Abdoulaye Konaté
Mostra personale.
Comunicato stampa
Primo Marella Gallery Milano è lieta di annunciare la mostra personale di Abdoulaye Konaté.
"Le sue opere sono state oggetto di numerose esposizioni partecipando così a molte biennali internazionali. La lunga carriera segnata da una ricerca permanente fa di Abdoulaye Konaté una delle figure essenziali dell'arte contemporanea, ciò mi permette di attribuirgli il titolo di Maestro. Maestro nella sua arte, è così che si può definire un artista che ottiene un riconoscimento", ha dichiarato El Hadji Malick Ndiaye, direttore artistico della 14ª edizione di Dak'Art - Biennale de l'Art Africain Contemporain di Dakar (2022) sul catalogo della Biennale. Abdoulaye Konaté nel corso della sua vita ha esposto nei più importanti musei e biennali di tutto il mondo, da Oriente a Occidente, dall'Asia all'America. Nel 2004 ha partecipato ad Africa Remix, nel 2005 alla mostra al Center Pompidou, nel 2007 a Documenta 12 Kassel ed è stato presente come protagonista in tutte le successive mostre internazionali di arte africana, nel 2010 ha avuto una mostra antologica retrospettiva alla Biennale di Dakar, nel 2017 una sua opera monumentale è stata esposta all'Arsenale nella 57° Biennale di Venezia. Nel 2020 Abdoulaye Konaté presenta la sua installazione monumentale e site-specific "Idéogrammes, signes", symboles et logos (Hommage à Youssouf Tata Cissé et Germaine Dieterlen) al BMW Atrium dello Zeitz MOCAA. Nel 2020 Konaté è stato invitato a partecipare alla mostra "Global(e) Resistance" al Centre Pompidou di Parigi, con una delle sue installazioni storiche, datata 1995-1996. Nel 2021 Abdoulaye Konaté tiene la sua prima mostra personale in Giappone, "The Diffusion of Infinite Things", negli spazi di Standing Pine a Nagoya.
Nel 2022 la più importante Biennale africana: Dak'Art Biennale, gli ha reso omaggio come "Il Maestro", con la mostra: Hommage à Abdoulaye Konaté, l'étoffe d'un maître", Ex Palais de Justice (Palazzo di Giustizia), Cap Manuel, Dakar. Tre delle sue opere monumentali saranno esposte alla 14ª Biennale di Gwangju (Corea del Sud, 2023). El Hadji Malick Ndiaye, ha descritto il suo lavoro come guidato da due linee di forza: la linea estetica e quella socio-politica. "Da un lato, l'estetica risulta dal lavoro con i materiali. La destrezza dell'artista sta nella sua capacità di giocare con i tessuti, dando loro rilievi e forme, con una graduazione di colori che suggerisce il movimento proprio sulla base della sfumatura delle tinte", osserva il curatore del Museo, che poi spinge ulteriormente la sua riflessione: "Le sue composizioni testimoniano un sottile cromatismo nella disposizione dei pezzi di tessuto e con essi la presenza di importanti rilievi grazie all'integrazione di diversi oggetti. La regolarità minimalista delle fasce discontinue introduce la formazione di volumi e crea effetti ottici che a volte si concretizzano in una serie di astrazioni".
Il lavoro di Konaté è segnato da un profondo umanesimo che risiede nella sua capacità di dare un nome alle relazioni culturali, sociali e politiche. I titoli che dà alle sue opere sono circondati da un potere evocativo e da un simbolismo: diventano un'introspezione della Storia e della Memoria. Konaté attraverso installazioni a base tessile, realizzate con abiti tessuti e tinti, con il cotone tradizionale del Mali e con diversi tipi di tessuti internazionali, testimonia una cultura di cui sembra rivelare alcuni dei segreti più intimi... Si impegna, soprattutto, in una riflessione sulle crisi e sulle questioni che attraversano il nostro tempo.
Rifacendosi alla tradizione occidentale-africana di utilizzare i tessuti come mezzo di comunicazione, l'artista bilancia le tematiche globali con un riferimento intimo alla propria vita e al proprio Paese. Il tessuto utilizzato non è solo una seconda pelle, ma anche il supporto di un verbo cromatico, quasi religioso. Le opere di Abdoulaye Konaté sono partiture di drammi umani e coscienze collettive che evocano i mali degli uomini e la loro difficoltà a forgiare insieme un destino comune.
In questa mostra personale, Abdoulaye Konaté, esporrà a Milano due meravigliose opere di grandi dimensioni esposte durante la 14ª edizione di Dak'Art - Biennale de l'Art Africain Contemporain di Dakar (2022): Reine et Roi Ashanti (2021), Oiseau gris à queue jaune (2021) e otto opere inedite e uniche realizzate appositamente per questa mostra presso la Primo Marella Gallery.
Durante questa esposizione, saremo lieti di accompagnarvi nell'incredibile mondo di Abdoulaye Konaté.