10 anni di Nh Collection Torino Piazza Carlina

Informazioni Evento

Luogo
NH COLLECTION PIAZZA CARLINA
Piazza Carlo Emanuele II, 15, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Generi
serata - evento

Per i dieci anni di attività dell’hotel: cinque nuove PROJECT ROOM visitabili dal 6 di dicembre. Una nuova mostra a CASA GRAMSCI e MATINÉE con un concerto di classica la domenica 8 dicembre. Un cocktail e un menu dedicati dal 2 all’8 dicembre.

Comunicato stampa

Esiste un luogo in grado di accogliere salotti letterari, incontri musicali, dibattiti filosofici, progetti espositivi, tavoli di lavoro, viaggiatori occasionali e turisti esigenti? Una tale domanda parrebbe rivolta a una progettualità futura, tutta ancora da costruire; eppure, se ci si sofferma sulla storia proteiforme delle strutture ricettive, ecco che l’albergo, la struttura ricettiva con tutte le sue molteplici nature, calza perfettamente come la risposta più centrata.

L’NH Collection Torino Piazza Carlina ha saputo negli ultimi dieci anni trasformare un hotel icona della città, troppo a lungo visto come inaccessibile, in un luogo aperto, accogliente e familiare.
L’Hotel, a dieci anni dalla sua apertura, è ormai riconosciuto come un hub culturale capace di attrarre non solo i propri ospiti, ma la comunità che vive la città, contribuendo a rafforzare il senso di condivisione e attenzione alla cultura come cardine sociale.

“Nei 72 giorni del lockdown durante i quali il portone su piazza Carlina è rimasto chiuso è apparso evidente quanto sia limitativo interpretare l'hotel come un posto dove andare a dormire, dice il proprietario dell’albergo Riccardo de Giuli. Un hotel è anche un luogo ibrido che può essere vissuto dalla città e che dentro di essa deve avere un ruolo.
In questi dieci anni abbiamo infatti cercato di interpretare il concetto di ospitalità non limitandoci ad essere un contenitore di eventi ma cercando invece di essere anche parte attiva, promuovendo collaborazioni con gallerie e istituzioni culturali della città, ospitando e producendo incontri, talk o musica dal vivo con l'obiettivo di creare un ambiente piacevole e stimolante non solo per gli ospiti dell'hotel ma anche per la città”.
Per festeggiare questi primi dieci anni abbiamo pensato non tanto di celebrare quello che ci sembra essere null'altro che il nostro lavoro, quanto di rappresentare ciò che ci piace definire una casa per chi arriva da fuori e un luogo di cultura evasione e oblio per chi vive a Torino”.

L’albergo, insieme al suo cuore pulsante, il Carlina Restaurant & Bar, e a riconferma della sua attenzione verso l’arte contemporanea, in occasione della settimana di festeggiamenti per il decennale dalla sua attività, si aprirà alla città con nuove collaborazioni che vedranno protagonisti gallerie, artisti, istituzioni, centri espositivi e privati. A partire dal 6 di dicembre cinque nuove project room apriranno al pubblico e saranno così articolate:

Galleria della Corte
THOMAS WREDE & NILS UDO
Reinventing the landscape
Galleria Photo & Contemporary

Photo&Contemporary presenta una selezione di opere di 2 protagonisti dell’arte contemporanea tedesca e della “scene-staged photography” internazionale: Nils-Udo (1937, Lauf) e Thomas Wrede (1963, Iserlohn). Rappresentanti di due differenti generazioni di artisti che operano nel paesaggio modificandone la percezione finale attraverso il cambiamento di alcuni elementi costituitivi, attraverso diverse strategie operative. Mentre Nils-Udo interviene nell’ambiente circostante con rilevante progettualità ed importanti modifiche strutturali, Thomas Wrede invece si limita ad inserire nel contesto prescelto piccoli modelli plastici quali case, automobili, piscine etc. per il tempo dello scatto fotografico, sfruttando il punto di ripresa per creare spaesamento ed inganno visivo.

