A pièce of paper

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO FERRAMENTA
Via Gian Francesco Bellezia 8g, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
04/11/2014

ore 19,30

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Francesca Arri, Gao Yuan
Curatori
Sara Bortoletto
Generi
performance - happening

L’azione site specific A pièce of paper, presentata per la prima volta, nasce dall’incontro tra l’artista taiwanese Gao Yuan e l’artista italiana Francesca Arri, la curatrice Sara Bortoletto e Spazio Ferramenta.

Comunicato stampa

“ [...]il difficile e il facile si completano l'un l'altro;
l'alto e il basso si invertono l'un l'altro;
i suoni e la voce si armonizzano l'un l'altro;
il prima ed il dopo si seguono l'un l'altro”.
Laozi, Daodejing, capitolo II

Spazio Ferramenta, per l’appuntamento che si inserisce nel ricchissimo calendario della settimana torinese dedicata all’Arte Contemporanea, allarga la rete delle collaborazioni coinvolgendo giovani curatori e artisti internazionali.

L’azione site specific A pièce of paper, presentata per la prima volta martedì 4 novembre, nasce dall’incontro tra l’artista taiwanese Gao Yuan e l’artista italiana Francesca Arri, la curatrice Sara Bortoletto e Spazio Ferramenta.

La performance interculturale intende attualizzare alcuni temi trattati da Laozi nel III secolo a.C. e per farlo estrapolerà alcune citazioni del Daodejing, il libro della Via e della Virtù.
Il Daodejing è uno dei tre testi attribuiti alla tradizione taoista e descrive, in circa 5000 caratteri, i principi basilari dell'universo. Il Dao è l'idea fondamentale di tutta la filosofia cinese: l'Uomo e il Mondo formano una cosa indissolubile e si influenzano a vicenda.
Gli strumenti attraverso i quali l’attualizzazione prenderà vita saranno la calligrafia, mezzo perfetto per il contatto diretto tra l'Uomo e la Via dell'Universo, e i corpi delle artiste, strumenti e insieme sostanza dell’azione. Così, se per il Taoismo l'essere e il non-essere si autogenerano e dipendono l'un l'altro, A pièce of paper intende mostrare come il flusso della creazione sia? in armonia con la Natura e al contempo quanto la creazione stessa possa essere relativa.
La relatività della vita ci induce a pensare che ciò che appare complesso possa essere anche il suo contrario. Così, la vita – il corpo di Francesca Arri – può risultare estremamente complessa e al contempo semplice,come il foglio di carta sul quale opera Gao Yuan.

Le tematiche del Dao e le tematiche del De espresse nel Daodejing sono state investigate dalle due artiste, successivamente arricchite da contaminazioni culturali e da spunti contemporanei, infine rilette attraverso l’esperienza personale. Sarà proprio questa inconsueta combinazione di fattori a unire le loro azioni artistiche dando vita alla performance A pièce of paper.

Gao Yuan è una fotografa e performer taiwanese con base a New York che esplora l'identità culturale attraverso i simboli iconografici in uso nell'antichità e nell'era contemporanea. Artista dallo spiccato background internazionale, ha vinto importanti premi tra cui il Premio Terna e il World Wide Photography Award, e le sue opere sono presenti in collezioni private e in musei del Portogallo, Spagna, USA e Taiwan.

Francesca Arri è una giovane performer e artista visiva, il cui corpo, materia da costruire e plasmare, diventa il mezzo per spiegare i limiti dell'uomo e della società. Il suo lavoro è stato presentato in importanti vetrine internazionali tra cui Fondazione Hangar Bicocca, Milano, Fondazione Merz, Torino, Matadero-Madrid, Tel Aviv Museum of Art, 12th Istanbul Biennale.
Sara Bortoletto è una giovane sinologa e curatrice bresciana. Dopo aver conseguito la laurea a Cà Foscari, ha completato gli studi in Cina. Negli ultimi anni ha lavorato tra Pechino, Firenze e Torino dedicandosi principalmente alla curatela e organizzazione di mostre ed eventi legati all’Arte Contemporanea.
Spazio Ferramenta è un progetto culturale indipendente fondato nel 2010, un luogo votato alla sperimentazione che incoraggia il brain storming. Gli artisti selezionati e i curatori coinvolti sono invitati a “trasformarsi”, a giocare con se stessi e con il proprio lavoro, a confrontarsi con gli altri, ognuno utilizzando il linguaggio estetico che più gli appartiene.