Le emozioni figurate di Giulia Neri in mostra a Milano
Nella soffitta di una storica tipografia milanese, i pensieri e le sensazioni umane prendono vita, diventando illustrazioni
Dove le antiche macchine da stampa non hanno mai smesso di funzionare, Giulia Neri (Bologna, 1979) presenta il suo piccolo mondo a colori. Si tratta della Tipografia dei Fratelli Bonvini: storica bottega milanese, a due passi dalla Fondazione Prada (anzi è la Fondazione Prada ad aver aperto vicino a Bonvini!). Lì, il tempo sembra essersi fermato a un secolo fa: a quando si “accendevano i motori” per imprimere il nome dei clienti sulle copertine dei quaderni. A quando si andava in cartoleria per comperare inchiostro e pennini calligrafici. In quel negozio, tutto ciò si verifica ancora. È la cornice perfetta in cui le emozioni umane possono prendere vita, illustrate da un pennello digitale.
L’interiorità umana si fa illustrazione
Con un duplice percorso di studi tra Belle Arti e Psicologia, Giulia Neri ha acquisito una rara capacità. Cogliere le emozioni comuni nell’animo umano, le speranze e i piccoli pensieri quotidiani, e imprimerli sulla carta. O meglio: prima su uno schermo digitale, e poi sul supporto reale. Ogni illustrazione parla a chiunque vi si riconosca, e parla anche di lei stessa. Dell’atmosfera di pace e di quiete che la circonda nelle Dolomiti, dove attualmente vive e lavora.
La mostra di Giulia Neri alla Tipografia Bonvini
Al primo piano della tipografia, come in una soffitta intima e lontana dal rumore dei clienti, si entra nel mondo di Giulia Neri. Una cinquantina di illustrazioni affollano le quattro pareti della stanza. La scelta dei soggetti è tematica. Prima un folto gruppo di opere che richiamano la natura: fiori, alberi, insetti e foglie, poi una serie di “inni alla leggerezza”. Uccellini, libellule, fanciulle fluttuanti… le rappresentazioni figurate delle emozioni umane più spensierate.
Si passa infine alla quotidianità, con le tipiche attività del tempo libero (sport, hobby, e a seguire), e i dolci momenti che colgono i pensieri degli innamorati. Ciascun disegno rimanda a uno stato interiore ben preciso; la didascalia aiuta l’interpretazione. Per molti, però, la descrizione è superflua: le illustrazioni di Giulia raccontano storie che sono a tutti almeno un po’ familiari.
Emma Sedini
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