Giappone chiama Italia. Gakutoshi Kojima a Matera
L’architetto giapponese Gakutoshi Kojima ricostruisce la singolare vicenda della sua partecipazione al Concorso Internazionale per la sistemazione dei Sassi di Matera nel 1974.
È il Paese con il più alto numero di architetti vincitori del “Nobel per l’architettura”, il Pritzker Architecture Prize, a livello globale – l’ultimo è stato Arata Isokazi, nel marzo scorso – ad aver dato i natali al progettista Gakutoshi Kojima. Si tratta del Giappone, che attraverso il consorzio Eu-Japan Fest, promosso per favorire l’intreccio tra le Capitali Europee della Cultura e la cultura nipponica, dialoga con Matera 2019 con una pluralità di interventi.
Dalla collaborazione attivata con Open Design School, il laboratorio che ha preso forma da un’idea di Joseph Grima nel Rione Le Piane, in un’area periferica di Matera, è sorto l’appuntamento al quale prenderà parte l’architetto Kojima l’8 maggio. La sinergia tra le due realtà si traduce in un talk-workshop nel corso del quale il progettista ricostruirà la singolare vicenda della sua partecipazione al Concorso Internazionale per la sistemazione dei Sassi di Matera nel 1974. Aperta anche a contribuiti provenienti dall’estero, la competizione alimentò il dibattito sul destino della “porzione storica” della città, concludendosi però senza l’assegnazione del primo premio.
Sebbene le tavole prodotte da Gakutoshi Kojima arrivarono oltre i termini previsti, i contenuti del suo progetto sembrano aver resistito alla prova del tempo, a tal punto da aver ispirato un’attività di ricerca condotta dalla stessa ODS. All’epoca, infatti, Kojima avanzò l’innovativa proposta di un “teatro comune” nei Sassi di Matera, prefigurando un modello nel quale gli ambienti naturali dell’antico rione, pur nella loro irregolarità, divenivano palchi per varie tipologie di eventi.
Se da una parte il progetto può essere considerato un’attestazione del (longevo) interesse reciproco tra Italia e Giappone, che in occasione di Matera 2019 si rinsalda con Eu-Japan Fest, dall’altra la riscoperta e l’esposizione delle tavole dell’architetto, per opera di ODS, costituisce una premessa teorica di quella modalità “open” di concepire gli spazi cittadini sostenuta nel corso di questi ultimi anni.
– Valentina Silvestrini
8 maggio 2019 ore 19-21
Open Talk con Gakutoshi Kojima
PALAZZO DEL CASALE
Via Casale 63
www.materaevents.it
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