Non si ferma il viaggio attraverso le case editrici indipendenti più interessanti del panorama italiano e per questo appuntamento abbiamo intervistato Stefano Vigni, fondatore di Seipersei edizioni. Nata nel 2011 le pubblicazioni si concentrano soprattutto su tematiche sociali, culturali e di ricerca artistica con particolare focus sulla fotografia con una collana di saggi totalmente dedicata a questo mezzo espressivo a cui si affianca una serie di comics destinata ai bambini e ragazzi.
Raccontateci Seipersei edizioni: come e quando è nata, che linea editoriale ha, a chi si rivolge.
Seipersei nasce nel 2011 insieme al mio percorso di self publisher, pubblicando i miei progetti a lungo termine dedicati all’Italia sotto forma di libri fotografici. Dopo qualche anno, nel 2017, ho allargato le pubblicazioni della casa editrice ad amici, colleghi e studenti accademici che seguivo in veste di docente. In quello stesso anno, Chiara, compagna nella vita, inizia ad appoggiarmi anche nel lavoro. Ci interessiamo a tematiche sociali, culturali e di ricerca artistica. Oggi in catalogo oltre ai volumi fotografici, abbiamo una collana di saggistica dedicata alla fotografia contemporanea e una serie di comics nata per avvicinare bambini e ragazzi al mondo dell’immagine. La nostra ambizione è quella di provare a educare i lettori alla conoscenza della fotografia, per questo trattiamo tematiche trasversali che possono interessare a un pubblico ampio e non solo alla nicchia.
In un contesto come quello italiano dove molte persone non leggono libri, come sopravvivono gli editori indipendenti?
Non credo che le persone non leggano libri. Credo però che ci siano molte persone che acquistano i libri sbagliati: mi riferisco alle biografie prezzolate o ai gossip books che ormai invadono gli scaffali. Noi ci proponiamo al lettore come un’editoria di eccellenza, dove oltre a selezionare attentamente i contenuti che pubblichiamo, proviamo a mettere la nostra artigianalità a servizio dell’oggetto libro che, attraverso il book design, la scelta di carte pregiate e lavorazioni manuali diventa libro d’artista reperibile a scaffale e distribuito insieme ai grandi editori.
Qual è il libro o autore che più vi rappresenta o al quale siete maggiormente legati e perché?
Senz’altro Roberto Masotti/Lelli e Masotti Archivio, che per noi non è stato semplicemente un autore, ma un amico e maestro: un vero e proprio catalizzatore artistico, capace di creare insieme a noi grandi sinergie con i lettori. A lui dobbiamo le nostre più importanti monografie dedicate ai musicisti, compositori e innovatori che ha seguito più a lungo: Keith Jarrett, John Cage, Franco Battiato. Ma anche il suo Jazz Area che raccoglie cinquant’anni di musica, o You tourned the tables on me, libro omaggio postumo, una collezione di ritratti a centoquindici musicisti e compositori contemporanei tra il 1974 e il 1981 con la costante (ma sempre variabile) presenza di un tavolino come attrezzo di scena.
Vi andrebbe di indicarci un editore indipendente di cui vi piace particolarmente il lavoro?
Non uno in particolare, ma tutti quelli che si muovono per mandare avanti la cultura con un approccio etico. Di questo dobbiamo occuparci costantemente: promuovere autori, parlare di argomenti importanti e interessanti, sollevare domande. Credo che chi come noi ha questo scopo, non solo fa un ottimo lavoro, ma rende un grande servizio alla comunità. Detto questo, ci piace molto l’attitudine e la cura dei volumi di Corraini Edizioni.
Qualche anticipazione sui libri in uscita nei prossimi mesi?
Tra i libri in uscita nella prossima primavera: il settimo volume della collana di saggistica [approfondimenti] dal titolo Intelligenza Artificiale e Fotografia di Alessandro Curti e Alessio Fusi, che sarà arricchito da preziosi contributi come quelli di Joan Fontcuberta, Michele Smargiassi e altri. Dopo, una graphic novel nella serie SuperFotografi di un grandissimo nome che sveleremo tra pochi giorni; in questa nuova collana si trovano già due libri dedicati a Roberto Masotti e Gabriele Basilico con i testi di Chiara Narcisi e le illustrazioni di Caterina Manganelli. Poi ancora tra i libri di ricerca fotografica, Alessandro Cirillo, Juan Hitter ed Edoardo Lughi. Per questo vi invito a seguirci e cogliere tutte le novità in arrivo.
Ultima domanda: il libro assolutamente da leggere almeno una volta nella vita.
Sono tanti, ma da sempre ho nutrito un grande affetto e tratto ispirazione dal lavoro di Luigi Ghirri e in particolare per il suo Kodachrome. Anche Ghirri, oltre a essere fotografo, era un editore indipendente. Con la sua casa editrice Punto e Virgola, aveva una missione molto simile alla nostra. O almeno mi piace pensare che sia così…Dario Moalli
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