“Un secolo di grande fotografia

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO MAGNANI
Corso Giuseppe Garibaldi 29, Reggio Emilia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

2 maggio apertura al pubblico dalle ore 20.00 alle 23.00
Dal 3 maggio al 15 giugno
Dal martedì al giovedì 10.00-13.00 /16.00-19.00
Venerdì, sabato e festivi 10.00-19.00
Dal 17 giugno al 13 luglio
Dal martedì alla domenica 16.00-23.00
lunedì chiuso

APERTURE STRAORDINARIE
17 maggio Notte Europea dei Musei 10.00-23.00
2 giugno Festa della Repubblica 10.00-19.00

Vernissage
29/04/2014

ore 15 su invito

Biglietti

Intero € 9,00; Ridotto € 7,00; Studenti € 5,00 (Con il biglietto della mostra di Palazzo Magnani si ha diritto all'ingresso ridotto a FE 2014 e viceversa)

Patrocini

UniCredit Art Collection - Sammlung FOTOGRAFIS Bank Austria - Museum der Moderne Salzburg

Promossa dal Museo di arte moderna di Salisburgo e dalla Fondazione Palazzo Magnani con la partecipazione della Provincia di Reggio Emilia, Camera di Commercio di Reggio Emilia e della Fondazione Cassa Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori, in collaborazione con UniCredit, con il contributo di CCPL Reggio Emilia, Landi Renzo spa, Casalgrande Padana; Media Partner Radio LatteMiele, IBS Italcuscinetti.

Artisti
Man Ray, Paul Strand, Edward Weston, André Kertész
Curatori
Walter Guadagnini, Margit Zuckriegl
Uffici stampa
STUDIO ESSECI
Generi
fotografia, collettiva

150 scatti che ripercorrono la storia della fotografia dalla seconda metà dell’Ottocento alla metà del Novecento attraverso i più grandi interpreti di sempre: Man Ray, Paul Strand, André Kertész, Edward Weston e molti altri.

Comunicato stampa

L’esposizione promossa e organizzata dal Museo d’arte moderna di Salisburgo e dalla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, e curata da Margit Zuckriegl e Walter Guadagnini, è composta da 150 sceltissime fotografie della prestigiosa collezione “FOTOGRAFIS” di Bank Austria – Gruppo UniCredit e viene presentata in anteprima nazionale a Palazzo Magnani a Reggio Emilia dal 2 maggio al 13 luglio 2014
“FOTOGRAFIS” è una raccolta eccezionale per numero e qualità di opere, costituita da oltre 600 fotografie acquisite in una decina d'anni dal 1975 al 1985 e da allora mai smembrata, rimasta integra nella forma che era stata prevista dai suoi iniziatori. Dal 2009 la raccolta è depositata in comodato gratuito al Museo d’arte moderna di Salisburgo, dove è conservata e valorizzata, e dove nell'ottobre di quest'anno si è tenuta una grande mostra, accompagnata da un ricco catalogo illustrato.

La mostra “Un secolo di grande fotografia. I capolavori FOTOGRAFIS Bank Austria – UniCredit Art Collection” di Palazzo Magnani presenta, in una sequenza inimitabile, l'evoluzione della fotografia dalle origini sino agli anni Settanta: si parte con gli iniziatori del mezzo come ad esempio Nadar, e con i primi grandi protagonisti, da Frances Frith a Eadweard Muybridge, da Bertall a Frederick Evans, fino a Julia Margaret Cameron. Le prime, splendide testimonianze fotografiche dei viaggi in Oriente, e insieme il desiderio di raccontare la realtà quotidiana, di realizzare ritratti somiglianti come mai prima, la competizione instaurata da subito con la pittura. Si prosegue poi con i protagonisti della stagione del pittorialismo, uno dei momenti cruciali e più affascinanti dell'evoluzione del linguaggio fotografico in chiave artistica: in questa sezione si segnalano tra gli altri i nomi di Heinrich Kühn, Edward Steichen, Alfred Stieglitz, Frantisek Drtikol, attraverso opere che sono autentici capolavori dell'arte fotografica dei primi decenni del XX secolo.

Il punto di maggiore richiamo dell’esposizione è probabilmente quello appena successivo a questa stagione, ed è quello della cosiddetta fotografia modernista, o delle avanguardie. In questa sezione si trovano i nomi di Eugène Atget, Man Ray, Alexander Rodchenko, Herbert Bayer, Edward Weston, Paul Strand, André Kertész, August Sander, Walker Evans, gli autori che sono entrati non solo nella storia della fotografia, ma nell'immaginario collettivo del secolo. I rayographs di Man Ray, le distorsioni di Kertész, i ritratti di Sander sono altrettante icone del Novecento, hanno influenzato generazioni di fotografi, artisti, pubblicitari, e insieme hanno dato un'immagine indimenticabile di quegli anni e di quella realtà storica e sociale. Assieme ad essi, va anche segnalata la presenza di autori meno noti al grande pubblico ma di grandissima qualità, che permettono di avere una visione ampio del panorama fotografico tra anni Venti e Trenta del Novecento.
Anche la fotografia di reportage e di stretto legame con gli avvenimenti del tempo è ben rappresentata nella mostra, con esempi di Henri Cartier-Bresson, Margaret Bourke White, Weegee, Lee Friedlander, Elliot Erwitt e molti altri a testimonianza di una volontà di raccogliere le diverse voci e le diverse anime della fotografia: con questo principio si arriva agli anni del dopoguerra e in particolare ai Sessanta e Settanta, nei quali emergono figure come quella di Otto Steinert, Mario Giacomelli, Diane Arbus, Arnulf Rainer, in una chiusura ideale sul confine tra fotografia di documentazione e fotografia concettuale, che segna la nascita di una nuova stagione.

Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di fotografia e per tutti coloro che intendono ripercorrere la storia della fotografia nella sue massime espressioni.

Tutti gli autori in mostra: Nadar, Fenton, Muybridge, Carroll, Bertall, Frith, Frederick Evans, Steichen, Kuhn, Nahr, Cameron, D'ora, Coburn, Stieglitz, Rusizcka, Rossler, Taborski, Novak, Mucha, Drtikol, Weston, Atget, Bellocq, Fleischmann, Benda, Sander, Henle, Renger Patzsch, Becher, Rubelt, Mantz, Hoffmann, Lukas, Blossfeldt, Seidenstucker, Stieglitz, Hine, Strand, Walker Evans, Bourke White, Weston, Funke, Outerbridge, Loew, Schawinsky, Weston, Steinert, Struwe, Bruguiere, Bayer, Man Ray, Rodcenko, Hausmann, Kertesz, Tabard, Friedlander, Erwitt, Horst, Cartier-Bresson, Giacomelli, Weegee, Arbus, Krims, Willman, Muller Pohle, Wachter, Export, Rainer, Becher.

La mostra, curata da Margit Zuckriegl e Walter Guadagnini, è frutto di un progetto prodotto e promosso dal Museo d’arte moderna di Salisburgo e dalla Fondazione Palazzo Magnani, con la partecipazione della Provincia di Reggio Emilia, Fondazione Pietro Manodori, Camera di Commercio di Reggio Emilia, in collaborazione con UniCredit, con il contributo di Landi Renzo spa e CCPL Reggio Emilia; media partner: Radio LatteMiele, IBS Italcuscinetti.