombra durante tutta la lettura, quasi a esaudire un suo desiderio: non essere notato, passare inosservato, sottrarsi. Del resto, come diceva spesso quando non voleva farsi riconoscere: “Lucio Battisti?! Non sono mica io!”.
Il commento di Tonio Vinci
“Lucio Battisti è ecumenico, come mi ha insegnato la mia editor. E poi è stato tante cose. Curatissime biografie ne raccontano la vita, eppure più approfondisco la sua storia, meno sento di conoscerlo”, scrive Tonio Vinci nella prefazione al libro. “Non ho la pretesa di sapere se fosse un burbero, uno spigoloso, oppure un tipo ironico, ispirato, appassionato. Quello che conta è la sua arte. Nei miei studi mi sono spesso imbattuto in episodi singolari, comici, estremi, che a un primo sguardo potevano sembrare fatti ordinari. Eppure, avevano tutti una stretta correlazione con il suo modo di vivere la musica, il lavoro, l’etica dell’arte. In questo fumetto ho cercato di colorare un Lucio Battisti inedito, che si svelasse con i suoi comportamenti, le sue idee, e attraverso storie minute ho provato a narrare la grande storia di uno dei più importanti compositori italiani”.
Alex Urso
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