Musica democratica. L’Open Sound Festival
Esplorare le radici della musica attraverso strumenti autocostruiti e rivisitare suoni antichi di millenni in chiave elettronica per comporre nuove produzioni musicali. Il tutto servendosi del contributo della comunità locale. È questo il concept della prima edizione di Open Sound Festival, co-prodotto da Multietnica e in programma dal 28 agosto al 1° settembre.
Sono due le sezioni del festival Open Sound Festival: URLA e OSA. La prima è il nome dell’imponente opera-manifesto del festival, ideata e diretta dal compositore e artista multimediale israeliano Yuval Avital: un’inedita “partitura musicale geografica”, frutto delle residenze artistiche realizzate tra il 2018 e il 2019 in Basilicata, che sarà portata in scena domenica 1° settembre da un corteo lungo le vie dei Sassi e che ospiterà cori arbreshe, zampogne, campanacci, cupa cupa. “Il cupa cupa è il simbolo di #URLA. Strumento percussivo a sfregamento con una presenza millenaria nella tradizione musicale lucana, il suo suono è identificabile con un boato sotterraneo, un ruggito, un lamento”, spiega Avital. “Questo strumento porta in sé la democratizzazione dell’arte – per la sua creazione è sufficiente un barattolo, un panno tirato e una canna bagnata – e come le URLA si fa simbolo di essenzialità e istintività”.
Da qui prenderà le mosse il secondo progetto, OSA – Open Sound Academy: i suoni raccolti in terra lucana e registrati in studio dall’artista israeliano diventeranno, nelle mani dei due giovani producer elettronici selezionati tramite call internazionale, tracce musicali inedite che risuoneranno sul main stage del festival.
– Claudia Giraud
dal 28 agosto al 1° settembre
Open Sound Festival
LE MONACELLE
Via Riscatto 15
CAVA DEL SOLE
Via Appia 32
CHIESA DI SAN PIETRO
Piazza San Pietro Caveoso
www.opensoundfestival.eu
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