54. Biennale – Padiglione cileno
Sarà l’artista Fernando Prats a rappresentare l’anima più profonda e vissuta della geografia e della storia cilena alla prossima 54. Esposizione Internazionale D’ Arte – La Biennale di Venezia con il progetto “Gran Sur”.
Comunicato stampa
Venezia, 20 Maggio 2011 – Sarà l’artista Fernando Prats a rappresentare l’anima più profonda e vissuta della geografia e della storia cilena alla prossima 54. Esposizione Internazionale D’ Arte - La Biennale di Venezia: il progetto “Gran Sur”, che inaugura con una preview per la stampa il 1 giugno alle ore 17,00 presso l’Arsenale storico della città lagunare, e che sarà visitabile dal 4 giugno al 27 novembre 2011.
L’esposizione, a cura di Fernando Castro e dello studioso e poeta cileno Antonio Arevalo, è costituita da tre opere cardine: un intervento che ha per tema l’impatto dell’eruzione vulcanica a Chaiten (2008); un’impressionante serie di opere ispirate al terremoto che ha colpito le zone del centro sud del Cile (2010); e un’installazione con lettere al neon che riproduce l’annuncio che l’esploratore irlandese Ernest Shackleton pubblicò sul Times nel 1914 per reclutare uomini per la sua spedizione nell’Antartico.
“Si cercano uomini per viaggio rischioso, basso compenso, freddo estremo, lunghi mesi di oscurità totale, pericolo costante, ritorno sani e salvi non garantito, onore e riconoscimenti in caso di successo”. Queste parole, che anticipano tanto l’eroismo quanto il fallimento, rappresentano il fulcro della mostra veneziana e raccontano la spedizione che lo stesso Prats ha realizzato a marzo nel territorio antartico a bordo del Rompighiaccio della Marina, Ammiraglio Viel. Commemorando il centenario del mitico annuncio, Prats ha infatti piazzato, nel corso della missione e sull’Isola Elefante, lo stesso testo, che sarà collocato sulla facciata del Padiglione del Cile alla Biennale.
Prats produce immagini iniziando dal fumo, mediante il quale riesce a sedimentare fenomeni naturali quali l’acqua espulsa da un geyser o la superficie di un immenso ghiacciaio. La tecnica è stata notata da importanti personalità, del calibro del critico francese Paul Ardenne che da poco ha incluso l’opera di Fernando Prats nell’attuale esposizione in corso lo Spazio Louis Vuitton di Parigi, elogiandolo per aver dato inizio a “una forma inedita di pittura”.
Il Padiglione cileno alla Biennale di Venezia costituisce un elemento determinante nell’ambito delle politiche di internazionalizzazione delle arti visive del Cile. Negli ultimi anni si è andata definendo una presenza sempre più rilevante. L’edizione precedente, nel 2009, è diventata un evento storico con la presentazione dell’opera dell’artista Ivan Navarro al primo padiglione esclusivo del Cile nello spazio dell’Arsenale.
Considerando l’importanza di questa vetrina, si sono uniti gli sforzi del Consiglio Nazionale della Cultura e le Arti (CNCA), del Ministero degli Esteri, mediante la Direzione Affari Culturali (DIRAC), della Fondazione Immagine del Cile, di Pro Chile e della Marina del Cile. Da Barcellona ha dato il suo contributo la Galleria Joan Prats e la Casa Editrice Poligrafa e dall’Italia l’Ambasciata del Cile a Roma.
L’opera di Fernando Prats ha convinto i giurati a rappresentare il Cile a questa Biennale per la qualità e la serietà del suo lavoro e per il fatto di essere in continua ascesa nel panorama mondiale delle arti visive. Con questo grande progetto ispirato al Cile, alla sua geografia e alle sue condizioni telluriche, Fernando Prats cerca di esaltare il soggetto, capace di elevarsi ad “eroe”. “Gran Sur” invita dunque ad una riflessione sul ruolo della geografia nell’identità di questo Paese.