A World of Potential
A World of Potential – nella Casa di The Human Safety Net, presso le Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia – traduce in un viaggio appassionante la filosofia della Fondazione: tutti hanno il diritto di esprimere i propri punti di forza e nessuno deve essere lasciato indietro.
Comunicato stampa
Un percorso interattivo unico per esplorare il proprio potenziale e scoprire come avere un impatto concreto e positivo sulla società
A World of Potential - nella Casa di The Human Safety Net, presso le Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia - traduce in un viaggio appassionante la filosofia della Fondazione: tutti hanno il diritto di esprimere i propri punti di forza e nessuno deve essere lasciato indietro.
Sei curioso? Che impatto ha la perseveranza sulle nostre vite? Quanto il nostro essere creativi ha a che fare con le nostre emozioni? Sappiamo essere grati anche per le piccole cose di tutti i giorni? Cosa è importante per fare un buon lavoro di squadra? A World of Potential ci conduce alla scoperta dei nostri punti di forza e mette alla prova la nostra capacità di vedere il meglio in noi stessi e negli altri e fare squadra per un obiettivo comune.
Percorso esperienziale unico, A World of Potential si trova a Venezia, al terzo piano delle Procuratie Vecchie, in piazza San Marco, nella Casa di The Human Safety Net, il movimento di persone che aiutano altre persone nato con l’obiettivo di liberare il potenziale di coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità. La mostra sottolinea infatti come sia davvero possibile cambiare anche le vite degli altri. Cominciando da noi.
L’eccezionalità dell’esperienza è data anche dalla possibilità di accedere, per la prima volta in 500 anni, ad uno spazio iconico a livello mondiale, proprietà di Assicurazioni Generali, aperto al pubblico nell’aprile 2022, dopo un importante progetto di restauro e valorizzazione firmato da David Chipperfield, al quale è stato recentemente assegnato il Premio Pritzker 2023. Il restauro, ad opera dello Studio David Chipperfield Architects Milan ha visto il recupero in chiave conservativa del primo e del secondo piano dell’edificio, mentre il terzo, destinato a diventare la Casa di The Human Safety Net, è stato interamente ripensato dall’architetto per diventare un luogo di confronto e dialogo sui temi dell’inclusione sociale e anche uno spazio di ispirazione per quanti siano interessati ai temi della sostenibilità.
La visita alla mostra interattiva si connette strettamente alla missione di The Human Safety Net non solo nei suoi contenuti, ma anche nella finalità.
The Human Safety Net lavora da più di cinque anni e in 24 Paesi, dall’Europa all’Asia all’America Latina, per trasformare l’esistenza di persone che vivono in situazioni critiche aiutandole a riattivare i loro punti di forza affinché possano esprimere il loro massimo potenziale.
La convinzione è che tutti abbiano dei talenti e il diritto di esprimerli e valorizzarli e che nessuno dovrebbe essere lasciato indietro. Per questo il percorso di A World of Potential non rappresenta solo un’opportunità per scoprire i propri punti di forza e la propria unicità, ma anche per imparare a cogliere quelli degli altri e a capire come possiamo agire insieme per avere un impatto positivo sulla società.
Il percorso parte dalla scoperta dei punti di forza individuali e poi, a poco a poco, ci porta a capire come possiamo fare la differenza unendo le forze, nella convinzione che la somma dell’impegno dei singoli sia in grado di moltiplicare il nostro impatto individuale. Alla fine del percorso ci aspetta un gesto molto concreto: la metà del costo del biglietto va infatti a sostenere uno dei programmi della Fondazione e tutti i visitatori possono scegliere a quale destinare la propria. The Human Safety Net opera infatti attraverso due programmi: il primo, “Per le famiglie”, supporta i genitori durante i primi sei anni di vita dei loro figli, ponendo le basi per il loro futuro; il secondo, “Per i rifugiati”, permette invece loro di integrarsi nei Paesi di accoglienza attraverso percorsi di formazione e la guida nello sviluppo della propria attività imprenditoriale. La convinzione fondamentale di The Human Safety Net è che, qualunque cosa accada nella vita, tutti dovrebbero avere la possibilità di esprimere pienamente il proprio potenziale e realizzare se stessi.
Philippe Donnet, CEO del Gruppo Generali
“L’apertura delle Procuratie Vecchie rappresenta un momento storico sia per la comunità locale sia per quella internazionale. A distanza di cinque secoli, questo palazzo iconico, noto in tutto il mondo, recupera anche parte della missione originaria dei Procuratori di San Marco di cui fu dimora: aiutare i più deboli della società. Questa diventa la casa della nostra iniziativa The Human Safety Net, un luogo di dialogo e di scambio di idee per superare le principali sfide sociali del mondo odierno e ispirare i visitatori ad agire per liberare il potenziale delle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità. Uno spazio aperto a tutti, che supporta anche pienamente il progetto di rendere Venezia la capitale mondiale della sostenibilità”.
