A un passo da Le Corbusier
Due giornate di studio e proiezioni video dell’artista Cristian Chironi per celebrare i cinquant’anni dalla morte di Le Corbusier a cura di Valentina Gensini e Patrizia Mello in collaborazione con l’Institut français di Firenze e la Fondation Le Corbusier.
Comunicato stampa
“Propongo di recuperare nella vita della civiltà meccanizzata le condizioni naturali che sono state disturbate, cioè il sole, lo spazio, il verde, fattori cosmici con i quali si vive e senza i quali si muore” ecco come Le Corbusier spiega il suo concetto di città.
L’Architetto che ha dedicato la maggior parte dei suoi studi a cercare di dare un volto nuovo alle città e di concepire le abitazioni in maniera nuova, ha messo in evidenza che l’abitazione è il bene comune per eccellenza: in un mondo condizionato dal progresso le case sono piccoli grandi mondi immersi nella frenesia urbana.
Con queste due giornate di studio, grazie al contributo di esperti conoscitori delle sue opere, si vuole aprire un dibattito sull’attualità del pensiero di Le Corbusier, sulle idee rivoluzionarie maturate nei primi decenni del Novecento per cambiare il modo di abitare la propria casa. Ad aprire il dibattito sarà l’esperienza dell’artista Cristian Chironi che per abbreviare le distanze (e non possedendo una casa di proprietà) ha deciso di “abitare” direttamente le case realizzate da Le Corbusier avviando al loro interno riflessioni tra le più diverse, mescolando il tutto con grande cura e acume creativo. “My house is a Le Corbusier” è il progetto di Chironi sponsorizzato con una borsa di studio dalla Fondation Le Corbusier: l’esperienza ha preso avvio in Italia all’inizio dell’anno dove Chironi ha abitato il Padiglione dell’Esprit Nouveau (1925) ricostruito a Bologna nel 1977, e successivamente a Parigi nell’appartamento al settimo piano dell’Immeuble Molitor dove Le Corbusier abitò dal 1933 al 1965.
Programma
19 novembre - 11dicembre sede DiDa
In mostra due video dell’artista Cristian Chironi durante la permanenza nelle case di Le Corbusier a Bologna e a Parigi. Per l’occasione verrà esposta una selezione di libri di Le Corbusier.
In collaborazione con la Biblioteca di Scienze Tecnologiche.
DiDa, Palazzo San Clemente via Micheli, 2.
Giovedì 10 ore 15.00 sede Le Murate. Progetti Arte Contemporanea
My house is a Le Corbusier
Saluti di apertura
Lorenzo Perra, Asssessore Urbanistica e politiche del Territorio del Comune di Firenze
Saverio Mecca, Direttore DiDa Dipartimento Architettura Università di Firenze
Isabelle Mallez, Direttrice dell’Istitut Francais di Firenze e Console Onoraria di Francia e Firenze
Introducono le curatrici Valentina Gensini e Patrizia Mello
Tavola rotonda con Cristian Chironi, Bénédicte Gandini, Valentina Gensini, Patrizia Mello, Tommaso Sacchi
Coordina Valentina Gensini.
Venerdì 11 dicembre ore 9.30 sede Le Murate. Progetti Arte Contemporanea
Dall’Unitè d’Hatation (1947-1952) al Market Hall (2004-2014) Funzioni extra residenziali e link caratteristici
Introduce: Patrizia Mello
Andrea Volpe, La matematica dell’emozione. Cellule, alveoli, residenze collettive.
Ezio Godoli, l’eredità di Le Corbusier nell’edilizia popolare di Algeri.
Maria Grazia Eccheli, Le Corbusier, cella con vista sul Novecento.
Corinna Vasic, l’influsso di Le Corbusier sull’opera di Leonardo Ricci e di Leonardo Savioli nel progetto di residenze individuali e collettive.
Susanna Caccia, Habiter Inhabitable. Restauro e patrimonio lecorbuseriano.
Coordina Patrizia Mello