I consigli di questa domenica: la monumentale monografia dell’artista filippino Andrea Barrioquinto e quella di Nicolas Party, il catalogo generale del design di Aldo Rossi dal 1960 al 1997, un saggio su Liberty e Déco, uno sui playground a firma di Domitilla Dardi, le fotografie di Paolo Monti a Procida scattate nel 1972.
– Marco Enrico Giacomelli
DEMETRIO PAPARONI – BARRIOQUINTO
Nato a Manila nel 1975, Andres Barrioquinto è un artista filippino non particolarmente noto alle nostre latitudini ma con una solida attività produttiva ed espositiva. Difficile prevedere se sarà la next big thing, e in fondo non è nemmeno così rilevante, visto che questa dinamica porta soltanto a una sequela di bolle mediatiche e speculative. Ben diverso è contribuire a rendere solido il suo percorso tramite una monografia importante. Ed è questo il caso: il libro è un gran tomo di 24×33 centimetri contenuto in un cofanetto, l’editore è Rizzoli New York, quindi la distribuzione è internazionale. A presiedere il tutto c’è Demetrio Paparoni, critico e curatore che ben conosciamo in Italia e che, fra le molteplici sue attività, conta un ottimo fiuto da talent scout e riscopritore di artisti dimenticati (da Wuang Guangyi a Morten Viskum a Vibeke Slyngstad). Tornando al libro: gli altri contributi sono a firma di Patrick Flores ed Elio Cappuccio, insieme a una conversazione di Ricky Francisco con l’artista. Tutto intorno scorrono le opere di Barrioquinto, in particolare i ritratti per i quali è noto – stratificazioni che miscelano con grande fascino suggestioni ukiyo-e giapponese e barocco europeo.
Demetrio Paparoni – Barrioquinto
Rizzoli, New York 2022
Pagg. 368, $ 95
ISBN 9788891832412
https://www.rizzoliusa.com/
https://barrioquinto.com/
NICOLAS PARTY. L’HEURE MAUVE
È indubbiamente un buon momento per Nicolas Party, artista svizzero (è nato a Losanna nel 1980) che vive a New York. L’anno scorso ha avuto personali al MASI di Lugano, al Consortium di Digione, alla Kestner Gesellschaft di Hannover, allo Hirschhorn di Washington. Quest’anno c’è stata la consacrazione editoriale con l’uscita della sua monografia nella celeberrima collana Contemporary Artists di Phaidon e sono in corso sue personali al Museo Poldi Pezzoli di Milano (fino al 27 giugno) e al Musée des Beaux-Arts di Montréal (diretto da Stéphane Aquin, che firma anche il libro Phaidon). Il volume che accompagna la mostra canadese, in corso fino al 18 ottobre, ripercorre le incursioni di Party nella collezione museale, al pari di quanto ha fatto a Milano. Ma se in quest’ultimo caso si tratta di inserirsi in un contesto predefinito, a Montréal l’artista ha prelevato dipinti e sedute dalla collezione permanente per trasferirli all’interno delle “sue” sale espositive, dove sculture e pitture sono imperniate su sguardi fissi e meravigliati. Peccato soltanto non poter ascoltare le composizioni di Pierre Lapointe che punteggiano ogni sala.
Nicolas Party. L’heure mauve
5 Continents, Milano 2022
Pagg. 208, € 35
ISBN 9788874399963
https://www.fivecontinentseditions.com/
ALDO ROSSI. DESIGN 1960-1997
Pubblicato in occasione della mostra al Museo del Novecento di Milano, in corso fino al 2 ottobre, questo catalogo ragionato dimostra in una ulteriore forma quanto l’attività di Aldo Rossi, che ha spaziato dall’architettura all’urbanistica allo stesso design, sia un insieme coerente dove tutto si tiene. A maggior ragione, all’interno di ogni ambito si ravvisa una coerenza progettuale assai moderna, nell’accezione migliore del termine. Inevitabilmente il pensiero corre al ruolo catalizzatore di Alberto Alessi, registrato visivamente in quella straordinaria fotografia di Gianni Berengo Gardin degli Anni Ottanta che ritrae, proprio alla fabbrica Alessi, il suo patron insieme ad Achille Castiglioni, Enzo Mari, Aldo Rossi e Alessandro Mendini in tuta da operai. Non c’è molto da aggiungere, se non sfogliare queste pagine in cui scorrono progetti iconici come la Cabina dell’Elba (1980) e la caffettiera La conica (1984), la poltrona e il divano Parigi (1991) e l’orologio da parete Momento (1993).
