I piccoli grandi tesori dell’Archivio Storico Ricordi. In un libro
Duecentodieci anni di storia della musica italiana sono riccamente documentati con fotografie, lettere, partiture manoscritte, libretti, figurini, scenografie teatrali, manifesti, copertine di dischi, nel più importante archivio musicale privato al mondo.
Tutto ebbe inizio nel 1808, quando a Milano l’intraprendente violinista Giovanni Ricordi fondò una casa di edizioni musicali che sarebbe entrata a buon diritto nella storia della cultura italiana ed europea. Nel corso di tutto l’Ottocento, infatti, e ancora nei primi del Novecento, passando di padre in figlio, Casa Ricordi si sarebbe trionfalmente caratterizzata in particolare come l’editore musicale dei “fantastici cinque” dell’opera lirica italiana – Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini – nei confronti dei quali operò da vero e proprio promoter, e senza il cui accorto operato i loro rispettivi successi sarebbero stati certamente inferiori.
I PROTAGONISTI
La storia novecentesca di Casa Ricordi è un accumulo di ulteriori successi sulla strada di sempre nuovi traguardi. I principali filoni dell’attività editoriale Ricordi si possono così sintetizzare: la sponsorizzazione (e poi la rivitalizzazione) della classica tradizione operistica italiana; l’edizione critica delle opere liriche sulla base dei manoscritti autografi; la didattica musicale con la pubblicazione di manuali per lo studio del pianoforte, breviari di canto, introduzioni alla musica; la documentazione e promozione della musica colta contemporanea. L’importante svolta successiva, la più vicina a noi, è dovuta all’intelligente attività di Nanni Ricordi, il quale nel 1957 dà vita al nuovo ramo societario Dischi Ricordi, che entra in modo diretto nella produzione discografica inaugurando con una eccellente e memorabile incisione dell’opera Medea di Luigi Cherubini con protagonista Maria Callas.
Intanto l’intuitivo Nanni Ricordi, ispirato dai successi degli chansonnier francesi Georges Brassens e Jacques Brel e dalla crescente ondata rock anglosassone, sul finire degli Anni Cinquanta si mette in cerca di nuovi talenti in grado di rinnovare il gusto ormai antiquato delle canzonette del Festival di Sanremo; e in breve scova e lancia, nell’innovativo formato popolare del microsolco a 45 giri, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Ornella Vanoni, Luigi Tenco, Gino Paoli, Fabrizio De André. Di fianco ai “cantautori”, Casa Ricordi diviene inoltre la patria editoriale degli esponenti maggiori dell’avanguardia musicale del Secondo Novecento: Luigi Nono, Bruno Maderna, Luciano Berio, Sylvano Bussotti… E tutto entra con regolarità nell’archivio aziendale, che cresce ininterrottamente.
L’ARCHIVIO
Fino al 1994 la Ricordi rimane l’ultimo editore musicale indipendente (resistente accanto ai giganti internazionali Polygram, EMI, Warner), quando viene venduta al Bertelsmann Music Group (BMG). Da allora l’archivio aziendale privato di Casa Ricordi diventa un archivio storico e le sue preziose raccolte sono tutelate dal Ministero dei Beni Culturali, in quanto parte manifesta del patrimonio culturale italiano, e rese infine accessibili agli studiosi e al grande pubblico. Con la sua struttura eterogenea, l’Archivio Ricordi – definito da Luciano Berio “una cattedrale della musica, un’opera unica al mondo” – rappresenta dunque una raccolta speciale, in grado di documentare due secoli abbondanti di storia della musica, del teatro, della moda e della grafica d’arte, non meno che di storia culturale, economico-sociale e persino politica italiana. Il bel volume edito da Corraini con Bertelsmann racconta i molti fatti che ne stanno a monte e lo documenta con appagante generosità iconografica.
– Ferruccio Giromini
AA. VV., Una cattedrale della musica ‒ L’Archivio Storico Ricordi
Corraini Edizioni, Mantova 2018
Pagg. 224, € 35
ISBN 9788875707446
www.corraini.com
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