13. Premio Arte Laguna
Saranno 120 le opere finaliste provenienti da tutto il mondo che si potranno ammirare nella suggestiva cornice delle Nappe dell’Arsenale Nord di Venezia, una testimonianza internazionale sullo stato dell’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Saranno 120 le opere finaliste provenienti da tutto il mondo che si potranno ammirare nella suggestiva cornice delle Nappe dell’Arsenale Nord di Venezia, una testimonianza internazionale sullo stato dell’arte contemporanea.
Saranno 3.000 mq di spazio espositivo dedicati all’arte contemporanea nelle sue tante declinazioni gli ambienti che accoglieranno i numerosi visitatori (oltre diecimila nella scorsa edizione) e che ospiteranno, nella serata del 30 marzo 2019 ore 17:00, la cerimonia di premiazione dei 6 vincitori della tredicesima edizione del premio insieme ai vincitori dei premi collaterali.
“Sono aumentate le nostre responsabilità nei confronti degli artisti e la nostra coscienza del contesto socioculturale in cui ci troviamo - afferma Igor Zanti, Presidente di Giuria del Premio Arte Laguna. Inevitabilmente il premio è diventato un’occasione unica e irripetibile per testare il polso di un mondo dell’arte che non è solo quello ufficiale e riconosciuto, ma anche quello di chi fa arte fuori da circuiti più tradizionali, utilizzando linguaggi non consueti o in Paesi in cui la produzione artistica viene ostacolata da complesse realtà sociali, economiche e culturali.Dare voce a queste realtà che, talvolta, hanno difficoltà a presentarsi o a proporre il proprio lavoro, è per noi una fonte di un continuo orgoglio; è come seminare un campo di rare ed esotiche primizie, nella speranza che possano attecchire e crescere in modo rigoglioso.Il nostro intento è quello di offrire a tutti senza limiti di età, di ricerca, di carriera o di nazionalità, l’opportunità di essere selezionati da una giuria altamente professionale che rappresenta, anno dopo anno, un esempio unico della complessità del pensiero critico internazionale.
Il premio, inteso come “un vivaio dell’arte contemporanea”, ha iniziato a dare i suoi frutti e alcuni si sono diffusi nel mondo dell’arte in maniera rigogliosa, invadendo gallerie, musei, fiere.”
La mostra, aperta fino al 25 Aprile, nasce dalla curatela di Igor Zanti con la collaborazione dei dodici giurati internazionali che hanno valutato e selezionato le oltre 8.000 opere iscritte al concorso durante la open call aperta da settembre a dicembre 2018: Flavio Arensi - direttore dei musei di Legnano; Filippo Andreatta - regista teatrale e co-curatore di Centrale Fies; Alfonso Femia, architetto e fondatore di AF517; Mattias Givell - co-direttore di Wanås Konst in Svezia; Eva González-Sancho, co-curatrice della prima Biennale di Oslo del 2019; Simone Pallotta - curatore di arte pubblica e urbana; Richard Noyce - scrittore, docente e critico d’arte; Danilo Premoli, architetto e designer, membro del Comitato scientifico di selezione finale ADI Design Index 2018 e 2019 per il Compasso d’Oro 2020; Enrico Stefanelli, direttore artistico di Photolux Festival di Lucca; Alessandra Tiddia - chief curator presso il Mart di Trento e Rovereto; Vasili Tsereteli - direttore del Moscow Museum of Modern Art; Maxa Zoller – curatrice della sezione film di Art Basel e direttore artistico di International Women’s Film Festival di Dortmund.
Insieme alle 120 opere finaliste saranno esposte dieci eccezionali sculture di calore: ‘Le Guardie del Doge’, un’installazione dalla forte e sorprendente presenza scenica che reinterpreta T Tower, l’iconico radiatore free-standing nato dalla collaborazione tra Antrax IT e i designer Matteo Thun e Antonio Rodriguez.