20 fotografe che hanno fatto la storia
Una carrellata tra le personalità più influenti della fotografia femminile di tutti i tempi. Una lista non esaustiva, certo, ma che vuole essere una piccola introduzione al tema. Uno spunto per poi mettersi alla ricerca delle tante altre storie che le autrici donne ci hanno raccontato tramite l'obiettivo della macchina fotografica
ANNA ATKINS
Anna Atkins (1799 – 1871), è stata una botanica e fotografa inglese. È spesso considerata la prima persona ad aver pubblicato un libro illustrato con immagini fotografiche, ma alcune fonti affermano che sia stata addirittura la prima donna a creare una fotografia.
JULIA MARGARET CAMERON
Julia Margaret Cameron (1815 – 1879) prese in mano la macchina fotografica per la prima volta a 48 anni suonati, ma nel giro di appena un anno le sue foto cominciarono ad essere apprezzate ed esposte. Le sue immagini sono caratterizzate da un uso particolare della messa a fuoco, che avvolge i soggetti – perlopiù ritratti – in un’atmosfera lirica e senza tempo.
IMOGEN CUNNINGHAM
La fotografa statunitense Imogen Cunningham (1883 – 1976) fu, negli anni Trenta, una delle esponenti del gruppo f/64, movimento guidato da Ansel Adams e Edward Weston dedicato alla ricerca dell’assoluta nitidezza dell’immagine mediante l’uso della minima apertura di diaframma.
CLAUDE CAHUN
Lucy Renée Mathilde Schwob, nota con lo pseudonimo di Claude Cahun (1894 – 1954), è stata artista, fotografa e scrittrice, ha partecipato attivamente al movimento surrealista ed è considerata una pioniera dell’autoritratto fotografico e dell’uso del travestimento come mezzo di esplorazione dell’identità.
DOROTHEA LANGE
Dorothea Lange (1895 – 1965) è una fotografa statunitense. Il suo lavoro è un punto di riferimento assoluto per la storia della fotografia, in particolare per la sua eccezionale opera di documentazione della grande depressione americana del 1930.
TINA MODOTTI
Assunta Adelaide Luigia Modotti Mondini, abbreviata in Tina Modotti (1896 – 1942), è stata fotografa, attivista e attrice. È considerata una delle più grandi fotografe dell’inizio del XX secolo, antesignana di quella che oggi chiameremmo “street photography”, nonché una figura importante e controversa per la storia politica e culturale del suo tempo, soprattutto per il suo ruolo di spicco nel contesto del Messico rivoluzionario.
BERENICE ABBOTT
Berenice Abbott (1898 – 1991) è una fotografa americana. I suoi scatti più noti sono quelli che ritraggono i personaggi culturali del XX secolo tra le due guerre e soprattutto le fotografie di architettura di New York City tra gli Anni Trenta e Quaranta.
LEE MILLER
La figura di Lee Miller (1907 – 1977), fotografa, fotoreporter e modella statunitense, è stata centrale per la storia dell’arte e della fotografia del Novecento. Dopo aver frequentato e documentato il fermento delle Avanguardie, durante la seconda guerra mondiale divenne corrispondente di guerra per Vogue e documentò eventi come la Battaglia di Normandia e la liberazione di Parigi.
GERDA TARO
Gerda Taro (1910 – 1937) è nota soprattutto per i suoi reportage di guerra e per il sodalizio sentimentale e professionale con il più noto Robert Capa. Morì sul campo di battaglia, travolta da un carro armato a soli 27 anni.
DIANE ARBUS
Diane Arbus, nata a New York nel 1923, è morta suicida il 26 luglio del 1971, a soli 48 anni, ma l’eredità che ha lasciato è vastissima. La curiosità, la sensibilità, il coraggio, la fascinazione per il diverso sono tutte componenti essenziali del suo modo di catturare le immagini; uno stile inconfondibile che ha influenzato intere generazioni di giovani fotografi.
VIVIAN MAIER
Vivian Maier (1926 – 2009) non era una fotografa di professione. Per vivere faceva la bambinaia, ma la sua vera passione era la fotografia. Passava infatti spesso le sue giornate in giro per le strade, riuscendo a catturare momenti di quotidianità con estrema spontaneità. La sua opera è stata scoperta per caso solo poco prima della sua morte.
