Perché visitare Montecatini Terme. La città-giardino di epoca romana diventata patrimonio Unesco
Vicino a Firenze ma anche al mare il comune toscano in provincia di Pistoia è uno scrigno di storia e cultura tutto da scoprire anche oltre le celebri terme
Risalgono già all’epoca romana i primi cenni delle qualità terapeutiche delle sorgenti di Montecatini, prima ancora conosciuta come Bagni di Montecatini, il comune toscano in provincia di Pistoia immerso nella Valdinievole, tra Firenze e il Mar Ligure. Tuttavia, l’importanza della città nell’ambito della balneoterapia si comprese solo nel 1553, grazie a Ugolino Caccino che pubblicò il trattato Balneorum Italiae proprietatibus ac virtutibus, nel quale indica le qualità delle acque della zona, da lui stesso studiate. E nonostante nel 2021 Montecatini sia stata inserita nella lista The Great Spa Towns of Europe del Patrimonio Mondiale Unesco – insieme ad altre dieci città termali europee, quali Baden bei Wien in Austria, Spa in Belgio, Františkovy Lázně, Karlovy Vary e Mariánské Lázně in Repubblica Ceca, Vichy in Francia, Bad Ems, Baden-Baden e Bad Kissingen in Germania e Bath nel Regno Unito – la sua storia non è solo legata alle celebri terme.
Storia di Montecatini. Il medioevo
In epoca medievale gli abitanti di Montecatini si trovarono a far fronte a diverse epidemie, malanni e soprattutto guerre, a causa degli scontri tra Firenze, Pisa, Pistoia e Lucca che si contendevano proprio la città. Più volte si tentò di bonificare il territorio circostante, costituito perlopiù da paludi, ma mai l’azione fu portata a termine con successo, tanto che nel 1315 durante la celebre batta di Montecatini – dove si pensa abbia partecipato anche Dante Alighieri – molti uomini trovarono la morte nelle acque melmose.
Storia di Montecatini. Dai Medici agli Asburgo-Lorena
Dal 1339 tutta la Valdinievole entrò a far parte del dominio di Firenze e, di conseguenza, dei Medici. Tra questi, Cosimo dei Medici fu il primo a costruire un ponte che permettesse di passare sopra le acque melmose della zona, ma l’iniziativa che da una parte portò grandi miglioramenti a livello economico, dall’altra fu deleteria per gli abitanti della zona. Nuovamente, nel 1554, Montecatini, sempre per la sua posizione, tornò a essere al centro di un altro scontro, quello tra Carlo V, alleato di Cosimo I, e le milizie senesi e francesi che sotto il comando di Pietro Strozzi, si erano arroccate nel Castello di Montecatini, poi fatto smantellare dallo stesso Cosimo. Tra il 1500 e il 1756 si ebbero numerose e ripetute epidemie e i Medici durante la loro reggenza lucrarono abbondantemente sulla zona, tanto che furono anche avanzate cause da parte dei residenti nei confronti della celebre famiglia per permettere ai primi di pagare la bonifica delle paludi con i soldi recuperati. Successivamente, nel 1737, la casata dei Medici si estinse e le grandi potenze europee riunitesi a Vienna nel 1738, affidarono la Toscana agli Asburgo-Lorena.
Storia di Montecatini. L’arrivo di Pietro Leopoldo di Lorena
Il vero cambiamento per Montecatini, e non solo, avvenne grazie a Pietro Leopoldo di Lorena, che dal 1765, quando arrivò in Toscana, diede vita al governo più umano e progressivo dell’Europa del tempo. Diverse volte si recò a Montecatini per conoscere direttamente il disagio della Valdinievole tanto che proprio grazie a lui iniziò la vera storia delle terme: fu avviata la canalizzazione diventando l’esempio di città termale moderna. Tuttavia, nel 1818 Montecatini fu data in gestione a stimate e riconosciute figure dell’epoca, tra cui anche il padre del poeta e scrittore Giuseppe Giusti, grazie alle quali ci furono ulteriori miglioramenti in città. Dopo la fine del Granducato nel 1859, nel 1860 Montecatini entra a far parte della provincia di Lucca.
Storia di Montecatini. Il Novecento
Il 28 ottobre 1928 Bagni di Montecatini diventa Montecatini Terme e nel 1928 il comune di Montecatini, insieme a tutti gli altri della Valdinievole, passa dalla Provincia di Lucca alla neonata provincia di Pistoia. Durante la seconda guerra mondiale, Montecatini fu designata come luogo di internamento civile per ebrei stranieri e nel dopoguerra si rese nota anche per essere stata il luogo dove nel 1957 morì lo stilista Christian Dior. Dagli Anni Sessanta Montecatini è frequentata da personaggi celebri, come nobili, persone del mondo dello spettacolo e della politica. Tuttavia, dal 1970 si ha un lento declino, recuperato poi tra gli Anni Novanta e Duemila. La città, grazie all’affascinante stile liberty che la caratterizza, è stata negli anni anche un set a cielo aperto per alcune celebri opere cinematografiche, come Camping, il primo film di Franco Zeffirelli nel 1957. All’architetto Ugo Giovannozzi (Firenze, 1876 – Roma, 1957) si deve la ristrutturazione nei primi del Novecento della città e di alcuni stabilimenti termali, ma vi intervenne anche Pier Luigi Nervi (Sondrio, 1891 – Roma, 1979). Infine, tra gli altri, il Teatro Verdi passò negli anni da tempio della musica a studio Rai per famosi programmi di varietà e il Complesso di Kursaal, riferimento della vita mondana di Montecatini, dal 1907 ospitò celebri spettacoli come quelli di Totò.
Caterina Angelucci
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati