Maurizio Donzelli Solstizio d’estate / Fragments
L’opera, chiamata Fragments e creata da Maurizio Donzelli (Brescia, 1958) si pone in dialogo con il grande pavimento musivo della Sala del Mosaico della Biblioteca Classense di Ravenna.
Comunicato stampa
Dopo gli ultimi interventi artistici realizzati da Piero Pizzi Cannella, Nicola
Verlato, NicolaSamorì, Alessandro Pessoli e Massimo Pulini, il ciclo “Ascoltare
Bellezza” dal prossimo 21 giugno, in occasione del solstizio d’estate, ospiterà un
altro interessante artista contemporaneo: Maurizio Donzelli, protagonista di un
nuovo omaggio alla città ravennate.L’opera, chiamata Fragments e creata da
Maurizio Donzelli (Brescia, 1958) si pone in dialogo con il grande pavimento
musivo della Sala del Mosaico della Biblioteca Classense di Ravenna e origina un
inedito percorso che invita lo spettatore alla scoperta di inattese relazioni tra il
prezioso lavoro del VI secolo ed il delicato arazzo creato da Donzelli per questo
momento che saluta arrivo della nuova stagione. L’opera, chiamata Fragments,
è pensata come un passaggio, un attraversamento, una soglia aperta verso un
pensare autonomo eppure intrecciato con linguaggi e forme di tempi e geografie
differenti. . Un prezioso e delicato rimando che si sviluppa come un ricamo lungo
la Sala, chiedendo allo spettatore di trovare, a partire dalle attitudini visuali,
relazioni e confronti tra il passato e il linguaggio contemporaneo dell'artista, che
si nutre delle stratificazioni e delle rimanenze del tempo.
Maurizio Donzelli, che presenta il suo nuovo lavoro in contemporanea con le
presenze espositive di Venezia e Firenze, non è la prima volta che si confronta
con l’antico: ricordiamo le personali Metamorfosi, a Palazzo Fortuny, Venezia,
2012; Ad Altemps, tenutasi al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps,
Roma, 2015; la bi-personale con Aldo Grazzi a Palazzo Ducale a Mantova, nel
2017-2018; la collettiva METAMORPHOSIS a Villa Olmo, Como, nel 2021; le
precedenti collettive Intuition e Proportio, entrambe a Palazzo Fortuny, Venezia,
nel 2017 e nel 2015; In nuce al Museo Civico Medievale di Bologna dello scorso
2021.
L'iniziativa è promossa dall' Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna;
Istituzione Biblioteca Classense; MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna.
Ingresso libero
ascoltare bellezza 2022
Maurizio Donzelli, Solstizio d'estate / Fragments
Ravenna, Sala del Mosaico, Biblioteca Classense / via Alfredo Baccarini, 3.
Telefono. 0544 482116 Iat Ravenna 0544482116 [email protected]
Info: 0544.482115 / IAT. 05444.35404 / www.mar.it
Orari dal 22 giugno al 2 luglio; dall’11 al 14 luglio e dall’1 al 13 settembre : da
martedì a sabato 9-19, lunedì 14-19. Chiuso ogni domenica, il 23 luglio e dal 10
al 20 agosto. . Dal 5 al 9 luglio in occasione di “Virtual dance for real people-
Ravenna Festival 2022” da martedì a sabato 9-13. Chiuso lunedì 4 luglio.
LA SALA DEL MOSAICO
Nella grande sala al primo piano del complesso Classense si conserva il mosaico
pavimentale qui collocato alla fine dell'Ottocento, quando questo spazio faceva
parte della Pinacoteca dell'Accademia di Belle Arti, allora situata in via Baccarini.
Il mosaico si compone di tre pannelli con decorazioni differenti e fu rinvenuto
nel 1875 nell'area di Classe, nelle vicinanze dalla
Basilica di Sant'Apollinare in Classe. L'ipotesi più probabile, allo stato attuale
degli studi, assegna il pavimento alla Basilica Beati Probi, grandioso edificio
religioso dedicato ad uno dei primi vescovi di Ravenna. Dopo il ritrovamento, i
mosaici vennero composti in questo ambiente tra il 1889 e il 1890 sotto la
direzione di Gaetano Savini (1850-1917), pittore, decoratore e docente
dell'Accademia di Belle Arti; nel corso del Novecento porzioni del pavimento
furono restaurate e parzialmente ricomposte. Il mosaico, che la critica
attribuisce a maestri di origine orientale, è considerato il più elegante mosaico
pavimentale ritrovato in area ravennate.