Biblioteche d’Italia. Il Ministero della Cultura racconta il patrimonio archivistico del Paese
Sono 46 in tutto le Biblioteche dello Stato. Finalmente protagoniste di un nuovo progetto promosso dal MiC sui propri canali social. Ogni settimana, un video pubblicato su Instagram e YouTube racconta il patrimonio archivistico e libraio di una diversa biblioteca
Manoscritti, edizioni rare, mappe geografiche, spartiti musicali, incisioni, stampe, incunaboli, quaderni, lettere: è vastissimo e inestimabile il patrimonio conservato all’interno delle Biblioteche dello Stato, adesso fruibile al vasto pubblico attraverso Biblioteche d’Italia, iniziativa che, attraverso i profili social del Ministero della Cultura e i canali dedicati, va ogni settimana alla scoperta di una delle 46 Biblioteche dello Stato, raccontandone storia, aneddoti e tesori custoditi. “Le biblioteche italiane sono luoghi meravigliosi che custodiscono inestimabili collezioni di libri, manoscritti e documenti che sono ancora poco conosciute e valorizzate”, ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini. “Per questo è importante un racconto del patrimonio archivistico e librario che ne faccia comprendere la ricchezza”.
BIBLIOTECHE D’ITALIA, IL PROGETTO SOCIAL DEL MINISTERO DELLA CULTURA
Brevi video pubblicati ogni giovedì sul canale YouTube e del Ministero e sul profilo Instagram bibliotecheditalia svelano, attraverso le voci dei direttori e le immagini delle collezioni, le Biblioteche Pubbliche Statali. Tra gli istituti già raccontati sono la Biblioteca Palatina di Parma, fondata nel 1761 da Filippo di Borbone, perfezionata da Maria Luigia d’Asburgo-Lorena e oggi contenente circa 800mila volumi tra fondi di manoscritti, incunaboli, cinquecentine, epistolari, disegni e stampe; la Biblioteca Universitaria di Cagliari a Palazzo Belgrano, istituita nel 1764 e aperta al pubblico nel 1792, oggi con oltre 600mila unità bibliografiche; la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia (attiva dal 1468) nell’ex Palazzo della Zecca con oltre 13mila manoscritti, un milione di volumi stampati e più di 3mila incunaboli e cimeli unici (oltre a custodire lavori di Tintoretto, Paolo Veronese e Tiziano che hanno partecipato ai lavori di realizzazione della biblioteca); la Biblioteca Statale di Cremona, nata dalla Biblioteca del Collegio dei Gesuiti, che trovarono posto a Cremona nel 1600, nota per un globo terrestre del 1541 e un globo celeste del 1551, tra le pochissime copie al mondo realizzate dall’astrologo fiammingo Gerhard Kremer, detto Mercatore; la Biblioteca Universitaria di Sassari, con oltre 300mila volumi e due opere autografe della scrittrice Premio Nobel Grazia Deledda; la Biblioteca Statale di Santa Giustina a Padova, con i suoi 160mila volumi e 1.350 periodici; la Biblioteca Universitaria di Napoli, con oltre un milione di libri, tra cui le incisioni dantesche attribuite al Botticelli e le primissime edizioni a stampa.
– Desirée Maida
www.instagram.com/bibliotecheditalia/
www.youtube.com/c/MiC_Italia/videos
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