A Line Made by Walking
Pratiche immersive e residui esperienziali in Hamish Fulton, Daniele Girardi, Ron Griffin, Richard Long. Uprogetto di Urbs Picta e APT Val di Non con Panza Collection.
Comunicato stampa
Urbs Picta è felice di invitarvi all'opening della mostra
A Line Made by Walking.
Pratiche immersive e residui esperienziali in Fulton, Girardi, Griffin e Long
un progetto di Urbs Picta e APT Val di Non con Panza Collection
Il titolo della mostra richiama la nota opera di Richard Long A Line Made by Walking, un lavoro del 1967 considerato unanimemente «un passaggio fondamentale dell’arte contemporanea: da questo momento il camminare si trasforma in forma d'arte autonoma».
artisti in mostra
Hamish Fulton, Daniele Girardi, Ron Griffin, Richard Long
apertura mostra
5 giugno 2021 - 30 ottobre 2021
IL PERCORSO TRA I CASTELLI DELLA VAL DI NON
La mostra si articola in un percorso sul territorio della Val di Non, alla scoperta di quattro castelli che riaprono per l'occasione, dopo una lunga pausa forzata dovuta alla pandemia e dopo restauri delle strutture.
Sono 21 le opere che costituiscono il percorso: 15 lavori sono inediti, 6 sono stati in deposito presso il Guggenheim di New York tra 1996 e 2003 mentre 3 opere sono in prestito dall'importante collezione veronese AGIVerona.
Sviluppando un concetto chiave della ricerca dei quattro artisti - l’andare, l’attraversare, il fare esperienza di un luogo - a Castel Belasi, un maestoso castello tardo duecentesco che domina la bassa Val di Non, è ospitato il nucleo principale della mostra con una selezione di lavori.
Il percorso occupa spazi diversi, instaurando un preciso legame tra ambiente e opere scelte: Castel Nanno, Castel Valer e Castel Coredo sono le sedi espositive "periferiche" ma essenziali del cammino, ospitando singoli lavori, installazioni site-specific e libri d'artista.
Il pubblico è quindi invitato a muoversi sul territorio per scoprire storia, paesaggio e arte contemporanea.
Castel Nanno, villa fortificata divenuta elegante residenza in stile cinquecentesco con alterne fasi di uso e abbandono nel corso della storia, è la sede espositiva di un'installazione site-specific di Daniele Girardi realizzata in loco e volta a stabilire uno stretto dialogo con lo spazio espositivo, creando un bivacco, un rifugio temporaneo.
Alcune opere di Ron Griffin si trovano nelle ex scuderie di Castel Valer, un mastio monumentale di bella fattura: questi lavori raccontano la poetica di Griffin che coniuga l’incontro tra la vastità desertica del Nord America e l’esplorazione solitaria dello spazio.
La mostra si conclude a Castel Coredo, documentato per la prima volta nel 1291, oggi dimora signorile settecentesca, tra i cui tesori ci sono un ritratto di bambina del pittore trentino Bartolomeo Bezzi e la prima edizione del celebre Dioscoride, un trattato miniato di botanica del 1565: sono qui esposti tre libri d’artista di Hamish Fulton, Richard Long e Daniele Girardi, a cui si aggiunge un oggetto scultoreo di Ron Griffin in un legame profondo tra le opere, l’oggettistica e le ricche biblioteche custodite nel castello.