A un passo da … – Vairo Mongatti
“A un passo da ….” una serie di 3 mostre con 3 artisti, 6 opere in 2 luoghi diversi: Sensus Vetrina di Fiesole, pertinente al Ristorante Vinandro, in piazza Mino 33 e il Ristorante India in via Gramsci 43 a Fiesole.
Comunicato stampa
Il 19 ottobre si inaugurerà: "A un passo da ...." una serie di 3 mostre con 3 artisti, 6 opere in 2 luoghi diversi: Sensus Vetrina di Fiesole, pertinente al Ristorante Vinandro, in piazza Mino 33 e il Ristorante India in via Gramsci 43 a Fiesole.
Con il seguente calendario:
19 ottobre 22 novembre Vairo Mongatti
23 novembre 13 dicembre Aldo Frangioni
14 dicembre 29 dicembre Fred Charap
Fiesole è la piccola città degli eventi di cui si parla e qui, nel quieto andirivieni di paese tutto è “a un passo da …”. Essere a un passo da qualcosa non designa solamente la possibilità imminente o simbolica di un evento bello o brutto che sia, vuoi governato dal caso vuoi dalla personale volontà, ma anche lo svolgersi cronologico di una azione. Nel nostro caso si assiste al loro coincidere attraverso il fare fisico degli spettatori che rendono prossimi i 2 lavori. La geografia dei 2 luoghi prescelti per l'esibizione sono vicini tra loro, a un passo appunto, tuttavia mentre si percorrerà la distanza che come un filo li unisce, si colmerà la differenza che separa il reale dall'immaginario e dal simbolico, essi stessi luoghi culturali pertinenti contemporaneamente alla vita quotidiana e a quella intellettuale dell'uomo, comunque indivisibili. Il ricompattare queste componenti è compito dei 2 lavori di Vairo Mongatti che attraverso la scelta di tempi creativi differenti interni alla stessa opera restituiscono la genesi di un dipinto e del suo specifico modo di lavorare, infatti nella Vetrina saranno ricomposti gli elementi reali che compaiono nella natura morta esposta da India. Inoltre nella vetrina compare un bozzetto dello stesso dipinto, a suggerire e sottolineare il modo di lavorare “dal vero” dell'artista. Questa operazione rimanda al tempo, al suo trascorrere che immaginosamente si compie per lo spettatore della Vetrina, nel suo osservarla e nel successivo percorrere l'ormai famoso passo per trovare da India l'opera conclusa. Altro elemento di tutta la piccola messa in scena, che sarà comune alla collocazione delle opere dei 3 artisti da India è quello di non contrastare la difficoltà oggettiva data dalla forte caratterizzazione del ristorante in termini vernacolari etnico-popolari indiani che renderebbero impossibile la convivenza con una esposizione contemporanea. Il quadro del Mongatti, assecondando la sua natura di pittura oramai classica dove si possono scorgere velati rimandi alla tradizione macchiaiola e un gusto morandiano nella disposizione degli oggetti, sarà disposto senza enfasi, senza la volontà di distinguersi dal resto, mimetizzato e quindi da cercare, quasi. La contemporaneità dell'operazione risiede non nella scelta dei lavori, ma degli artisti, nello spirito di amicizia che lega loro a me e a cascata ai luoghi prescelti, frutto anche essi di amicizia con Edoardo Castorina, proprietario di India e della Vetrina, che io attraverso la Fondazione Sensus gestisco oramai da 3 anni come una vera piccolissima galleria.