L’anima grafica del Salone. Il meglio della comunicazione visiva
Esperimento: quale invito, logo o locandina ci spinge a visitare un appuntamento del Salone del Mobile? Perché l’abito fa sempre il monaco: così come si compra un libro anche solo per la copertina, così anche la Design Week può essere scoperta sulla base delle sue proposte grafiche.
ZANOTTA
Un marchio da sempre attento alla progettazione grafica: in sessant’anni di storia, sono numerosi i grafici di fama internazionale ad aver lavorato per Zanotta. Oggi è Leonardo Sonnoli a curarne la comunicazione. Accanto al logotipo “Zanotta:”, con i due punti come segno di apertura al futuro, l’immagine coordinata punta alla continua ripetizione e trasformazione della “Z”. Il suo incessante apparire e scomparire trova la perfetta rappresentazione nella GIF animata, un formato di cui Sonnoli è un navigato pioniere.
GOD
Un progetto di Atelier Biagetti a cura di Maria Cristina Didero, GOD indaga l’ossessione per il denaro e l’euforia della vincita. L’immagine chiave è una spiaggia da sogno e l’invito alla mostra (una tessera gratta e vinci) per un attimo ci illude che la fortuna sia a due passi. La grafica, semplice ma chiassosa, fa proprio il linguaggio delle emoticon da cellulare. Che invadono tutto, compreso il video di un’inedita Didero anchorwoman con sottotitoli in russo.
DECODE RECODE
Molto suggestivo l’invito di Decode Recode, progetto di Luca Nichetto + Ben Gorham per la veneziana Salviati, che restituisce perfettamente il concept dell’installazione: vetro e luce che nascono insieme. La tipografia, decisa ma non ingombrante, s’innesta nella foto in bianco e nero lasciando percepire la gestualità artigiana della produzione del vetro. Un invito sofisticato che restituisce la qualità del lavoro di Nichetto e Ghoram.
salviati.com
FENOMÉNA
The Ladies’ Room presenta Fenoména, un’installazione al Garage Sanremo ispirata al sensismo, ovvero alla sensazione come criterio di verità. Progettata da Forostudio, l’immagine coordinata racconta il percorso sensoriale di Fenoména con l’uso di colori tenui e – stiamo per dirlo – femminili; il carattere tipografico del logo è morbido e risoluto. È un’impressione o sembra già di sentire profumi e carezze?
forostudio.com
– Mariangela Savoia
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #36 – Speciale Design
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