56. Biennale – Padiglione grenadese
Per la prima volta alla Biennale di Venezia, il Grenada inaugura il Padiglione Nazionale con Present Nearness a cura di Susan Mains e Francesco Elisei.
Comunicato stampa
Per la prima volta alla Biennale di Venezia, il Grenada inaugura il Padiglione Nazionale con Present Nearness a cura di Susan Mains e Francesco Elisei. Racchiusa nella cornice storica della Sala Tiziano, l'esposizione presenta diverse interpretazioni artistiche sull'attuale "stato delle cose" del mondo disordinato di All the World's Futures.
In mostra, una ricca serie di opere caratterizzate dall'uso di vari medium artistici: Oliver Benoit dipinge astrattamente, aggiungendo e sottraendo strati di vernice che rispecchiano la sua ricerca sociologica, Asher Mains propone dipinti e video in cui è possibile notare la visione intima dell'artista, Maria McClafferty crea una struttura in vetro e acciaio in cui esplora la sofferenza femminile.
L'inclusione di lavori di artisti come Carmine Ciccarini, Giuseppe Linardi e Francesco Bosso allargano l'orizzonte della mostra, conferendole un'impronta internazionale.
Il percorso espositivo si conclude con un'installazione di Susan Mains, realizzata per commemorare le vittime delle recenti violenze in Nigeria. L'opera, composta da vestiti stesi a terra accompagnati da oggetti di uso quotidiano, sarà esposta alle intemperie per tutto il periodo della Biennale, a simboleggiare come il deterioramento degli indumenti ricordi la violenza umana.
Present Nearness porta alla Biennale tematiche sociali attraverso una decodifica artistica del reale.