L’ESPERIENZA
La mostra è stata curata da Orna Cohen, co-fondatrice di Dialogue Social Enterprise (DSE), impresa sociale con sede ad Amburgo (Germania) che dal 1988 promuove l'inclusione sociale delle persone vulnerabili attraverso mostre e laboratori in tutto il mondo. L’esempio più celebre è “Dialoghi nel Buio”, un percorso sensoriale in cui il visitatore è condotto nell’oscurità sotto la guida di un non vedente:
un’esperienza che invita a sperimentare mettendosi nei panni dell’altro e capovolge completamente il nostro modo di percepire la disabilità. L’esperienza della mostra a Venezia è stata concepita insieme allo studio di architettura Migliore+Servetto con la direzione artistica di Rampello & Partners. L’esperienza si snoda come una progressione di interazioni che porta i visitatori a scoprire il proprio potenziale partendo da valori quali creatività, perseveranza, gratitudine, curiosità, speranza, intelligenza sociale e lavoro di squadra con 12 installazioni interattive, allo stesso tempo analogiche e digitali, capaci di coinvolgere persone di età diverse e di generare riflessione e avvicinarci alla scoperta dei nostri punti di forza.
Nella costruzione del percorso espositivo, la curatrice ha scelto, come cornice teorica e base scientifica e narrativa, il lavoro degli psicologi americani Martin Seligman e Christopher Peterson. All’inizio degli anni 2000, i due studiosi hanno sviluppato il metodo VIA (Values in Action), attraverso il quale sono stati identificati 24 punti di forza caratteriali - vale a dire il modo in cui pensiamo, proviamo emozioni e ci comportiamo - che tutti, in misura diversa, possediamo. Il metodo VIA è universale e può essere applicato a tutti, ovunque nel mondo: si basa sull'idea che i nostri punti di forza caratteriali possono essere allenati e sviluppati nel tempo e con le giuste condizioni. Un approccio che si adatta perfettamente alla missione di The Human Safety Net. L’esperienza che il visitatore vive con A World of Potential è qualcosa non solo di reale, che agisce sui sensi, sulla memoria e suscita emozioni positive, ma è un percorso per comprendere e connettersi con il proprio potenziale, esplorando i punti di forza del proprio carattere, e per vedere le migliori qualità nelle altre persone, per raggiungere insieme nuovi traguardi aiutandoci reciprocamente.
Alla fine del percorso il visitatore fa un incontro speciale: può conoscere, attraverso una video testimonianza, un membro della rete di The Human Safety Net, un rifugiato, una mamma, un educatore, un operatore delle ONG con cui collaboriamo, che condivide li suo stesso punto di forza e racconta come questo abbia avuto un impatto sulla sua vita personale o sul suo percorso professionale. Da questo punto in poi è inoltre possibile approfondire le informazioni sulle attività̀ condotte dalla Fondazione nel mondo e diventare parte attiva del movimento scegliendo a quale programma destinare la metà del proprio biglietto.
Orna Cohen, fondatrice dui DSE e curatrice di A World of Potential:
“La necessità e l'urgenza umana di condividere tempo ed esperienze è forte e vibrante Sono convinta che la mostra A World of Potential attiri i visitatori proprio per la sua natura innovativa e interattiva. Inoltre, il suo contenuto è molto attuale, poiché soprattutto negli ultimi anni abbiamo preso coscienza della nostra vulnerabilità e abbiamo dovuto fare affidamento sulle nostre forze e sulla nostra solidarietà. Ed è proprio questo il senso di The Human Safety Net".
All’interno del percorso espositivo si incontra The Art Studio, un grande open space pensato per ospitare mostre temporanee che si integrano nel percorso di A World of Potential. Qui gli artisti invitati espongono opere che interpretano i temi di The Human Safety Net e attraverso la lente dell’arte ne rafforzano il messaggio, arricchendo l’itinerario della mostra permanente.
Nel 2022 l’Art Studio è stato inaugurato con “CHUTZPAH - Una tenda che non è una tenda, animali che non sono animali", un progetto artistico di Atelier dell'Errore (AdE) BIG, curato da Gabi Scardi, Atelier dell’Errore BIG è un collettivo costituitosi nel 2018 come impresa sociale che si dedica alle arti visive ed è formato da un gruppo di artisti affetti da patologie neuropsichiatriche che attraverso l’arte esprimono il proprio talento e la loro creatività. Per la Casa di The Human Safety Net hanno creato una serie di opere site-specific attraverso le quali hanno interpretato il valore del coraggio.
