Morto Michele Jocca, il fumettista che disegnò i cartelli stradali
Il disegnatore abruzzese è morto a 97 anni. Negli anni Cinquanta fu incaricato di disegnare i cartelli stradali che ancora oggi sono sulle nostre strade. Un maestro della grafica e della comunicazione non verbale
Ci sono artisti di cui conosciamo le opere pur non avendone mai sentito il nome. Michele Jocca è probabilmente parte di questa categoria. Maestro “silenzioso” del disegno italiano, a lui si deve l’ideazione dei cartelli sparsi lungo le strade del Paese: immagini sintetiche e descrittive, che in poche linee e figure stilizzate condensano informazioni fondamentali per la viabilità e la sicurezza urbana. Nato a Calascio, in provincia dell’Aquila, nel 1925, Jocca è scomparso lo scorso 9 luglio a 97 anni, in una clinica di Roma dove era ricoverato da tempo.
Chi era Michele Jocca
I primi due decenni di vita di Michele Jocca sono caratterizzati da un viavai tra la sua terra d’origine e la Capitale. Trasferitosi a Roma insieme alla famiglia negli anni Trenta, torna in Abruzzo nel 1943, cercando nel piccolo borgo di Calascio riparo dai bombardamenti che stavano mettendo in ginocchio le principali città del Paese. Renitente alla leva e per questo perseguitato dalle forze dell’ordine, l’artista ritorna a Roma dopo pochi mesi, vivendo per diverso tempo nascosto in casa, scampando alla pena di morte. Risalgono alla fine del conflitto le sue prime incursioni da professionista nel mondo del disegno artistico: grazie alla conoscenza con un giornalista del Messaggero, Jocca avvia alla fine degli anni Quaranta una serie di collaborazioni con case editrici minori di cui illustra le copertine e le pagine interne. Degne di menzione sono le storie scritte per Carosello: per il celebre programma televisivo pubblicitario lavora fino all’iscrizione alla facoltà di Architettura, abbandonata ben presto per dedicarsi ai fumetti (sono suoi i disegni per le riviste Crestarossa, Bambola e Amichetta). Il lavoro nel mondo della nona arte prosegue tra alti e bassi fino al 1959, quando – per far fronte agli scarsi guadagni e alle collaborazioni altalenanti – decide di accettare il posto da impiegato al Genio Civile.
I disegni stradali di Michele Jocca
È qui che Jocca si specializza nella creazione dei segnali stradali inclusi nel Codice della strada del 1959. “Visto che sapevo disegnare al Ministero mi facevano fare un po’ di tutto, anche i cartelli stradali”, dichiarò l’artista in una delle ultime uscite pubbliche. Si tratta di opere grafiche dettate da criteri di visibilità e leggibilità, che hanno il compito di raccontare i percorsi, le regole di viabilità e il funzionamento stesso della città: un’impresa ardua, vista la scarsa alfabetizzazione degli italiani nel Dopoguerra. Tra i cartelli più iconici che portano la firma di Jocca, quello che segnala il possibile attraversamento di animali selvatici, e quello che raffigura l’albero con il fiammifero, ad annunciare l’alto rischio d’incendio.
Alex Urso
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