Ripercorrendo gli ultimi mesi, è sempre più chiaro quanto l’Italia si confermi il Paese dei premi culturali. Dalla sostenibilità alle arti visive, passando per la fotografia e il design, c’è tutta una serie di ambiziosi riconoscimenti che, tra conferme e novità, hanno promosso le idee, le proposte e le visioni di nuove generazioni di creativi premiandoli con borse di studio, residenze e produzioni artistiche. Vediamo quali sono.
Premio E.ART.H.
È l’artista trentina Judith Neunhäuserer (Brunico, 1990) la vincitrice della seconda edizione del Premio E.ART.H., riconoscimento realizzato in collaborazione con illycaffè che mira al sostegno della giovane creatività under quaranta, con focus dedicato al tema della sostenibilità. Le trasformazioni ambientali e climatiche, la transizione ecologica e i relativi risvolti economici, politici e sociali sono al centro delle ricerche promosse dal Premio, che si configura come un’occasione unica per valorizzare le sperimentazioni artistiche emergenti e offrire al pubblico una panoramica sul ruolo dell’arte nell’ambito del dibattito in corso sul tema dello sviluppo sostenibile. Judith Neunhäuserer si aggiudica un riconoscimento monetario di 5mila euro a sostegno della propria ricerca artistica. La proclamazione ha avuto luogo nel corso dell’inaugurazione della mostra dedicata alle opere dei dieci finalisti del Premio, negli spazi di Eataly Art House a Verona aperta al pubblico fino al 31 agosto 2024.
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Premio Pino Pascali
Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, Italia, 1978) è il vincitore della XXVI edizione del Premio Pino Pascali. La Commissione del Premio Pascali – presieduta da Giuseppe Teofilo, direttore artistico della Fondazione Pascali, e composta da Francesco Guzzetti, storico dell’arte, e Nicoletta Lambertucci, curatrice presso la Tate Modern – ha così motivato la scelta: “il lavoro di Francesco Arena raggiunge un equilibrio perfetto nel rapporto tra l’opera e l’essere umano. Da autentico scultore, l’artista misura le proprie opere secondo i parametri di rapporto o relazione che esse instaurano con il fruitore. La sua capacità di ripensare i codici della scultura, attraverso una pratica che si apre a contaminazioni con ambiti diversi pur restando radicata nella tradizione scultorea, è una testimonianza esemplare di come questo linguaggio sia in grado di rinnovarsi continuamente. Dalla performance alla letteratura, le molteplici commistioni che ricorrono all’interno della sua produzione, scardinano quei codici che vedono le opere scultoree come proposizioni statiche e le proiettano in una dimensione aperta, che trasforma la scultura stessa in un’esperienza”.
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Garesio Wine Prize for Documentary Photography
Centro Italiano per la Fotografia di Torino e l’Azienda Vinicola Garesio annunciano la vincitrice del Garesio Wine Prize for Documentary Photography, il nuovo premio dedicato alla valorizzazione e alla promozione dei giovani talenti della fotografia contemporanea, promosso da EXPOSED Torino Foto Festival. Si tratta della fotografa svizzero-italiana Olga Cafiero (1982), individuata tra i circa cento nuovi talenti della piattaforma europea FUTURES Photography, della quale CAMERA è l’unico rappresentante in Italia. Con il progetto Flora Neocomensis (2020), Cafiero affronta il rapporto tra paesaggio e innovazione – tema del Premio – realizzando un inventario fotografico della flora del cantone di Neuchâtel, in Svizzera. Il risultato è un singolare corpus di immagini, tanto rigoroso nell’approccio scientifico quanto poetico e affascinante nella sua resa visiva, in cui l’incontro tra botanica, storia e fotografia dà vita a uno sguardo inedito e multidisciplinare sulla natura. Cafiero riceverà un premio in denaro e prenderà parte a una residenza presso la sede dell’azienda Garesio a Serralunga d’Alba, nel cuore delle Langhe del Barolo, per realizzare un progetto fotografico che sarà presentato durante l’edizione 2025 di EXPOSED.