Chiara Spangaro (a cura di) – Aldo Rossi. Design 1960-1997. Catalogo ragionato
Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2022
Pagg. 272, € 60
ISBN 9788836651184
https://www.silvanaeditoriale.it/
GIORGIO VILLANI – DENTRO UNA CONCHIGLIA
Un agile libretto raccoglie – dopo ampia rielaborazione – gli interventi che Giorgio Villani ha pubblicato su Alias, inserto culturale del Manifesto, a proposito di “Simbolismo, Art Nouveau e Art Déco [che], inutile dirlo, non sono termini coincidenti”. In particolare, “il Déco possedeva anche degli aspetti giocosi, che lo distinguevano dal Liberty, il quale fu generalmente più sostenuto”. Non stupisce, date queste rapide premesse, che uno dei due articoli che riguardano fenomeni decisamente successivi agli Anni Venti sia dedicato a Fornasetti. Breve saggio dello stile di scrittura e della sagacia ermeneutica di Villani: “In Fornasetti, così come i grandi artisti quali Fabrizio Clerici o Luigi Serafini, l’agudeza è duplice, dell’intelligenza e della matita: il loro cocchio, sebbene lo trainino le più immaginifiche chimere, ha un auriga neoclassico”.
Giorgio Villani – Dentro una conchiglia. Note d’arte sul Liberty e sul Déco
Bordeaux, Roma 2022
Pagg. 88, € 10
ISBN 9791259630797
https://www.bordeauxedizioni.it/
DOMITILLA DARDI – PLAYGROUNDING
Un libro e una mostra (alla Libreria 121+ di Milano, fino al 30 luglio) per raccontare il parco giochi, che – come spesso accade – a noi pare qualcosa di sempre esistito, e invece ha una storia e un’origine, peraltro non così antica. Domitilla Dardi però non scrive un saggio; scrive alcune pagine sul tema, assai interessanti, ma poi compie una ricerca iconografica che parte dal web, una “history in pictures” che inizia con il DeWitt Clinton Park di New York (1909), passa per il Labirinto dei ragazzi di BBPR alla Triennale di Milano del 1954 e le Animazioni di Riccardo Dalisi al Rione Traiano di Napoli (1971-75). Stacco e siamo alla sezione Se le pagine fossero piani di gioco, e qui troviamo le immagini e le immaginazioni commissionate a Paul Cox, Matali Crasset, Konstantin Grcic, Martí Guixé, Lemonot, Gianluca Malgeri e Arina Endo, Studio Ossidiana, Parasite 2.0 e Olimpia Zagnoli. Ma non è finita qui: ci sono ancora i playground fotografati da Stefano Cerio e quelli ritratti da Fujio Kito, e ancora l’indagine sulle Giostre già condotta per la rivista Inventario.
Domitilla Dardi – Playgrounding
Corraini, Mantova 2022
Pagg. 160, € 42
ISBN 9791254930014
https://corraini.com/it/
PAOLO MONTI. PROCIDA 1972
Questo è un libro nel cassetto, e dal cassetto esce in un’altra forma, perché l’intenzione originaria ovviamente resta, ma sono scomparsi i protagonisti. La vicenda è lunga e complicata, e la racconta con dovizia di particolari Silvia Paoli nel testo che chiude il volume. Qui basti dire che al centro c’era il sodalizio fra Giancarlo Cosenza, “impegnato sin dai primi anni Sessanta nel redigere il Piano territoriale paesistico dell’isola di Procida, per la quale svolge un’intensa attività di difesa contro la speculazione edilizia e la devastazione dell’ambiente naturale”, e Paolo Monti, con il quale era in programma di pubblicare un libro di testi e immagini su – scrive il fotografo – “l’architettura cosiddetta spontanea (ma non è invece il frutto di una esperienza artistica e di un gusto raffinato dal contatto con una natura tanto bella?). Sia come impianto urbanistico che a livello delle singole case e delle loro soluzioni particolari”. Un invito a rispettare Procida anche e soprattutto quando è al centro di legittimi ma potenzialmente pericolosi interessi turistici, ora che l’isola è Capitale italiana della cultura.
Paolo Monti. Procida 1972
Humboldt Books, Milano 2022
Pagg. 96, € 18
ISBN 9788899385958
https://www.humboldtbooks.com/
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