Abitare il minerale – Idee di pietra
Conversazione tra Giuseppe Penone e Carolyn Christov-Bakargiev.
Comunicato stampa
Idee di pietra
Conversazione tra Giuseppe Penone e Carolyn Christov-Bakargiev
mercoledì 17 maggio 2017, ore 19.00
Castello di Rivoli, Teatro
Che cos’è un’idea che appare all’improvviso o dopo una lunga riflessione nello spazio senza forza di gravità della mente? [...] È una pietra di fiume che appare tra i rami di un albero. Una pietra sospesa tra i rami di un albero, separata dal suolo da una struttura che non è terra e non è aria, pietra che sta per forza di gravità e la forza di attrazione della luce.
Giuseppe Penone, 2005
Nell’ambito del progetto ABITARE IL MINERALE, realizzato da a.titolo in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, nel Teatro del Museo mercoledì 17 maggio prossimo l’artista Giuseppe Penone converserà con il direttore del Castello di Rivoli e GAM–Torino, Carolyn Christov-Bakargiev.
La conversazione prende avvio dalla serie di opere Idee di pietra, realizzate negli anni 2000, legate a temi e riflessioni che animano la ricerca di Penone dagli esordi nell’Arte Povera a oggi.
Idee di pietra sono alberi in bronzo radicati nella terra che sorreggono tra i rami grandi massi, elevandoli verso il cielo, in un gesto che sfida la gravità, istituendo una circolarità tra pensiero e materia. La pietra è simbolo della forza di gravità sul suolo; l’albero, spinto dalla luce, cresce sfidando il peso della sua stessa struttura e delle stagioni: i due si uniscono in un atto scultoreo che esprime insieme la vitalità della materia e dell’opera d’arte.
Esposte nei giardini della Venaria Reale, alla Sydney Biennial (2008) e al Karlsaue Park di Kassel in occasione di dOCUMENTA(13) (2012), le opere rimandano a quel vocabolario di materie e azioni che mettono in luce le analogie che legano i mondi minerale, vegetale e umano.
La partecipazione all’incontro è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione all’indirizzo [email protected], o il giorno dell’incontro presso il Castello di Rivoli.
Giuseppe Penone (Garessio, 1947), fa dello studio delle analogie tra forme culturali e naturali il fulcro della sua indagine, sottolineando la comune essenza che unisce uomo e natura in un continuo stato di partecipazione e simbiosi. Tra i principali protagonisti dell’Arte Povera, Penone ha preso parte alle più importanti manifestazioni internazionali tra le quali numerose edizioni della Biennale di Venezia, la 16th Sydney Biennial nel 2008 e dOCUMENTA(13) nel 2012. Nel 2007 ha rappresentato l’Italia alla 52° Biennale di Venezia insieme a Francesco Vezzoli. Tra le più recenti mostre personali figurano Matrice, Palazzo della Civiltà Italiana, Roma, 2017; Scultura, Mart, Rovereto e Regards croisés, Musée Cantonal des Beaux-Arts, Losanna, 2016; Being the River, Repeating the Forest, Nasher Sculpture Center, Dallas, 2015; Breath Is a Sculpture, Beirut Art Center, 2014. Nel 2014 gli è stato conferito il Premium Imperiale per la scultura dalla Japan Art Foundation.
ABITARE IL MINERALE propone una riflessione sul superamento della visione antropocentrica nel rapporto con il nostro habitat e sul concetto di creatività alla luce delle nuove teorie filosofiche e scientifiche che hanno esteso la nozione di agency - ovvero la “capacità di agire” - al mondo non umano e inorganico, considerando la materia, gli esseri umani e i loro strumenti di comunicazione in un rapporto di interdipendenza. Dallo sguardo sui processi di formazione e trasformazione della materia, a quelli che riguardano la società umana, tra l’agorà greca e quella virtuale in cui si esplicano le nuove forme del paradigma democratico e le sue insidie, il progetto è inteso come una piattaforma fluida la cui materia, per usare le parole della filosofa Karen Barad, è un “coagulo di agenti, morfologicamente attivo, generativo e articolato”.
ABITARE IL MINERALE è realizzato da a.titolo in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, a cura di Francesca Comisso, Luisa Perlo e Marianna Vecellio, con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Ora! Linguaggi contemporanei, produzioni innovative”.