Corte Interna
MARK HANDFORTH
Le due opere, Bench e Red Romeo
Galleria Franco Noero

La Galleria Franco Noero presenta le due opere di Marc Handforth: Bench e Red Romeo.
Le sculture di Handforth prendono oggetti quotidiani, spesso consumabili, come banane, anacardi, ossa di pollo, e li presentano su una scala monumentale. Influenzato dalla Pop art e dall’interesse dadaista per gli oggetti banali Handforth sceglie come soggetto oggetti quotidiani, paesaggi e situazioni, trasformandoli attraverso distorsioni di scala, materiale e forma.

Descrivendo il suo lavoro come una "conversazione di base sui poli strani della vita", utilizza spesso materiali comunemente presenti nelle infrastrutture urbane.

Sala Rossa e Sala Merz
PAOLO PELLION DI PERSANO

Questa Project Room nasce come un omaggio a Paolo Pellion di Persano. Fotografo di arte e degli artisti, portatore di uno sguardo indimenticabile che ha saputo
cogliere l’essenza dei suoi soggetti trasmettendo in modo sempre oggettivo le opere nel loro essere.
È il suo sguardo che viene celebrato, con una selezione di alcuni dei suoi scatti preferiti, che hanno saputo cogliere, nella loro semplicità e trasparenza, l’oniricità
intrinseca dei soggetti fotografati.

Bar
SERIENUMERICA

Maria De Ambrogio e Stella Tosco collaborano da oltre 15 anni, intrecciando un percorso creativo che unisce il design alla ricerca artistica.
Con il marchio Serienumerica, le due designer hanno sviluppato un linguaggio unico, dove la materia incontra una narrazione intima e senza tempo. Ogni capo è pensato per durare, intrecciando qualità, memoria e il valore delle cose fatte bene.
L’installazione invita il pubblico a immergersi in un universo fatto di stratificazioni visive e tattili, dove ogni elemento racconta una storia legata alla materia, alla memoria e alla trasformazione.
È un progetto che vive della contaminazione tra arti visive e manualità, esplorando il confine tra il quotidiano e il poetico.

Sala Blu
MAÏMOUNA GUERRESI
Breath, Keep Breathing
La Crescentina - Centro espositivo

Maïmouna Guerresi è tornata in questi mesi in Piemonte con la mostra Breath, Keep Breathing - Noyyi, Wéyal Noyyi a cura di Marzia Capannolo, realizzata appositamente per La Crescentina - Laboratorio per l’Arte, il centro espositivo con sede in Monferrato che ospita la Collezione Monteforte-Miraglio.
Per la project room dell’NH Collection Carlina di Torino Guerresi presenta una selezione di opere del progetto Breath, Keep Breathing che attraverso una rappresentazione visiva al tempo stesso delicata e profonda del femminile mostrano corpi in levitazione che rimandano a una sensazione di sospensione e di elevazione, tanto fisica quanto spirituale. In questa serie di lavori Guerresi ha sperimentato una tecnica fotografica che l’artista stessa definisce "pressioni", attraverso la quale la fotografia, appositamente rielaborata, viene manualmente stampata su un cartoncino attraverso la pressione della mano, ottenendo dei monotipi con risultati ogni volta differenti.

IL PROGRAMMA PUBBLICO DI DOMENICA 8 DICEMBRE

CASA GRAMSCI
Serena Gamba con la mostra ‘Non appartengo alla terra’
a cura di Lunetta 11 e NP-ArtLab
Ore 11.00

Inaugurazione a Casa Gramsci della mostra “Non appartengo alla terra” di Serena Gamba a cura di Lunetta 11 e NP-ArtLab in collaborazione con l’Istituto Gramsci di Torino.

