57. Biennale – Padiglione italiano

Informazioni Evento

Luogo
ARSENALE
Campo Della Tana (Castello) , Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
12/05/2017

ore 12 solo su invito

Contatti
Sito web: http://www.ilmondomagico2017.it
Artisti
Giorgio Andreotta Calò, Adelita Husni-Bey, Roberto Cuoghi
Curatori
Cecilia Alemani
Generi
arte contemporanea, collettiva

Il mondo magico è il titolo del progetto della Curatrice Cecilia Alemani per il Padiglione Italia alla 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, e presenta le opere di Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey.

Comunicato stampa

Il mondo magico è il titolo del progetto della Curatrice Cecilia Alemani per il Padiglione Italia alla 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (13 maggio – 26 novembre 2017), e presenta le opere di Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey.

Il mondo magico prende ispirazione dall’omonimo libro dell’antropologo napoletano Ernesto de Martino (1908-65), pubblicato subito dopo la seconda guerra mondiale e dedicato allo studio della magia come strumento attraverso il quale varie culture e popolazioni reagiscono a situazioni di crisi e all’incapacità di comprendere e dare forma al mondo.

Nell’ambito del suo progetto, Alemani ha invitato Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey a realizzare per Il mondo magico tre nuovi progetti, appositamente commissionati e prodotti per il Padiglione, che verranno svelati nel dettaglio soltanto in occasione dell’apertura del Padiglione durante le giornate inaugurali della Biennale Arte 2017, dal 10 al 12 maggio.

“Il lavoro di Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey propone una rinnovata fiducia nel potere trasformativo dell’immaginazione – afferma la Curatrice Cecilia Alemani – Questi tre artisti condividono una visione dell’arte come creazione di universi paralleli in cui si mescolano cosmologie individuali e utopie collettive. Attraverso molteplici riferimenti al magico, al fantastico e al favolistico, Andreotta Calò, Cuoghi e Husni-Bey creano strumenti attraverso cui abitare il mondo in tutta la sua ricchezza e molteplicità. Nelle loro opere la realtà è reinventata ora con la fantasia e il gioco, ora con la poesia e l’immaginazione: il loro è un racconto intessuto di miti, rituali, credenze e fiabe. In questi riferimenti i tre artisti invitati cercano non una via di fuga nelle profondità dell’irrazionale, ma un mezzo cognitivo con cui affrontare e ricostruire la realtà.”

La scelta di invitare un numero ridotto di artisti rispetto al passato, risponde all’esigenza di allineare il Padiglione Italia agli altri padiglioni nazionali presenti in Biennale, con l’obiettivo non tanto di organizzare una panoramica esaustiva su tutta l’arte italiana, quanto piuttosto di dare agli artisti selezionati spazio, tempo e risorse per presentare un grande progetto ambizioso, che costituisca un’occasione imperdibile nella loro carriera e che possa offrire al pubblico un'opportunità di immergersi nel loro mondo.

“Il progetto che rappresenta quest’anno il Padiglione risponde pienamente al tema proposto da Christine Macel, che ha definito VIVA ARTE VIVA una Biennale con gli artisti, degli artisti e per gli artisti – commenta Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT e Commissario del Padiglione Italia – Il mondo magico propone un ritorno all’individuo, all’immaginario e al fantastico quali strumenti per abitare il mondo in tutta la sua ricchezza e molteplicità. Allo stesso modo gli artisti voluti dalla curatrice svolgono la loro ricerca nella sfera del magico e dell’immaginazione, seppur giungendo a risultati artistici profondamente diversi sia nel contenuto sia nella forma.”

Il progetto Il mondo magico di Cecilia Alemani si dimostra in perfetta sintonia con l’impianto costruito da Christine Macel per la 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia: VIVA ARTE VIVA si ispira a un’idea di umanesimo che celebra la capacità dell'uomo, attraverso l'arte, di non essere dominato dalle forze che governano quanto accade nel mondo, forze che se lasciate sole possono grandemente condizionare in senso riduttivo la dimensione umana.
“Questa volta il Padiglione Italia è affidato a una curatrice alla quale è noto l’evolversi dell’arte nelle varie parti del mondo, e quindi in grado di selezionare, col necessario coraggio, opere e artisti, e di rendere così al pubblico il servizio più utile che un’esposizione come la Biennale può fare al visitatore”, sottolinea Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia.

Nell’ambito della mostra Il mondo magico verrà realizzato un programma di attività educative rivolto agli studenti delle Accademie di Belle Arti italiane, promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT, che si articolerà in un ciclo di appuntamenti curati da Cecilia Alemani e Marta Papini.