LETIZIA BATTAGLIA
Letizia Battaglia (1935) è una figura centrale della fotografia italiana e mondiale, sia per l’intensità visiva dei suoi scatti che per il loro valore civile ed etico. Non solo “Fotografa della mafia”, come spesso è stata definita, ma testimone della vita e della società del nostro Paese per molti decenni, è stata la prima donna e fotografa europea a ricevere il prestigioso The W. Eugene Smith Award a New York nel 1985, riconoscimento internazionale istituito per ricordare il fotografo di Life.
MARY ELLEN MARK
L’americana Mary Ellen Mark (1940 – 2015) è conosciuta soprattutto per i suoi ritratti e per i suoi lavori nel campo della pubblicità e del foto-giornalismo. La sua opera ha spesso affrontato temi sociali difficili e importanti, documentando la vita dei senzatetto, la tossicodipendenza, la delinquenza minorile e la prostituzione.
SARAH MOON
Eteree ed eleganti, le fotografie di Sarah Moon (1941) sono quasi astratte nella loro qualità pittorica e sono spesso avvolte da un’evidente atmosfera romantica e malinconica. L’artista francese, che è salita alla ribalta negli anni Settanta dopo aver lavorato molti anni come modella, affronta il genere della fotografia di moda in modo personale e anticonvenzionale.
ANNIE LEIBOVITZ
Annie Leibovitz (1949) è una fotografa statunitense famosa per la sua abilità di ritrattista e per la sua capacità di far incontrare mondi diversi come quello dell’arte, della moda e della musica rock. Una caratteristica ricorrente dei suoi scatti è la complicità tra fotografa e modello, una dinamica che riesce ad annullare la sacralità propria di molta ritrattistica ufficiale.
FRANCESCA WOODMAN
Francesca Woodman (1958 – 1981), nonostante la sua breve esistenza, ha lasciato un’impronta indelebile e duratura nel mondo della fotografia e dell’arte del Novecento. Il suo lavoro si concentrava soprattutto sul corpo e sul suo rapporto con l’ambiente circostante, una dinamica solo apparentemente di superficie, attraverso cui riusciva invece a sondare le profondità dell’inconscio.
CINDY SHERMAN
Cindy Sherman (1954) è un’artista, fotografa e regista statunitense, conosciuta soprattutto per i suoi autoritratti concettuali. Divenuta famosa per la serie Untitled Film Stills, 69 fotografie dell’artista stessa che rimettono in scena i cliché femminili della cultura pop del Ventesimo secolo, la Sherman ha poi continuato con successo a utilizzare l’autoritratto e il travestimento come strumenti per indagare il tema dell’identità, sia personale che di genere.
NAN GOLDIN
Gli scatti di Nan Goldin (1953), con la loro brutale sincerità, il loro flusso continuo, la loro sfacciata mescolanza di pubblico e privato, sembrano prefigurare l’uso contemporaneo che facciamo oggi del mezzo fotografico, nell’epoca degli smartphone e di Instagram.
ELINA BROTHERUS
Elina Brotherus (1972) è una fotografa finlandese che da vent’anni scatta prevalentemente autoritratti. Nessun selfie ante litteram, nessun pathos autoerotico, nessun effetto sensazionalistico: ciò che resta impresso nella foto è un essere umano con le sue fragilità, le paure, le gioie, le angosce. Unici elementi ricorrenti nelle sue immagini sono gli specchi, le superfici riflettenti (una piscina, un lago, un fiume), i paesaggi silenziosi e potenti. La figura umana, spesso ritratta nella sua nudità, senza alcuna valenza erotica, è un elemento che convive romanticamente con scenari mozzafiato.
RINEKE DIJKSTRA
Rineke Dijkstra (1959) è una fotografa olandese di fama mondiale. I suoi scatti più noti sono quelli che ritraggono un singolo soggetto, ripreso in piedi di fronte alla macchina, su uno sfondo minimale. Il suo racconto, sincero e senza orpelli, si concentra spesso sui membri di una specifica comunità, con una spiccata preferenza per il delicato e complesso mondo dell’adolescenza.
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