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Carla Fendi Rome Prize
Il Carla Fendi Rome Prize è stato conferito all’artista iraniano Kamrooz Aram (Shiraz, 1978) da Nina Pons Fendi. Il premio arrivato alla sua seconda edizione è stato istituito nel 2022 da Maria Teresa Venturini Fendi, Presidente della Fondazione Carla Fendi, con lo scopo di sostenere gli artisti visivi attraverso una residenza di cinque mesi presso l’American Academy in Rome. La scelta di Kamrooz Aram (vive e lavora a Brooklyn) per la residenza nella città di Roma è dovuta alla sua costante ricerca sui confini tra arte, architettura, artefatti e modalità di esposizione attraverso pittura, scultura, collage, fotografia ed exhibition design. Il progetto svolto nei mesi di residenza (febbraio – luglio 2024) si intitola Renegotiating Ornaments, e sottolinea la ricerca nelle tradizioni della pittura architettonica e decorativa nella penisola italiana, alcune delle quali sono state influenzate dall’arte e dall’architettura islamica. Pertanto Aram è interessato a come questa influenza interrompa una comprensione eurocentrica del canone storico-artistico.
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Premio Sparti
Dario Capello, piemontese, classe 1987, è il vincitore della terza edizione del Premio Sparti per i giovani artisti under 30, assegnato con la seguente motivazione: “l’opera L.O.G. (Light of god) di Dario Capello si è distinta per la sua compiutezza formale e di significato, abbracciando la tematica del corpo – tema centrale di questa edizione del Premio Sparti – in maniera originale e innovativa. L’opera installativa affronta la questione del corpo in relazione alla tecnologia e al controllo sociale. L’aspetto tecnologico del drone surveillance è stato messo in gioco dall’artista sia come strumento estetico che come dispositivo per una riflessione sugli aspetti bio-politici dell’utilizzo passivo della tecnologia. L’opera mette in evidenza, in maniera semplice e sintetica, una riflessione sul corpo che guarda al futuro. L’installazione inoltre coinvolge lo spettatore, generando uno spazio immersivo in cui il corpo del visitatore entra a far parte dell’opera e diventa esso stesso punto di partenza per una riflessione sociale e poetica sul rapporto tra corporeità e tecnologia, animalità e artificialità”.
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Premio Internazionale di Scultura Henraux
Olivia Erlanger, Nicola Martini e Tarik Kiswanson sono i vincitori della VI Edizione del Premio Internazionale di Scultura Henraux. La Giuria – composta da Edoardo Bonaspetti, direttore artistico della Fondazione Henraux; Eike Schmidt, direttore del Museo di Capodimonte, Napoli; Eva Fabbris, direttrice del Museo Madre, Napoli; Nicola Ricciardi, direttore Artistico di miart, Fiera Internazionale d’arte contemporanea di Milano; Chiara Costa, head of programs di Fondazione Prada, Milano – ha assegnato il Premio Henraux 2024 dopo un’attenta selezione delle proposte e degli artisti presentati dal Comitato di selezione. La ricerca di Olivia Erlanger (New York, 1990) si focalizza sulla semiotica della periferia, analizzandone le architetture, le infrastrutture e gli ecosistemi. Il progetto di Nicola Martini (Firenze, 1984) prende il titolo di Kuka R2900 ultra F, nome mutuato da una delle macchine fresatrici a controllo numerico presente nel ciclo di produzione dell’azienda. Tarik Kiswanson (Halmstad, 1986) è nato in Svezia da una famiglia di esuli palestinesi e per oltre un decennio ha esplorato le nozioni di assenza di radici, metamorfosi e memoria attraverso una pratica interdisciplinare.
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Premio Marchionni
Sono Claudio Sapienza, per la sezione Pittura, ed ex equo Massimo Ballardin e Simone Geraci i vincitori dell’edizione 2024 del Premio Marchionni, il concorso internazionale d’arte ideato per ricordare la figura dell’artista urbinate Dino Marchionni, che negli anni Cinquanta lasciò la sua città per trasferirsi a Villacidro, dove rimase sino alla morte. Il premio è realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna. Sapienza ha conquistato la giuria con un’opera intitolata Dalla cenere (cenere vulcanica, fusaggine, pastelli – petali e collage su tela di juta). Ballardin ha proposto, invece, un lavoro intitolato Im_perfect_3 (laser e acquatinta su rame), mentre Geraci ha presentato l’opera Echos 2024 (tecnica mista su carta lana). Le opere vincitrici, insieme alle altre arrivate in finale, resteranno ora esposte al Magmma sino al 31 luglio.
