A chi parla l’arte contemporanea?
Il corto cerca di rispondere ad alcune domande riguardo alla capacità di creare empatia dell’arte contemporanea: a chi parla? Riesce a comunicare? Quali strumenti utilizza? Quale ruolo ha il pubbblico?
Comunicato stampa
Sarà il Museo del Novecento ad ospitare lunedì 18 Gennaio 2016 alle 17,30 la proiezione in anteprima del corto intitolato “A CHI PARLA L’ARTE CONTEMPORANEA?” promosso dalla Fondazione Giorgio Pardi insieme all'associazione cramum, diretto da Sabino Maria Frassà e da Andi Kacziba (fotografia di Davide Arieni; post-produzione Massimo Arieni). Partner editoriale si conferma SKIRA Editore che dal 2013 collabora con cramum.
Il corto cerca di rispondere ad alcune domande riguardo alla capacità di creare empatia dell’arte contemporanea: a chi parla? Riesce a comunicare? Quali strumenti utilizza? Quale ruolo ha il pubbblico? I protagonisti del corto, girato il 13 maggio 2015 a Palazzo Isimbardi, sono artisti, curatori, giornalisti e direttori di musei nazional e internazionali (in ordine alfabetico): Alessio Barchitta, Ilaria Beretta, Alex Bombardieri, Giulia Buono, Leonardo Capano, Juri Ceccotti, Michele Ciardulli, Alberto Di Fabio, Julia Fabényi, Sabino Maria Frassà, Maria Fratelli, Adam Nathaniel Furman, Andi Kacziba, H. H. Lim, Angela Madesani, Franco Mazzucchelli, Michela Moro, Demetrio Paparoni, Paolo Peroni (Vincitore premio cramum 2014 con l’opera Sudario da caccia), Chiara Piantoni, Francesca Piovesan (Vincitrice premio cramum 2015 con l’opera Volto), Alberto Purcielli, Gerda Ritzmann, Renato Rizzo, Daniele Salvalai (Vincitore premio cramum 2013 con l’opera Minotauromachia), Diego Sileo, Luisa Turuani.
Sabino Maria Frassà, che ha co-diretto il del corto dice: “Il corto presenta il punto di vista di 30 persone con 30 idee forti, inevitabilmente molto diverse tra loro. Ciò nonostante alcune parole ricorrono spesso e forse sono il punto di partenza per la riflessione che ciascuno di noi dovrebbe e/o potrebbe fare sull'arte oggi: autoreferenzialità, mercato, finanza, pigrizia e ignoranza”. Completa Andi Kacziba, co-direttore del corto "Ognuno di noi ha poco tempo e la fruizione dell'arte si scontra sempre di più con la velocità della comunicazione: è importante che ciascuno di noi sviluppi degli strumenti selezionare quale arte vivere".
Anche Filippo del Corno (Assessore alla cultura del Comune di Milano) e Michela Palestra (Sindaco di Arese e Consigliera delegata della Città Metropolitana di Milano) parteciperanno all'evento che lancia il quarto Premio cramum (2016): a conclusione della proiezione verranno infatti comunicati i nomi dei 10 finalisti under 36 selezionati in base al bando (www.cramum.it a cui ci si può iscrivere entro il 3 gennaio 2016). Il premio cramum si aprirà il 10 maggio 2016 a Palazzo Isimbardi e avrà lo stesso titolo del corto "A chi parla l'arte contemporanea?". Il corto è stato infatti realizzato grazie al lavoro congiunto della Fondazione Giorgio Pardi e associazione cramum con i partner del premio cramum: Comune di Milano e Città Metropolitana di Milano in primis, ma anche Veneranda Fabbrica del Duomo, Studio Museo Francesco Messina, Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, Ludwig Museum, Consolato generale di Svizzera a Milano, il Goethe Institut, il Consolato Generale di Germania a Milano, EDICOLA ITALIANA.
Particolarità del premio è l'affiancare 10 giovani artisti a 10 artisti di fama internazionale. Nel 2016 parteciperanno quindi: Ulla von Brandenburg, Szilárd Cseke, Emilio Isgrò, Lin Ylin, Luigi Presicce, Laura de Santillana). Grazie alla collaborazione con SKIRA Editore anche la 4° edizione del premio si arricchirà di una pubblicazione dal titolo "A chi parla l'arte contemporanea? Vox Clamandi.
Sabino Maria Frassà, Direttore del Premio, afferma: “La 4° edizione del premio cramum si apre all’insegna dell’internazionalizzazione con l’ingresso di ancora più giurati non italiani, Shirin Elahi e Katie Hill da Londra, e Julia Fabényi dal Ludwig Múzeum di Budapest. Anche nell’arte, il problema non è tanto la fuga di cervelli all’estero, quanto il loro mancato ritorno. L’esser cittadini e artisti d’Europa e del Mondo è ossigeno per la nostra cultura, dobbiamo quindi lavorare per creare le condizioni, perché tale “ossigeno” torni in Italia. Per questo l’associazione cramum e la Fondazione Giorgio Pardi non si limitano ad assegnare un premio, ma hanno elaborato per i vincitori un percorso di crescita artistica e visibilità, attraverso la partecipazione a mostre in Italia e all’estero, che si conclude con una site-specific al Museo Francesco Messina di Milano”.
Michela Palestra, Sindaco di Arese e Consigliera delegata della Città Metropolitana di Milano, ricorda infine come "Ancora una volta attraverso il lavoro fatto dalla Fondazione Giorgio Pardi e l'associazione Cramum abbiamo l'occasione per riflettere a fondo e avvicinare quante più persone possibile all'arte contemporanea, ambito dell'arte spesso trascurato perchè inteso come di "pochi" o di difficile comprensione. Palazzo Isimbardi anche nel 2016 ospiterà il premio Cramum, riconoscendone il valore, in particolare per i giovani artisti cui è dedicato. Artisti under 36 la cui visione ed interpretazione contemporanea rappresentano un patrimonio artistico che la Città Metropolitana è orgogliosa di condividere con i cittadini. Opere che mettono a fuoco la realtà e la società attraverso occhi giovani con le proprie idee, proposte, contrapposizioni".
Cramum
cramum è nato come work in progress culturale nel novembre del 2012 per promuovere l'arte contemporanea in tutte le sue forme. L’associazione promuove e supporta i migliori giovani artisti che operano in Italia a prescindere dalla loro origine. L’obiettivo ultimo è mettere nelle condizioni questi talenti di vivere della propria arte. www.cramum.it | www.facebook.com/cramum/
Fondazione Giorgio Pardi
La Fondazione Giorgio Pardi lavora dal 2008 per migliorare la qualità della vita delle nuove generazioni. La Fondazione è un ente non-profit che ricorda il Professor Giorgio Pardi, combattendo la fuga di cervelli e sostenendo i migliori giovani in Italia. "Sapere, Saper Fare, Saper Essere. Gli italiani devono imparare a superare le divergenze e fare squadra per affrontare con successo un mondo sempre più complesso." www.amanutricresci.com
Per maggiori informazioni: [email protected]