Milano arriva una grande mostra dedicata al fumettista e regista Bruno Bozzetto 

Ospitata al MIC – Museo Interattivo del Cinema di Cineteca Milano, la mostra intende restituire un ritratto a tutto tondo dell'artista italiano, riunendo manifesti, cortometraggi e rarissimi rodovetri

Con sessant’anni di carriera, Bruno Bozzetto (Milano, 1938) è tra i fumettisti più eclettici e influenti della sua generazione. Contraddistinto da uno stile minimalista, l’illustratore si concentra sul contenuto, più che sull’estetica, trattando tematiche universali attraverso un’ironia graffiante. A rendere omaggio all’artista è il MIC – Museo Interattivo del Cinema di Cineteca Milano, che gli dedica la mostra La Pop Art animata di Bruno Bozzetto visibile fino al 30 novembre. Curato da Matteo Pavesi, Anita e Irene Bozzetto, il progetto espositivo intende restituire un ritratto a tutto tondo dell’artista riunendo oltre cinquanta cortometraggi, diversi lungometraggi, manifesti e rarissimi rodovetri. 

La mostra dedicata a Bruno Bozzetto da Cineteca Milano 

La mostra si compone di 70 rodovetri – cioè particolari fogli trasparenti in acetato, dove il disegno viene stampato e poi dipinto -, di cui alcuni osservabili tramite realtà aumentata; diversi manifesti; e i sessanta cortometraggi integrali realizzati da Bozzetto attraverso dei mini cinema allestiti nel percorso (in grado di ospitare tre persone alla volta). A questi si aggiungono fotografie rare, spezzoni di lungometraggi, la “sua” fattoria nell’atrio del MIC – che ospita una serie di animali da lui disegnati e stampati su basi – e lo spazio dedicato a Doggy, ultima creatura per la carta ispirata alla sua cagnolina. 

Lo stile di Bruno Bozzetto nella vita di tutti i giorni

Il percorso espositivo sarà puntellato anche da teche in cui si potranno ammirare i numerosi gadget – dai peluche ai pupazzi, dalle federe alle lenzuola, ai grembiuli da cucina – ispirati alla sua produzione artistica e che sono stati grandi successi di vendite. Primo tra tutti il celebre Signor Rossi, simbolo del cittadino italiano medio alle prese con il malcostume della società nel pieno del boom economico degli Anni Sessanta.

Scardinare i luoghi comuni attraverso l’ironia

Bruno Bozzetto è un artista pop, racconta il nostro contemporaneo, scardinando a partire dagli Anni Sessanta i luoghi comuni della nostra società con asciutta ironia”, spiega Matteo Pavesi, direttore di Cineteca Milano e curatore della mostra. “Intercetta con anticipo i totem, le auto, gli elettrodomestici, le tv, lo smog, le vacanze, il sesso, il traffico, le donne e li ri-racconta filtrandoli attraverso l’icona del signor Rossi. Rivisita i generi cinematografici anticipando il postmoderno, uno su tutti ‘West and Soda’ (1965), e attraversa tutti i media contemporanei. (…) Bruno Bozzetto, come le sue opere, si trasforma in continuazione anticipando il mood popolare odierno legato ai temi ambientali. Lotta per la difesa di tutti gli animali e di tutte le piante collocandoli come reali interlocutori per la salvaguardia del pianeta. Non è però un animalista ortodosso o un vegano intransigente, ma un artista che racconta la bellezza della vita se vissuta in armonia e nel rispetto di tutte le altre vite: quelle dei fiori, delle piante, delle pecore… e della cagnolina Doggy, una delle sue ultime creature su carta”.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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