Dal 15 aprile 2023 protagonista di The Art Studio sarà l’installazione “The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential” dell’artista Arthur Duff. Attraverso uno dei suoi linguaggi distintivi, la creazione di un sistema laser, l’artista creerà nuove forme e composizioni immaginifiche e transitorie che coinvolgeranno il pensiero, il potenziale e l’occhio del visitatore. Ognuna di queste rappresenterà l’unicità di ognuno di noi, perché sarà espressione visiva del potenziale esplorato durante il percorso di “A World of Potential” e trasformato in forme meravigliose e mutevoli. L’Art Studio è curato dallo storico e critico d’arte Luca Massimo Barbero, impegnato in un progetto biennale che ha lo scopo di tradurre attraverso una visione originale ed innovativa la missione di The Human Safety Net .
L’esperienza prosegue con la Biblioteca della Sostenibilità, dove i visitatori possono consultare liberamente libri, selezionati assieme a Biblothèque sans Frontières, che esplorano i temi dell’impatto sociale, del potenziale umano, lo sviluppo della prima infanzia, la genitorialità, l’imprenditoria sociale e molto altro. Non manca una vasta sezione sulla città di Venezia e un’area per i bambini con libri in cinque diverse lingue.
Il terzo piano della Casa di The Human Safety Net ospita inoltre un auditorium all’avanguardia e uno spazio di co-working disegnato per essere un vero e proprio hub di innovazione sociale. La Casa di The Human Safety Net è stata infatti pensata fin dall’inizio anche per essere un luogo di incontro e di ispirazione per un network globale di persone che aiutano persone, per la condivisione di progetti e obiettivi e lo sviluppo di nuove alleanze. L’accogliente Café, gestito da Illy accoglie infine i visitatori per una pausa di relax e riflessione.
A World Of Potential è un’esperienza sorprendente, accessibile in 6 lingue, che si configura come una nuova, imperdibile tappa a Venezia. Aperta tutti i giorni tranne il martedì dalle 10 alle 18 e fino alle 19.00 a partire dal 1 Aprile, è accessibile il giovedì con ingresso gratuito per i residenti a Venezia e Città Metropolitana, gli studenti degli atenei veneziani fino a 26 anni con tessera studentesca in corso di validità e i possessori della Carta Venezia Unica. Sono disponibili anche visite guidate agli spazi del terzo piano a partenza fissa o su prenotazione.
APPROFONDIMENTO
Il percorso espositivo
È stato concepito come una progressione di esperienze e si sviluppa secondo un prologo, tre atti e un epilogo che conducono il visitatore alla scoperta delle proprie potenzialità a partire dai valori individuati dalla curatrice Orna Cohen e selezionati dagli esperti della Meyerson Academy di Cincinnati (Ohio): creatività, gentilezza, perseveranza, gratitudine, curiosità, speranza, intelligenza sociale e lavoro di squadra. Un percorso che parte da punti di forza che esercitiamo a livello individuale per arrivare a quelli che invece si esprimono nel confronto e nell’interazione con gli altri, in un ideale passaggio dall’io al noi.
Questi concetti sono stati tradotti dallo Studio Migliore+Servetto in 12 installazioni interattive, analogiche e digitali nelle quali l’utilizzo di materiali e forme non convenzionali si unisce ad un efficace uso della tecnologia.
Partendo dall’ingresso, i visitatori vengono accolti dal Teatrino Veneziano, nel quale in pochi minuti tre delle maschere più celebri della tradizione veneziana, Pantalone, Colombina e Arlecchino, realizzate artigianalmente dall’atelier Colla di Milano - raccontano come l’antica missione dei Procuratori di San Marco di sostenere i più vulnerabili, si colleghi oggi alla missione di The Human Safety Net riportando le Procuratie alla loro antica missione.
Seguono Introduzione e Prologo, due spazi di transizione pensati per avvicinare il visitatore ai valori in mostra e alle attività della Fondazione
La prima installazione interattiva è dedicata alla Curiosità e si presenta come un multiscopio attraverso il quale i visitatori possono mettere alla prova proprio quel punto di forza che ci permette di scoprire il mondo cogliendone tutte le infinite sfaccettature, e si riflette anche sulla resilienza, la capacità di immaginare, pur in situazioni difficili, quali opzioni alternative si possano sempre perseguire.
