Muore Giuseppe Montanari, celebre disegnatore di Dylan Dog
Il fumettista è morto a 86 anni. Per la serie targata Bonelli aveva esordito nel 1986. Di Montanari ripercorriamo qui vita e carriera
È morto lo scorso 5 agosto 2023, a 86 anni, il grande Giuseppe Montanari, uno dei più amati disegnatori italiani, celebre per la sua longeva collaborazione con il popolare fumetto Dylan Dog, per il quale aveva disegnato oltre un centinaio di storie. Tra le varie tipologie editoriali realizzate per il “detective dell’incubo”, Montanari ebbe modo di brillare in ben ventisette albi realizzati per la serie regolare, realizzate soprattutto a fine Anni Ottanta, l’epoca d’oro della testata.
Giuseppe Montanari e Dylan Dog
Montanari, sempre in coppia con il disegnatore Ernesto Grassani (che si occupava delle matite) aveva fatto conoscenza con Dylan Dog sin dal numero 3, nell’indimenticabile storia dal titolo Le notti della Luna Piena del dicembre 1986, caratterizzata da una gradevolissima ambientazione degna di Frankestein Junior (con tanto di Frau Blucher!). In seguito, la sua produzione si è spostata soprattutto nelle nostalgiche vicende delle serie Dylan Dog Old Boy, in cui poteva far brillare il suo elegante stile vintage e graffiante, con il suo pennino inconfondibile e il suo tipico tratteggio.
Le sue tavole, che grazie alla magistrale inchiostrazione avevano un perfetto equilibrio cromatico tra bianchi e neri, rappresentavano un Dylan Dog le cui fattezze si ispiravano a quello originale concepito dal grande copertinista Claudio Villa, con un volto più scavato e le labbra prominenti, forse meno “anglosassone” ma ugualmente affascinante. E in effetti il sodalizio tra Montanari, Grassani e Dylan Dog è durato per quasi quarant’anni, e ci ha regalato momenti epici. Pochi sanno che la simpatica spalla comica di Dylan Dog, Groucho, avrebbe dovuto avere un aspetto simile al celebre Igor del Frankestein Jr. Mel Brooks, ma in seguito Montanari e Grassani dovettero modificare le tavole per la nuova caratterizzazione del personaggio. Visto in quest’ottica, lo sbarco di Montanari proprio sul terzo numero di Dylan Dogassume un’importanza tutt’altro che secondaria.
Gli ultimi lavori del disegnatore Montanari
Le ultime due storie realizzate dal veterano Montanari assieme all’amico di una vita Ernesto Grassani sono uscite in edicola proprio lo scorso giugno, per la serie Dylan Dog Old Boy, due leggibilissimi fumetti dal titolo Tempesta a Mentmore House e Il numero imperfetto: fino all’ultimo lo stile di inchiostrazione di Montanari si era mantenuto ad altissimi livelli. Recentemente, Montanari aveva iniziato una proficua collaborazione (soprattutto per quanto riguarda le copertine di Dylan Dog Old Boy) anche con un altro grande nome del fumetto contemporaneo, l’inconfondibile (ed elegantissimo) Paolo Bacilieri; e proprio Bacilieri, insieme a Grassani, ha dato vita all’ultimo fumetto della serie regolare di Dylan Dog a cui Montanari aveva partecipato: si tratta del numero 369 del 2017, intitolato Graphic Horror Novel.
Il percorso di Giuseppe Montanari
Eppure la lunghissima carriera di Giuseppe Montanari, nato il 26 novembre 1936 a San Giovanni in Persiceto, non può certo ridursi solo alla sua celeberrima produzione bonelliana: aveva iniziato la sua carriera fumettistica nel 1954, non ancora ventenne, con lo studio di Roy D’Ami, per il quale realizzò alcune storie per la serie I tre Bill, edito da Tea Bonelli, fumettista e madre di Sergio Bonelli. La sua passione per il western lo porta poi a realizzare alcune storie che venivano pubblicate in appendice ai numeri delle riviste a fumetti Cucciolo e Tiramolla. Collabora poi con l’editoriale Corno, per il quale realizza le copertine di Gordon e Maschera Nera. Si cimenta poi con il fumetto erotico con alcune storie di Goldrake Il Playboy di Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon. Negli Anni Settanta la sua carriera decolla definitivamente, grazie all’inizio della cinquantennale collaborazione con Ernesto Grassani, le tavole pubblicate per il popolare settimanale Lanciostory (1974) e il successivo sbarco alla Sergio Bonelli Editore nel 1979, con alcune storie per la serie Il Piccolo Ranger e il settimanale Full. Anche se negli ultimi anni la presenza di Montanari si era fatta sempre meno frequente, le sue atmosfere deliziosamente noir erano sempre molto apprezzate dai fan della prima ora del “detective dell’incubo”. Ci mancherà Giuseppe Montanari, sarebbe stato curioso vedere come avrebbe interpretato le ultime spericolate evoluzioni della trama di Dylan Dog, che adesso, grazie al genio di Roberto Recchioni, è persino giunto a una improbabile collaborazione persino con Batman!
Thomas Villa
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