A Urbino nasce il Centro Internazionale della Grafica d’Arte
Un progetto che prende forma grazie alla collaborazione con la Stamperia 2RC di Roma e con il supporto di Achille Bonito Oliva. Obiettivo? Recuperare una grande tradizione e rilanciare una visione editoriale innovativa

Da sempre legata all’arte incisoria, che l’ha resa un crocevia di talenti e innovazioni artistiche, Urbino intende recuperare questa importante tradizione e rilanciarla con 2RCABAU – Centro Internazionale della Grafica d’Arte, il progetto nato in collaborazione con la storica stamperia romana 2RC. Supportato e seguito da Achille Bonito Oliva sin dal 2007, il nuovo laboratorio dedicato alla grafica d’arte prende forma all’interno dell’Accademia di Belle Arti, in Via delle Arti (Via Valerio), custodendo al suo interno un grande torchio calcografico progettato negli Anni Settanta da Valter Rossi.

Nasce il Centro Internazionale della Grafica d’Arte di Urbino: gli obiettivi e le attività
Il neonato Centro Internazionale della Grafica d’Arte apre le porte al pubblico il 14 marzo, ma il primo workshop è in programma a maggio, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti e con il Biennio specialistico della Scuola di Grafica d’Arte. L’obiettivo di questa prima esperienza è quello di formare un team operativo capace di dar vita a opere grafiche originali su lastre di rame (anche di formati inusuali), con la qualità e l’innovazione che hanno sempre caratterizzato la Stamperia 2RC di Roma, ma anche riattivare un’attività editoriale dal respiro internazionale, riconnettendo la grafica con l’arte contemporanea.

La Stamperia d’Arte 2RC di Roma: la storia
La Stamperia d’Arte 2RC nasce a Roma nel 1959, per volontà di Valter ed Eleonora Rossi, non come semplice laboratorio tecnico, ma come luogo di incontro tra idee, visioni emateria. Improntata ai grandi formati o resta forte da potenti torchi calcografici, la stamperia si distingue da subito per la capacità di trasformare il laboratorio della stampa in uno spazio di relazione, dialogo e sperimentazione.
Dato il successo nella Capitale, i Rossi decidono di aprire uno studio a New York con l’obiettivo di creare opere grafiche di qualità museale. Nascono così sodalizi profondi con artisti del calibro di Sam Francis, Francesco Clemente, Louise Nevelson, George Segal, Nancy Graves, Walasse Ting e Helen Frankenthaler, i quali trovano nella 2RCnon un semplice editore, maun partner visionario capace di sviluppare il linguaggio della grafica. Dopo le prestigiose collaborazioni d’oltreoceano, si annoverano anche quelle italiane, come quella con la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano e con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, per poi vedersi riconoscere nel luglio 2022 dal Ministero dei Beni Culturali il valore storico e artistico di alcune matrici e opere grafiche esposte in Impronte dell’Arte, mostra curata da Achille Bonito Oliva nel 2019 e ospitata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

L’Accademia di Belle Arti di Urbino: tra tradizioni, innovazioni e riconoscimenti
L’Accademia di Belle Arti e dall’Università degli Studi di Urbino hanno anche rinnovato la tradizione del titolo onorifico del Sigillo delle Arti: dopo essere stato assegnato a Werner Herzog, Emilio Ambasz, Emilio Isgrò e Marco Bellocchio, questo va per il 2025 all’artista Charles Ray (Chicago, 1953).
L’immagine del premio è un omaggio alla città marchigiana, a quella “scuola di cortesia” dove, secondo William B. Yeats, “spirito e bellezza impararono il mestiere sulla collina ventosa di Urbino” e consiste nella riproduzione di un fregio di Michele Giovanni da Fiesole (Corteo dionisiaco, frammento inferiore del camino della Stanza della Iole, Palazzo Ducale di Urbino), realizzato dalla Scuola di Scultura dell’Accademia.
Valentina Muzi
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