Non appartengo alla terra nasce da un viaggio a New York, si ispira ad un viaggio, quello dei Re Magi del Sassetta, ed ha la forma di un viaggio nella storia dell’arte attraverso il colore. Serena Gamba con la sua tensione a creare visioni caleidoscopiche che attraverso la parola, il segno e la forma riportano alla memoria immagini sedimentate della storia dell’arte europea, per la mostra a Casa Gramsci perturba la propria poetica andando oltre alla parola e scegliendo la purezza del colore.
L’esposizione è accompagnata dal manifesto «Made in Popolo», giunto al settimo numero, con uno scritto a firma del linguista Roberto Vetrugno.

La mostra a Casa Gramsci sarà aperta al pubblico dal 9 dicembre al 15 dicembre su appuntamento scrivendo a [email protected]

MATINÉE
Concerto di musica classica
FRANCESCO MAZZONETTO
Ore 12.00 | Sala Blu

Completerà il programma di arte e musica promosso da NH Carlina per celebrare i suoi dieci anni di apertura e di condivisione con la città di Torino, il concerto del Maestro Francesco Mazzonetto
Enfant Prodige della musica classica, attualmente uno dei migliori talenti della scena italiana, suonerà R. SCHUMANN: Sonata n.2 in sol minore op.22.

Un cocktail e un menu speciali

Dal 2 all’8 di dicembre, Andrea Chiuni e Daniele Santovito , Esecutive e Resident Chef del Ristorante Carlina propongono il menù per i suoi 10 anni.
I piatti sono stati ripresi dal primo menù proposto all’apertura del Ristorante, in allegato.
Al Cocktail Bar, la sua Lead Bartender Carlotta Truffo, presenta: ANNIVERSARIO DRINK, un drink esclusivo che incarna l'eleganza della cultura torinese, un omaggio alla storia ed alla bellezza dell’Hotel. Con una vibrante tonalità rossa, questo cocktail combina il pregio del Vermouth di Torino con un Bitter al lampone e ciliegia, offrendo un equilibrio perfetto tra freschezza e dolcezza. Il tocco finale è dato dal Metodo Classico che aggiunge un’ effervescenza raffinata, rendendo l'esperienza indimenticabile. Un brindisi quindi alla bellezza ed all’ eleganza, un sorso di tradizione ed innovazione perfetto per festeggiare un traguardo cosi significativo.

Un po' di storia.
Fin dalla loro nascita gli alberghi non sono stati solo luoghi di soggiorno per i viaggiatori, ma anche spazi di scambio e cultura. La loro evoluzione, da semplici locande a vere e proprie istituzioni, ha visto l'affermarsi di una duplice funzione: offrire ospitalità e diventare centri di aggregazione per la comunità locale e i viaggiatori. Già nel Rinascimento, le locande e gli alberghi delle principali città europee non erano solo luoghi di passaggio, diventavano spesso teatri di dibattiti filosofici, incontri letterari e scambi commerciali. Nel XVIII e XIX secolo, con l’espansione del Grand Tour e l’emergere di una borghesia colta, molti alberghi iniziarono a ospitare concerti, letture pubbliche e mostre, affermandosi come centri culturali. Esempio iconico di questa straordinaria capacità puri-espressiva degli alberghi è il Savoy Hotel di Londra, che alla fine del XIX secolo non solo offriva lusso e comfort ai suoi ospiti, ma promuoveva anche eventi culturali, come serate teatrali e concerti. Analogamente, in Italia, l’Hotel des Bains al Lido di Venezia divenne un punto di riferimento per intellettuali, artisti e scrittori, come Thomas Mann, che vi ambientò il suo celebre romanzo La morte a Venezia.
Nel corso del XX secolo, gli alberghi hanno ulteriormente rafforzato il loro ruolo come crocevia culturale, accogliendo conferenze, simposi e festival. Molti di questi eventi non erano rivolti solo agli ospiti, ma anche alla comunità locale, creando un ponte tra il mondo esterno e quello interno alla struttura. Gli alberghi si trasformarono così in "salotti" della società, luoghi in cui idee, arte e cultura si potevano incontrare.