Informazioni Evento

Luogo
C+N CANEPANERI
Foro Buonaparte 48 20121, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
18/01/2024

ore 18

Curatori
Alessandra Franetovich
Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra collettiva, a cura di Alessandra Franetovich, viene portata a Milano dopo una prima tappa a Genova, si struttura in un percorso scandito da narrazioni utopiche diverse ed eterogenee.

Comunicato stampa

While the Vertebrae of Time Continue to Spin. Step2 presenta una ricognizione tra opere recenti di Gillian Brett, Taisia Korotkova e Arseny Zhilyaev, riunite attorno all'indagine sul rapporto sempre più stringente tra tecnologie attuali e futuro dell'umanità. La mostra collettiva, a cura di Alessandra Franetovich, viene portata a Milano dopo una prima tappa a Genova, si struttura in un percorso scandito da narrazioni utopiche diverse ed eterogenee, le quali trovano nei paradossi e contrasti che regolano il rapporto con le tecnologie una chiave interpretativa adatta a postulare visioni di matrice critica, e ad elaborare estetiche interspecie e post-umane di tono retrofuturista.

 

Telescopi in orbita, schermi e intelligenza artificiale sono alcune delle fonti iconografiche di riferimento e, al tempo stesso, punti di partenza per esporre una riflessione su un periodo storico contraddistinto dall'introduzione di nuove forme di conquista spaziale, accelerazionismo, accumulazione, inquinamento e disparità sociale.

 

Perseguendo l'alinearità del tempo e corrugando le distanze cronologiche, While the Vertebrae of Time Continue to Spin. Step 2 trae le sue premesse dall'immagine delle vertebre di due secoli data da Osip Mandelstam nella poesia Vek (Il secolo) scritta nel 1923. Riprendendo le parole visionarie del poeta, la mostra riapre un interrogativo irrisolto sulle difficoltà di ricongiungere e pacificare passato e futuro, compito dell'artista e del poeta.

 

 

Alessandra Franetovich Alessandra Franetovich è dottore di ricerca in storia dell'arte contemporanea, critica e curatrice. Direttrice scientifica di Cantieri Aperti, è docente a Naba, Milano, e all'Accademia di Belle Arti di Verona. Le sue ricerche sono state presentate in istituzioni universitarie in Italia ed Europa e ha ricevuto borse di studio da Quadriennale di Roma, Regione Toscana, Garage Museum of Contemporary Art, Mosca, V-A-C foundation, Mosca. Nel 2019 ha vinto il Premio Mosca per giovani curatori italiani indetto dal Ministero degli Affari Esteri e Ministero dei Beni Culturali. Ha curato e collaborato a mostre, progetti e residenze artistiche e ha collaborato con gallerie, spazi no profit, festival, istituzioni museali. I suoi testi sono stati pubblicati su cataloghi e riviste tra cui e-flux journal, Middle Plane, Castello di Rivoli, Centro Pecci e Cosmic Bulletin.

 

 

Gillian Brett (1990, Parigi, Francia), è un’artista francese, vincitrice del Premio Xiaomi HyperCharge di Artissima 2021, “la cui ricerca meglio comunica la carica che l’innovazione e la cultura sanno dare alla società contemporanea e di come l’arte possa essere il punto di partenza per riavviare un processo di trasformazione”, sceglie di usare gli scarti tecnologici come materiale per le sue sculture e installazioni – realizzate da componenti elettrici, resina, plexiglass, acciaio, alluminio, motori, degli schermi danneggiati o rotti – che vengono riciclati per dargli una nuova identità. L'artista ha studiato presso la Goldsmiths, University of London, Villa Arson, Nice;  Akademie der Bildeden Künste, Vienna; Olivier de Serres, Paris, e ha tenuto mostre personale e collettive presso Prix Villa Noailles x Révélations Emerige, Ancien Evêché, Toulon, France,  C+N Gallery CANEPANERI; Metaxu, Toulon, Stadtgalerie Saarbrucken, Saarbrücken, ChertLüdde, Berlin, Triennale Bruges 2024 al Groeninge Museum, Bruges; Institut Français, Madrid, Spain; Munch Museum, Oslo, Norway..

 

 

Taisia Korotkova (1980, Mosca, URRS) vive e lavora a Milano, ed è nata a Mosca dove nel 2003 si è laureata all'Institute of Contemporary Art (Mosca) e nel 2004 si è diplomata all'Accademia d'arte statale V. I. Surikov. Nel 2010 ha vinto il Kandinsky Prize e i suoi lavori sono nelle collezioni della State Tretyakov Gallery, Mosca, MMOMA, Institute of Russian Realistic Art, Uppsala Art Museum, collezione del presidente della Repubblica austriaca, Moscow City Hall e in collezioni private. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive tra cui Destinations imaginaries. Arrêt, Galerie de l'Est, Compiègne (2023); Glittering Landscapes, Cripta747, Torino (2023); Cosmopolita, Cittadella degli Archivi di Milano, (2023); Novacene, Utopia Lille 3000, Lille, France (2022); Dark Forest, State Tretyakov Gallery, Mosca (2021); New Habitat, Kottinspektionen, Uppsala (2018); 4th Ural Industrial Biennial of Contemporary Art, Ekaterinburg (2017); 4th Moscow Biennale of Contemporary Art, main project, Mosca (2011).

 

Arseny Zhilyaev (1984, Voronezh, URSS) è un artista con sede a Venezia. Le sue opere sono state esposte alla Manifesta 13 di Marsiglia, alle Biennali di Shangai, Gwangju, Liverpool, Lione, Riga, Salonicco e alla Triennale di Lubiana, nonché presso Centre Pompidou, Palais de Tokyo (Parigi); de Appel (Amsterdam); HKW (Berlino); Kadist Art Foundation (Parigi e San Francisco); Fondazione V-A-C (Mosca e Venezia). Zhilyaev ha conseguito gli studi presso la Voronezh State University (2006), l'Istituto di arte contemporanea di Mosca (2008), e il MA International Program, Valand School of Fine Arts, Göteborg, Svezia (2010). L’artista scrive e pubblica testi sulle riviste e-flux, Iskusstvoznanie, Colta.ru, Artguide.ru. È curatore dell'antologia Avant-Garde Museology (e-flux, University of Minnesota Press, V-a-c Press, 2015), co-fondatore di Institute for Mastering of Time (con Asya Volodina); Istituto del Cosmo (con Anton Vidokle); Museum of Museums, Venezia e membro del comitato editoriale di Moscow Art Magazine.