A Poem about a chance meeting
Per la stagione 2012, Dolomiti Contemporanee, il Laboratorio di Arti Visive in Ambiente e gli artisti, sono lieti di invitarvi all’inaugurazione di A poem about a chance meeting, un progetto di Tiziano Martini e Nicola Genovese nato in virtù di una collaborazione con Dolomiti Contemporanee. Il progetto si propone come un laboratorio all’interno della struttura di DC next, con la quale condivide una comunione di intenti, obiettivi e modi di operare.
Comunicato stampa
Per la stagione 2012, Dolomiti Contemporanee, il Laboratorio di Arti Visive in Ambiente e gli artisti, sono lieti di invitarvi all'inaugurazione di A poem about a chance meeting, un progetto di Tiziano Martini e Nicola Genovese nato in virtù di una collaborazione con Dolomiti Contemporanee.
Il progetto si propone come un laboratorio all'interno della struttura di DC next, con la quale condivide una comunione di intenti, obiettivi e modi di operare.
DC Next lascia la propria sede originaria di Sass Muss, inoltrandosi ulteriormente nel territorio montano, andando a inserirsi nello spazio industriale della ex Fabbrica Visibilia in località Taibon Agordino.
In occasione delle inaugurazioni di DC Next che avverranno durante la prima parte dell'estate, i cinque artisti saranno ospiti in residenza all'interno del nuovo sito, dove, per la durata di una settimana, condivideranno gli spazi e lavoreranno individualmente alle proprie ricerche. I risultati saranno visibili alla mostra di fine residenza. Gli studi degli artisti saranno visitabili, previo accordo, durante il periodo lavorativo compreso tra il 20 luglio e il 4 agosto.
A poem about a chance meeting è una suggestione, un tentativo, uno studio sharing project, una fulminea residenza per artisti. Ma è anche – soprattutto – la storia di un incontro fortuito, casuale, dai connotati atipici, dai risultati inaspettati, ospitato in un luogo fortemente caratterizzato.
L'idea nasce da una sincera necessità di ritrovo e scambio tra artisti che si stimano a vicenda, ma con percorsi di ricerca molto diversi tra loro. Il progetto prende dunque vita da un’urgenza di condivisione, ma senza la pretesa di far fondere forzatamente idee e lavori degli artisti coinvolti: nessuno di loro ha infatti il vincolo di collaborare con uno degli altri quattro, se non spinto da una reale pulsione. Non sono per tanto escluse a priori collaborazioni tra due o più artisti.
Lo spazio di condivisione sarà un ampio white cube situato nell’ex fabbrica Visibilia, nel quale i cinque artisti avranno modo di assimilare informazioni e trarre spunto dagli input che il luogo fornirà loro, per la creazione di progetti difficilmente realizzabili in studio.
Gli artisti si gestiranno in autonomia e saranno liberi di scegliere la settimana di lavoro a loro più congeniale, tenendo sempre in considerazione l’importanza della condivisione dello studio. Per sostenere la realizzazione dei propri progetti, si avvarranno dei numerosi sponsor e partner di Dolomiti Contemporanee.
In mostra saranno visibili esclusivamente i lavori realizzati in situ, allestiti dagli artisti stessi senza supporto curatoriale.Presentazioni riguardo i singoli progetti saranno disponibili in un secondo momento a fine residenza.