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Premio Luciano Vivolo
Il 2° Premio Luciano Vivolo è stato assegnato agli studenti del terzo anno dei corsi di Fashion Design, Design Grafico e Design del Prodotto, coordinati dalla Prof.ssa Rossella Piergallini nella serata del 19 giugno all’interno di Opentour, il grande evento espositivo promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna. Il Premio, promosso da Vivolo, azienda bolognese leader nel settore degli accessori in pelle per abbigliamento, calzature e pelletteria, è nato per supportare le nuove generazioni a coltivare la passione per il design e l’innovazione. Accanto ai premi in denaro, Vivolo si riserva, come da tradizione, di offrire ad alcuni studenti uno stage nel proprio reparto creativo: il vincitore della scorsa edizione lavora abitualmente come designer presso l’azienda, a conferma dell’impegno di Vivolo nel riconoscere e valorizzare il talento emergente. Le opere in concorso saranno poi raccolte in un Book dedicato all’iniziativa, che sarà presentato ai brand con cui Vivolo collabora. Per l’anno accademico 2024-2025 l’azienda assegnerà inoltre su base ISEE una o più borse di studio agli studenti meritevoli.
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Maison Bocum Palermo
È Francesca Dondoglio la vincitrice della Open Call for Contemporary Art Una Stanza tutta per sé promossa da Maison Bocum di Palermo, il format di ristorazione dal gruppo Virga&Milano, con la consulenza scientifica di Agata Polizzi, storica dell’arte e curatrice indipendente. La Call, con lo scopo di valorizzare, promuovere e sostenere le arti visive e gli artisti contemporanei a livello nazionale insieme al Comitato scientifico di selezione dei progetti, composto da Franco Virga, Stefania Milano, Agata Polizzi, Cristina Costanzo, Maurizio Carta e Isabella Ragonese, ha affidato all’artista Francesca Dondoglio la visione sullo spazio della stanza centrale di Maison Bocum attraverso un intervento di pittura murale. Protagonista è il blu oltremare, colore meditativo e vitale, capace di creare un ambiente avvolgente nel quale l’ospite non sarà solo fruitore o spettatore dell’opera, ma la abiterà, la animerà. Un’esperienza immersiva che trascende il tradizionale rapporto tra opera e osservatore, invitando quest’ultimo a diventare parte integrante dell’opera stessa con i suoi pensieri, i suoi desideri. L’artista torinese, rappresentata dalla Galleria Umberto Benappi, è stata selezionata tra 60 progetti artistici arrivati.
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Premio Art Up di Fondazione Zucchelli
Sono stati proclamati i vincitori del Premio Art Up, il riconoscimento ideato nel 2018 da Fondazione Zucchelli nell’ambito di Opentour per promuovere i nuovi talenti facilitandone il rapporto con il mercato. Assegnati quattro distinti riconoscimenti del valore complessivo di 6mila euro. Il Premio della Critica, finanziato da Banca di Bologna, è stato assegnato a Federico Grilli per “aver saputo veicolare attraverso un’opera essenziale e ironica, concetti come la percezione di sé, il corpo come diario di una cronaca quotidiana, e il proprio lavoro come misura di uno stare nel mondo”. I due Premi dei Collezionisti, sostenuti rispettivamente da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Collezione Falconi Leidi, sono stati assegnati ad Alice Ricci e Ismaele Soraperra. La prima per “aver saputo esprimere una ricerca che unisce estrema perizia tecnica ed incursioni di casualità”, il secondo per “aver saputo condurre una riflessione consapevole e informata su temi attuali di natura socio-politica, attraverso un allestimento formale che combina oggetti di natura quotidiana e immagini rielaborate in maniera personale”. Il Premio della Grafica/Illustrazione, finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, è andato a Mengfang Wang per “aver saputo creare un’opera che è una narrazione per immagini, suggestive e misteriose, attraverso la realizzazione di un libro prezioso che è un racconto onirico, i cui dati di realtà si mescolano a suggestioni poetiche”.
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