450° Michelangelo Mindcraft

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE CENTRO ARTI VISIVE
Via dei Frati, 6 , Pietrasanta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì alla domenica, 19-24

Vernissage
26/07/2014

ore 18

Contatti
Email: a.lupoli@comune.pietrasanta.lu.it
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Promotori: Fondazione Centro Arti Visive e Comune di Pietrasanta

Artisti
Enrico Castellani, Vanessa Beecroft, Keith Haring, Damien Hirst, Anish Kapoor, Mona Hatoum, Kiki Smith, Marina Abramovic, Chen Zhen, Louise Nevelson, Antony Gormley, Ai Weiwei
Generi
arte contemporanea, serata - evento, collettiva

A Pietrasanta un firmamento di artisti, con installazioni e opere per lo più inedite, celebrano il 450° anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti con una rassegna espositiva in due atti: “Shadow, Dust and a Promise of Future – Ombra, Polvere e Una Promessa di Futuro” che si svolgerà in piazza del Duomo e nel complesso di Sant’Agostino e “Tempus Fugit. Flirting with Disaster” ospitata dall’ex convento di San Francesco, sede della Fondazione Centro Arti Visive di Pietrasanta.

Comunicato stampa

In occasione del 450° anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti, il Comune di Pietrasanta e la Fondazione Centro Arti Visive, promuovono una serie di eventi a carattere artistico-culturale, per celebrare la figura dell’artista rinascimentale e il suo legame con il territorio di Pietrasanta, in linea con i linguaggi espressivi contemporanei.
Michelangelo, com’è noto, ha vissuto e lavorato nel comprensorio apuo-versiliese, dove sceglieva i marmi per i suoi capolavori di scultura e di architettura e li lavorava in stretta collaborazione con gli artigiani del territorio. E’ proprio questa collaborazione fra il genio di Michelangelo e gli artigiani che ha valorizzato a Pietrasanta una tradizione legata alla produzione artistica, e in particolare a quella scultorea, che dura fino ad oggi.
Il legame, abbinato al passaggio sotto l’egida della famiglia Medici avvenuto nel 1513 (con il Lodo di Papa Leone X), ha modellato non solo la struttura produttiva di Pietrasanta, ma anche il territorio e soprattutto ha innestato nella struttura genetica, una predisposizione naturale verso l’arte e la cultura. Predisposizione che si traduce oggi in una fitta rete di laboratori e aziende dedite alla produzione artistica di alta qualità, che spazia dal marmo al bronzo e ai vari tipi di metalli, dalla ceramica alla terracotta, passando per l’intarsio e il mosaico.
L’elevata qualità della produzione locale, che ha reso Pietrasanta famosa a livello internazionale, ha anche attirato sul territorio una folta e variegata comunità di artisti che vi lavorano e risiedono per gran parte dell’anno.
L’iniziativa Michelangelo Mindcraft, intende focalizzare l’attenzione su una serie di caratteristiche della poetica e dell’opera di Michelangelo Buonarroti, evidenziando attraverso l’attività espositiva la continuità di tali tematiche nell’ambito del dibattito e del linguaggio dell’arte contemporanea e le eventuali discontinuità.
Due le mostre che compongono la rassegna.

La prima mostra “Shadow, Dust and a Promise of Future - Ombra, Polvere e Una Promessa di Futuro” è un evento che riunisce alcuni dei principali artisti internazionali, per dimostrare, a distanza di oltre 4 secoli, l’attualità delle tematiche affrontate da Michelangelo.
Il ruolo dell’artista nella società, la lotta con la materia, la transitorietà e il senso dell’esistenza, la ricerca di perfezione e di trascendenza, rapporti con la committenza e libertà espressiva, politica e religione e molti altri temi saranno metaforicamente tradotti in forme plastiche e visuali nella mostra che occupa i principali spazi pubblici della città (Piazza Duomo, Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino). Su tutto la materia, la sua resistenza e il dialogo con la leggerezza del pensiero.
Materia che diventa concetto espresso in forma plastica, grazie alla collaborazione fra artista e artigiano e la figura umana nello spazio come simbolo della ricerca di conoscenza e d’identità.
Sulla base di questi parametri è stata effettuata la scelta degli artisti da Marina Abramovic, (impegnata nello stesso periodo con una performance maratona alla Serpentine Gallery di Londra, “512 Hours”) Antony Gormley, che realizzerà appositamente per la Chiesa di Sant’Agostino un’installazione complessa, tesa a coinvolgere lo spettatore in un’esperienza “partecipativa” con lo spazio e il corpo come protagonisti. Ai Weiwei, artista dissidente cinese, famoso per le sue opere e performance (come quella ormai divenuta leggendaria nella Turbine Hall della Tate Modern di Londra), presenterà in anteprima italiana un’installazione multimediale dalle forti valenze sociopolitiche.
Anish Kapoor, l’artista anglo-indiano presenta un’opera che, in linea con la sua poetica che lo ha reso celebre a livello mondiale, costringe lo spettatore a riflettere sul significato della percezione e sulla natura multiculturale dell’espressione artistica contemporanea. che interpretano e simboleggiano in modo esemplare le tematiche e le dinamiche connesse all’evento celebrativo. Il giardino interno del chiostro di Sant’Agostino ospiterà un’installazione di Chen Zen, che invita alla contemplazione e alla riflessione.
Nutrita la pattuglia delle artiste,che vede affiancate a Marina Abramovic, l’artista di origine libanese e britannica d’adozione Mona Hatoum e l’americana Kiki Smith.

“Tempus Fugit. Flirting with Disaster”è il titolo della seconda mostra ospitata dall’ex convento di S.Francesco, sede della Fondazione Centro Arti Visive di Pietrasanta. La mostra esplora concetti connessi all’anelito verso la trascendenza, l’ineluttabile trascorrere del tempo e le conseguenze sull’individuo, il senso d’identità – collettiva e individuale – e quello legato all’esistenza, e soprattutto la ricerca di bellezza e armonia, anche violente, come unici strumenti di difesa dalle miserie umane e dal tiranno Chronos.
Concetti illustrati dalle opere, sculture, dipinti e fotografie, di artisti come Damien Hirst, Marc Quinn, Vanessa Beecroft, Keith Haring, Enrico Castellani, Wim Delvoye, Louise Nevelson.