Aaron Garber-Maikovska – Lost Corner Lot Play
Mostra personale.
Comunicato stampa
MASSIMODECARLO è lieta di presentare
Lost
Corner Lot Play, la prima mostra personale di
Aaron Garber-Maikovska presso Casa Corbellini-
Wasserman. Questa mostra segna il ritorno
dell'artista in Italia dopo il suo ultimo progetto con
la galleria a Palazzo Belgioioso, nel 2021.
Il termine “distillazione” si rifà all'estrazione di un
significato essenziale o alla riduzione dei suoi aspetti
più importanti, e al contempo al processo di
purificazione di un liquido attraverso riscaldamento e
raffreddamento. Sia questo uno sforzo linguistico o
un processo fisico, la “distillazione” è alla base della
pratica di Garber-Maikovska.
Assorbendo la tensione tra paesaggi naturali e
costruiti, Garber-Maikovska “distilla” la sua
percezione degli spazi liminali tra paesaggi naturali e
artificiali in un insieme intuitivo e somatico di gesti,
che, come intime cerimonie codificate, traducono e
sintetizzano la sua esperienza nell'attraversare queste
geografie, con le loro frequenze ed energia.
Praticando queste cerimonie gestuali
quotidianamente - che preferisce definire come la sua
“pratica somatica” anziché danza, evitando così di
implicare un tono teatrale più elevato - Garber-
Maikovska si esibisce mettendo in campo
l’interazione tra la sua mente e il suo corpo.
Avvicinandosi all'inconscio, la sua pratica somatica
viene poi catturata, tradotta e nuovamente “distillata”
grazie alla pittura, che rimane testimone materiale di
questi momenti sospesi di consapevolezza.
Le opere presentate in Lost Corner Lot Play sono
“distillazioni” del vagabondare dell'artista in paesaggi
naturali del Sud della California, dove Garber-
Maikovska risiede, e della loro esistenza al confine
con paesaggi urbani costruiti e modificati dall'uomo:
Pollock Pines, Humboldt Toiyobe, così come
Fremont Pass in Colorado, Washoe Valley, Nevada o
Hermit Ridge, Arizona. Queste vaste e incontaminate
pianure, maestose montagne ricoperte di neve
candida, splendenti sotto un cielo azzurro brillante,
sono il cuore pulsante che segna il ritmo delle
composizioni di Garber-Maikovka nella mostra.
Guidato dalla consapevolezza del suo corpo che si
muove attraverso questi paesaggi naturali come un
"flaneur" in passeggiata, le sue opere d'arte incarnano
un potere trasformativo, invitando lo spettatore nelle
sue "psicogeografie".
Attento all'interazione tra la pittura e la superficie,
Maikovska utilizza gli oil-stick (colori ad olio in
barre) che crea lui stesso in studio, applicate
direttamente e intuitivamente su leggeri pannelli di
polipropilene scanalato. In occasione di Lost Corner
Lot Play, Garber-Maikovska presenta anche una
eccezionale serie di nuove opere su tela, medium che
non utilizza dagli anni '90.
Spinto dell'energia del pigmento puro, Garber-
Maikovska guida ogni composizione con i suoi
movimenti, traducendoli sulla superficie per rivelare
le dissonanze, i contrasti e le armonie delle
interazioni tra i colori, le loro frequenze e densità.
Garber-Marikovska non si limita a stendere la
pittura, bensì a svelarla, a "scavarla" dalla superficie
stessa.
Il gesamtkunstwerk di Garber-Maikovska dà
materialità alla sua percezione poetica di finito e
infinito - del destino, della spiritualità e delle idee, in
conflitto con la dura realtà fisica degli spazi. La sua
arte ne ammorbidisce i contorni, fino a farli
coesistere nelle sue composizioni sospese e sensoriali
Aaron Garber-Maikovska (Washington D.C., 1978)
vive e lavora a Los Angeles, California, USA. Il lavoro
di Aaron Garber-Maikovska si spinge oltre i confini
della pittura tradizionale, poiché la sua esperienza
somatica informa profondamente il suo processo
creativo. La sua pratica artistica è un riflesso
dell'interdipendenza tra il suo corpo fisico e l'opera
che produce.
L'artista impiega varie tecniche per produrre
composizioni astratte dai colori vivaci e dalla texture
ricca. Nei suoi dipinti crea campi di colore che si
fondono e interagiscono tra loro, alternati da
un'unica linea continua. L'artista descrive questa linea
come un personaggio con cui improvvisa, dando vita
alla superficie bidimensionale in un modo che
richiama il suo approccio somatico alla creazione
artistica.
L'approccio di Garber-Maikovska alla pittura è
profondamente intuitivo: l'artista si abbandona al
flusso della sua intuizione e lascia che siano i suoi
impulsi a guidare la sua mano. Le sue opere in
polietilene diventano una manifestazione fisica dei
suoi pensieri e sentimenti più intimi, con ogni
pennellata che rappresenta un gesto intriso di un
significato personale ma anche universale.
Tra le mostre personali ricordiamo: Valley Step,
MASSIMODECARLO, Hong Kong (2023); Channel
Light Touch Board, C L E A R I N G, New York, USA
(2022 ); Cushion of Air, Blum & Poe, Tokyo, JP
(2022); Wilson’s Corner, C L E A R I N G, Brussels,
BE (2021); Rancho, High Art Arles, Arles, FR (2021);
Yucaipa, MASSIMODECARLO, Milan, IT (2021); 4
from 3 dancers, Blum & Poe, Los Angeles, CA, US
(2020); Daughter, MASSIMODECARLO, London,
UK (2019); POSTPARTUM, C L E A R I N G,
NewYork, US (2018); Homebirth, High Art, Paris, FR
(2018); Being Near Comedy, STANDARD, Oslo, NO
(2015).