108 – La montagna sottile la montagna morbida
Con questa mostra prosegue l’indagine di 999 sulla street art italiana, la migliore in circolazione in questo momento, con un artista straordinario.
Comunicato stampa
Con questa mostra prosegue l'indagine di 999 sulla street art italiana, la migliore in circolazione in questo momento, con un artista straordinario. Non è un caso che, insieme a Moneyless, 108 sia l’unico artista italiano presente sul World Atlas of Street Art and Graffiti pubblicato dall’università di Yale, che sia uno dei pochi italiani chiamato a dipingere alla Tour Paris 13, che sia uno degli artisti del leggendario FAME Festival di Grottaglie. No, non è un caso. 108 è un artista che il mondo ci invidia e le sue forme che si sono impossessate dei muri di mezza Europa, tra poco si impossesseranno anche di quelli della capitale.
Quando nel luglio 2012 facemmo Outdoor insieme a Nu Factory incontrai Momo durante l’esecuzione della straordinaria facciata di via del Commercio a Roma, gli feci una piccola intervista e gli chiesi se aveva un artista di riferimento, si insomma qualcuno che ammirava particolarmente e senza pensare mi rispose immediatamente: one o eight, 108. Per capire l’importanza di 108 nella street art non basterebbero queste righe, ci facciamo bastare quindi alcune nozioni base. 108 è un fondatore, in “originator” come direbbero gli anglosassoni. Un artista che da quindici anni segue una ricerca sulla forma producendo una street art silenziosa, lontana chilometri da qualsiasi influenza pop che possa imbonire lo spettatore, un lavoro personale, unico e misterioso. Tutto quello che non ti dice “guardami guardami”. Un artista in relazione continua e inscindibile con la sua terra e le sue montagne le cui conseguenze vengono rappresentate allo spettatore attraverso queste forme. La forma, la forma, la forma, sembra un’ossessione per questo artista e io amo gli artisti ossessivi, quindi sono particolarmente orgoglioso di questo incontro tra 108 e la 999 la cui somma fa 1107 e se è vero che i numeri ci parlano saprete capire di cosa sto parlando. Il lavoro di 108 sul colore è un capitolo a parte che potrete leggere da soli alla mostra o su internet dove i lavori di 108 sono esposti così come tutta la street art. E’ così che 108, Alessandria, il Piemonte, le Alpi diventano inaspettatamente street art e conquistano il mondo. E ora Roma. La montagna sottile, la montagna morbida.
Stefano S. Antonelli