Il Padiglione Italia è realizzato anche grazie al sostegno di Fendi, main sponsor della mostra Il mondo magico.
Un ringraziamento speciale ai Donors, fondamentali nella realizzazione dell’intero progetto.

Si ringrazia il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e in particolare la Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane per il preziosissimo aiuto.

Grazie, infine, alla Biennale di Venezia per il supporto costante e la grande professionalità delle persone che coadiuvano con dedizione il team del Padiglione Italia.

Italian Pavilion
57th International Art Exhibition of La Biennale di Venezia
May 13 – November 26, 2017

Il mondo magico
curated by Cecilia Alemani
Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi, Adelita Husni-Bey

Director-General, DGAAP and Italian Pavilion Commissioner
Federica Galloni
Il mondo magico is the title of the project that curator Cecilia Alemani has chosen for the Italian Pavilion at the 57th International Art Exhibition of La Biennale di Venezia (May 13 – November 26, 2017), which will present works by Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi and Adelita Husni-Bey.

Il mondo magico draws its title from a book by Neapolitan anthropologist Ernesto de Martino (1908-65), which studies how various cultures and populations employ magic as a tool for responding to crises that undermine their power to grasp and shape the world around them.

For Il mondo magico, Alemani has invited Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi, and Adelita Husni-Bey to create three new projects specifically commissioned and produced for the Italian Pavilion, the details of which will be revealed only at the opening of the pavilion this May.

“The work of Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi, and Adelita Husni-Bey suggests a new faith in the transformative power of the imagination,” says curator Cecilia Alemani. “These three artists all see art as the construction of parallel universes where personal cosmologies merge with collective utopias. Through myriad references to magic, fancy, and fable, Andreotta Calò, Cuoghi, and Husni-Bey turn art into a tool for inhabiting the world in all its richness and multiplicity. Their works reinvent reality, sometimes through fantasy and play, sometimes through poetry and imagination; it is a story woven from myths, rituals, beliefs, and fairytales. For the invited artists, these references are not an escape into the depths of irrationality, but rather a a new way of experiencing reality: it is a tool for inhabiting the world in all its richness and multiplicity.”

The choice to invite a fewer artists than in the past is meant to align the Italian Pavilion with the other national pavilions at the Biennale Arte 2017; rather than providing a full overview of the Italian art scene, the aim is to give the selected artists the space, time, and resources to present an ambitious large-scale project that will stand as a milestone in their career, and give visitors an opportunity to explore their worlds in depth.

“The project for this year’s Italian Pavilion is perfectly attuned to the theme proposed by Christine Macel, who has called VIVA ARTE VIVA a Biennale designed with artists, by artists, and for artists,” says Federica Galloni, Director-General of Contemporary Art and Architecture, and Urban Peripheries at MiBACT, and Italian Pavilion Commissioner. “Il mondo magico suggests a return to individual, imaginative, fanciful tools for inhabiting the world in all its richness and multiplicity. In a similar way, the artists chosen by this curator all explore the realm of magic and the imagination, though they arrive at artistic results that are very different from each other in both form and content.”

Cecilia Alemani’s project Il mondo magico is perfectly attuned to Christine Macel’s overall concept for the 57th International Art Exhibition of La Biennale di Venezia. VIVA ARTE VIVA revolves around an idea of humanism that celebrates art’s capacity to help individuals avoid being overpowered by the forces governing our world, forces which when given free rein can gravely circumscribe the human dimension.

“This year, the Italian Pavilion has been entrusted to a curator who is familiar with how art is evolving in various parts of the world, hence capable of selecting artworks and artists with the necessary courage, which is the greatest service that an exhibition like the Biennale Arte can possibly offer to visitors,” emphasizes Paolo Baratta, President of La Biennale di Venezia.

In conjunction with Il mondo magico, a program of educational activities geared to students from Italy’s public art academies will be organized with the sponsorship of MiBACT’s Directorate-General of Contemporary Art and Architecture, and Urban Peripheries, in a calendar of events curated by Cecilia Alemani and Marta Papini
The Italian Pavilion has been made possible in part by support from Fendi, main sponsor of the exhibition Il mondo magico.
Special thanks to the donors who played a vital role in the project as a whole.

Thanks to the Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism, and in particular, its Directorate-General of Contemporary Art and Architecture and Urban Peripheries (DGAAP), for their invaluable aid.

Lastly, thanks to La Biennale di Venezia for the ongoing support and enormous professionalism of everyone who has worked so tirelessly to assist the Italian Pavilion team.