Nella seconda sala è possibile confrontarsi con ben cinque diverse caratteristiche della personalità umana. La prima è la Perseveranza, un punto di forza del quale viene giustamente sottolineata l’importanza perché spesso è proprio quello che permette di capitalizzare i nostri talenti e arrivare ad un risultato concreto. Grazie all’avanzata tecnologia BrainCo, un dispositivo che, posizionato sulla fronte, rileva le onde celebrali, è possibile misurare la capacità di concentrarsi su un obiettivo. I risultati della prova sono spesso inattesi e sorprendenti.
Seguono poi Creatività, che permette al visitatore di dare libera espressione alla propria immaginazione disegnando su un grande schermo con l’utilizzo delle sole mani una forma che riflette il suo stato d’animo scegliendo motivi e colori. In questo modo si sperimenta come la creatività non sia un valore a sé stante ma è sempre connessa alle nostre emozioni.
Con l’installazione dedicata alla Speranza, ci si trova di fronte ad una serie di domande che hanno l’obiettivo di farci riflettere sulla genesi di tanti, spesso inutili, pensieri negativi;
Con Gratitudine, si ha la possibilità di esprimere il proprio “grazie” per ciò che rende felici nella vita di tutti i giorni e farlo diventare parte di un albero di nastri colorati sui quali sono scritti i pensieri di gratitudine di altri visitatori e contribuire a rendere il percorso ancora più ricco ed emozionante.
Da una dimensione individuale si passa poi a valori che si esprimono nell’interazione con gli altri. Intelligenza Sociale mette alla prova la capacità di collaborare per uno scopo comune, rappresentato qui dalla realizzazione di una forma. Il primo visitatore guida l’altro che, senza vedere l’oggetto da costruire e fidandosi solo della voce e della guida del suo compagno, deve realizzare una composizione più o meno complessa assemblando pezzi di legno colorati.
Teamwork & Leadership è invece l’installazione attivabile da 2 fino a 4 persone, che, sincronizzandosi nel movimento e armonizzando gli sforzi, fanno convergere quattro flussi di luce colorata al centro dello schermo per un finale con un meraviglioso effetto a sorpresa. Qui impariamo che il segreto del lavoro di squadra è l’armonizzazione degli sforzi individuali e la condivisione di un unico obiettivo comune.
Nelle ultime sale, The Human Safety Net dà ai visitatori la possibilità di conoscere meglio i programmi della Fondazione e permette a ciascun visitatore di incontrare, attraverso alcuni video, uno dei protagonisti dei programmi che ha il suo stesso punto di forza.
Si arriva infine a The Nest, un nido fuoriscala che ci offre la possibilità di scoprire le attività di The Human Safety Net nel mondo, ma anche di scegliere a quale programma destinare la metà del proprio biglietto. Non può mancare una installazione molto colorata dove è possibile scattare una foto ricordo con il punto di forza emerso nel corso dell’esperienza. Foto che potrà essere stampata e diventare un ricordo condiviso.
Tra i materiali che connotano lo spazio spiccano il legno, il rame tubolare, il vetro e la trama i-Mesh, materiale tecnico e sostenibile proveniente dal mondo della nautica.
The Human Safety Net
La missione di The Human Safety Net è quella di liberare il potenziale delle persone che vivono in contesti vulnerabili, in modo che possano a loro volta trasformare la vita delle loro famiglie e comunità. Sono due i programmi globali della Fondazione: il primo, “Per le Famiglie”, sostiene i genitori che vivono in condizioni di vulnerabilità durante i primi sei anni di vita dei loro figli, ponendo le basi più solide possibili per il loro futuro; il secondo, “Per le start-up dei rifugiati”, aiuta invece i rifugiati a crescere come imprenditori o a ottenere la formazione professionale necessaria per integrarsi nel mondo del lavoro nei Paesi di accoglienza. Attualmente la Fondazione lavora con più di sessanta ONG e imprese sociali in oltre 200 città in 24 Paesi, coinvolgendo ad oggi oltre 200mila persone.
thehumansafetynet.org
Orna Cohen
Orna Cohen è curatrice di A World of Potential, nonché promotrice, creatrice e sviluppatrice di tutte le Dialogue Experience. Crede nell'apprendimento basato sull'esperienza e continua a sviluppare metodi per progettare mostre con esperienze di apprendimento trasformative. Prima di co-fondare Dialogue Social Enterprise, Orna ha creato diverse mostre interattive, come la Cité des Enfants, una mostra interattiva per bambini su 4.000 metri quadrati a la Cité des Sciences et de l'Industrie di Parigi. Ha ricevuto il prestigioso premio “Chevalier de l'ordre des Arts et des Lettres” dal governo francese per il suo contributo all'educazione scientifica e tecnologica.
Orna Cohen insegna inoltre Museologia all'Università di Artois in Francia.