Il recupero delle narrazioni periferiche, le storie radicate in provincia che si proiettano verso il “grande mondo”, la relazione tra luogo, confine e ridefinizione identitaria sono al centro della prima edizione del Festival delle Letterature – ideato e organizzato dall’Accademia delle Belle Arti di Lecce – al via dal 26 al 28 maggio nella sede di via Libertini.
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL DELLE LETTERATURE DI LECCE
La rassegna, con la direzione artistica della scrittrice Anilda Ibrahimi, ospiterà i protagonisti della scena letteraria e artistica nazionale ed internazionale, articolandosi in presentazioni di libri, mostre, incontri, laboratori, workshop, concerti. Come sottolinea il Direttore Nunzio Fiore: “La scelta della location nasce dalla volontà di trasformare l’Accademia in un incubatore di idee. Le idee sono importanti, perché sono fatte di immagini e parole che creano i concetti: la base della formazione”. Il Festival delle Letterature ospiterà anche laboratori di grafica, incisione, fotografia, sceneggiatura, che coinvolgeranno gli studenti, anche attraverso i new media. Spiega la Ibrahmi: “Siamo partiti dalla narrazione di storie di piccole realtà che ridefiniscono il rapporto tra periferia e grande mondo. Come scriveva Tolstoj, ‘racconta il tuo villaggio e hai raccontato il mondo’. Abbiamo dedicato una parte del festival ai social, ai Booklovers, per avvicinare i giovani alla lettura”.
MOSTRE E CINEMA TRA UCRAINA E OZPETEK
In apertura del festival sono previste l’inaugurazione della mostra “Ucraina, una storia dolorosa” di Guillalme Herbaut, reporter francese per Le Monde e Figaro e la presentazione del libro fotografico dell’autrice iraniana Fatimah Hossaini. Tra gli appuntamenti del 27 sono previsti l’incontro con lo scrittore afgano Atiq Rahimi, la presentazione del libro “Volevo essere Madame Bovary” di Anilda Ibrahimi, con il reading di Sierra Ylmaz, oltre alle premiazioni dell’attrice turca – scelta dal regista Ferzan Ozpetek – e della sceneggiatrice salentina Ilaria Macchia. Seguiranno gli incontri con Donatella Di Pietrantonio, finalista al Premio Strega 2021, e con le scrittrici Valeria La Rocca e Chiara Tagliaferri.
– Cecilia Pavone
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