Letture di frontiera. 5 libri fra narrativa e arti visive
Ormai siete abituati alle contaminazioni – che termine orribile! – fra letteratura e arti visive. Se ne fa un gran parlare da qualche tempo e la nostra rubrica “Stralcio di prova” ha precorso i tempi, con i suoi dieci anni di vita. Qui trovate altri cinque spunti per le vostre letture estive.
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IL MUSEO DI PAMUK
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Laura Lombardi & Massimiliano Rossi (a cura di) – Un sogno fatto a Milano (Johan and Levi, Monza 2018)
Il Premio Nobel turco Orhan Pamuk non ha bisogno di tante presentazioni. Così come il suo Museo dell’innocenza, che si è tradotto dalla pagina scritta alla realtà in quel di Istanbul. E così l’intreccio fra narrativa, autobiografia e museologia si è fatto sempre più stretto e sempre più interessante. Questo è un tassello ulteriore: mentre il Museo dell’Innocenza è stato traslato al Museo Bagatti Valsecchi di Milano, la casa editrice Johan & Levi ha pubblicato questo libro che mette insieme quattro testi dello stesso Pamuk su musei e collezionismo, una prolusione di Salvatore Settis e una nutrita manciata di saggi dedicati allo scrittore turco.
Laura Lombardi & Massimiliano Rossi (a cura di) – Un sogno fatto a Milano
Johan and Levi, Monza 2018
Pagg. 200, € 30
ISBN 9788860102089
www.johanandlevi.com/
AL CAPEZZALE DI ANTONIO CANOVA
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Gabriele Dadati – L’ultima notte di Antonio Canova (Baldini+Castoldi, Milano 2018)
Un lungo flashback prende il via dal letto di morte di Antonio Canova. Siamo a Venezia nell’ottobre del 1822. Al capezzale dello scultore più celebre al mondo, almeno in quel momento, c’è il fratellastro Giovan Battista Sartori. Da qui si snoda un racconto denso e coinvolgente che narra dodici anni di successi e difficoltà, in vicende nelle quali ha non poco peso un certo Napoleone Bonaparte. Finché si torna alle 7:43 del 13 ottobre, quando Canova esala l’ultimo respiro. Quanta parte d’invenzione ci sia in queste pagine è una domanda legittima ma inutile: perché la biografia, anche classicamente intesa, è da sempre un genere letterario.
Gabriele Dadati – L’ultima notte di Antonio Canova
Baldini+Castoldi, Milano 2018
Pagg. 341, € 18
ISBN 9788893880657
www.baldinicastoldi.it/
PADANIA STRALUNATA
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Andrea Saltini – Ritual de lo Habitual (Fermo Editore, Parma 2017)
31 racconti che provengono da altrettanti “paesi fatali”. Non fatati, attenzione: fatali. Perché “le parole indicano. Sono frecce. Frecce conficcate nella ruvida pelle della realtà”, scrive nelle pagine introduttive l’autore, quell’Andrea Saltini che fa mille cose, sempre al limite, e naturalmente pure dipinge, e quindi le illustrazioni del libro se l’è fatte da sé. Stralunate come sono i paesi che racconta, ad esempio Longastrino, dove – si narra; Salitini narra – pare che ci sia finito pure Gerry Schum, che per tre anni filmò i treni a vapore spiaggiati nella stazione ferroviaria dismessa da tempo immemore. Longastrino, il cui insegnamento – merito del camposanto artistico e dell’accademia becchini – è: “La ragione per cui si vive è prepararsi a restare morti, per tanto, tanto, tempo. Morti per sempre”. Salute!
Andrea Saltini – Ritual de lo Habitual
Fermo Editore, Parma 2017
Pagg. 240, € 18
ISBN 9788863170153
www.fermoeditore.it/
IL TRIANGOLO SÌ, L’AVEVO CONSIDERATO
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Henri Pierre Roché – Victor (Marcel Duchamp) (Skira, Milano 2018)
Nulla, è palese che a Henri-Pierre Roché piacevano assai i ménage à trois – insomma, lui-lei-l’altro. Senz’altro avrete visto il capolavoro di François Truffaut, Jules et Jim (1962), con una straordinaria Jeanne Moreau. Ebbene, il film è basato su un romanzo autobiografico di Roché. E Duchamp che c’entra? C’entra eccome, perché qualche tempo dopo – siamo a New York, sta finendo la Prima Guerra Mondiale – Roché imbastisce un altro triangolo, dove “lui” è Duchamp, “lei” è Beatrice Wood e “l’altro” è, ovviamente, lo stesso Roché. Quanta parte di romanzo e quanta parte di verità c’è in questo diario? Chi lo sa. D’altronde, nessun diario è sinonimo di verità.
Henri-Pierre Roché – Victor (Marcel Duchamp)
Skira, Milano 2018
Pagg. 104, € 13
ISBN 9788857236513
www.skira.net/
BIOGRAFIE COME ROMANZI
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Marianne Jaeglé – Giallo Van Gogh (L’Asino d’oro, Roma 2018)
Il genere di questo libro in teoria è molto semplice: una biografia romanzata. Sono nate per rendere più appetibile la versione non-fiction dello stesso genere. Chiaro che poi stabilire dove si mettono in bella prosa i fatti e dove invece si ricama un po’, beh, non è affar semplice. In ogni caso, qui abbiamo un esempio di altissimo livello, applicato per di più a un soggetto – Vincent van Gogh – dei più frequentati, e spesso senza possedere gli strumenti interpretativi adeguati.
Marianne Jaeglé – Giallo Van Gogh
L’Asino d’oro, Roma 2018
Pagg. 354, € 16
ISBN 9788864434599
www.lasinodoroedizioni.it/
– Marco Enrico Giacomelli
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