#16 Alfredo Jaar
mezzaterra11 – flat gallery è lieta di presentare una mostra personale con una nuova opera fotografica di Alfredo Jaar (n. Santiago, Cile, 1956).
Comunicato stampa
mezzaterra11 – flat gallery è lieta di presentare una mostra personale con una nuova opera fotografica di Alfredo Jaar (n. Santiago, Cile, 1956). Sotto il brutale regime del generale Pinochet che aveva rovesciato il governo democratico del Cile con un colpo di stato militare (appoggiato dagli Stati Uniti) l’11 settembre 1973, è stato inevitabile per Jaar diventare artista, con formazione in architettura, come forma di resistenza alla dittatura e al silenzio internazionale. Dopo essere fuggito negli Stati Uniti nel 1982, Jaar è diventato il più radicale e intransigente degli artisti. Per Jaar, il contesto è tutto; e di conseguenza, tutto il suo lavoro nasce come reazione alla realtà che lo circonda. Uno dei suoi progetti pubblici più conosciuti, “A Logo for America”, a Times Square, New York nel 1987, ci ha risvegliato, cambiando la nostra abitudine a vedere e dire senza coscienza; per oltre 40 anni Jaar non ha mai mancato di mettere in discussione la nostra indifferenza e di scuoterci dal torpore su questioni sociali e politiche di tutto il mondo — genocidio, rifugiati, razzismo, disuguaglianza continentale, manipolazione dei media — utilizzando diversi mezzi espressivi, fondati su una profonda ricerca e indagine, tra cui interventi pubblici, installazioni, fotografie e film.
A partire da una piccola mostra, Three Women, a Parigi, nel 2011, la ricerca di Jaar sulle donne invisibili che svolgono un lavoro straordinario cercando di cambiare il mondo, è cresciuta enormemente, anche se inaspettatamente, espandendosi su scala globale. Per mezzaterra11 – flat gallery, Jaar presenta Letizia (2022) in omaggio alla sua amica, recentemente scomparsa, Letizia Battaglia (Palermo, 1935 - 2022), considerata la più importante fotografa in Italia degli ultimi cinquant’anni. Negli anni Ottanta e Novanta, ha combattuto coraggiosamente e instancabilmente contro la Mafia siciliana armata solo di una Leica. Ha pubblicato sul quotidiano L’Ora ed esposto in luoghi pubblici, immagini disturbanti in bianco e nero di eccidi, corruzione, omicidi politici, povertà e devastazione in una luttuosa Palermo risultato del regno di Cosa Nostra, per scuotere i cittadini ad arrabbiarsi e a rompere il silenzio avvolto in una coltre di paura. Letizia Battaglia, nel frattempo, ha continuato a lottare per i diritti delle donne nella società patriarcale. Come afferma Jaar: “ha vinto entrambe le battaglie”. Ora abbiamo Letizia, fotografata dall’artista, che ci guarda in via Mezzaterra, Belluno, accompagnata dalle parole dello stesso Jaar, “Per lei la fotografia era un atto di resistenza e un atto di amore. Vai a camminare per le strade di Palermo e la troverai.”
Alfredo Jaar è un artista, architetto e regista di base a New York. Il suo lavoro è stato estensivamente esposto in tutto il mondo. Ha partecipato alla Biennale del Whitney (2022), alla Biennale di Venezia (1986, 2007, 2009, 2013), alla Biennale di San Paolo (1987, 1989, 2010, 2020) e a Documenta di Kassel (1987, 2002). Tra le mostre personali, ha esposto al The New Museum of Contemporary Art, New York (1992); Whitechapel, Londra (1992); Moderna Museet, Stoccolma (1994); The Museum of Contemporary Art, Chicago (1995); e il MACRO - Museo d'Arte Contemporanea, Roma (2005). Importanti recenti rassegne sul suo lavoro sono state realizzate al Musée des Beaux Arts, Losanna (2007); Hangar Bicocca, Milano (2008); Alte Nationalgalerie, Berlinische Galerie e Neue Gesellschaft fur bildende Kunst e.V., Berlino (2012); Rencontres d'Arles (2013); KIASMA, Helsinki (2014) e Yorkshire Sculpture Park, Regno Unito (2017). L’artista ha realizzato più di settanta interventi pubblici in tutto il mondo e sono state pubblicate oltre sessanta monografie sul suo lavoro. Gli è stata conferita la Guggenheim Fellowship (1985); la MacArthur Fellowship (2000); l’11°Hiroshima Art Prize (2019); e il premio internazionale della Hasselblad Foundation in Fotografia (2020).
La presentazione di Alfredo Jaar è stata possibile grazie alla Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli.
mezzaterra11 – flat gallery è un project space concettuale che, attraverso una traduzione metalinguistica, innescata da un ‘white cube’ compresso alla piattezza, apre a nuove interpretazioni delle immagini di documentazione delle opere d’arte contemporanea. Artisti internazionali sono invitati a presentare il proprio lavoro con una sola immagine selezionata, adattata allo spazio e, infine, stampata per lo stesso, come format di mostra personale.