Abra Kadabra – Gianluca Costantini
Abra Kadabra è un progetto espositivo in tre tappe che analizza e decostruisce queste ambiguità per fare luce sul ruolo complementare del sacro e dell’arte nell’orizzonte artistico contemporaneo.
Comunicato stampa
Abra Kadabra
tre artisti e il sacro | la magia | il mistico
Rassegna a cura di Davide W. Pairone
Atto III
GIANLUCA COSTANTINI
10 dicembre 2011 / 8 gennaio 2012
INAUGURAZIONE
sabato 10 dicembre ore 18.30
QUATTROCENTOMETRIQUADRI gallery, via Magenta 15, Ancona
SARA’ PRESENTE L’ARTISTA
“L'opera d'arte non è né un valore culturale né un oggetto (...)
si situa invece in una dimensione più essenziale,
perché fa accedere ogni volta l'uomo alla sua statura originale
nella storia e nel tempo”
G. Agamben
Abra Kadabra è la formula magica che fa irrompere il soprannaturale nel quotidiano. Una formula che col suo ritmo allitterato seduce e distrae il pubblico di imbonitori e prestigiatori ma che in origine fu un'oscura sentenza in aramaico: "Io creo così come parlo". Nel termine convivono così i due aspetti della spiritualità umana, incarnate nelle figure del ciarlatano e dello sciamano. L'arte contemporanea si muove fra queste due dimensioni, fra sberleffi e rivelazioni illuminanti, fra tricks e squarci poetici.
Abra Kadabra è un progetto espositivo in tre tappe che analizza e decostruisce queste ambiguità per fare luce sul ruolo complementare del sacro e dell'arte nell'orizzonte artistico contemporaneo. Veicolo privilegiato di queste riflessioni è l'immagine, modalità primordiale di espressione e luogo di convergenza del vissuto quotidiano come dei flussi di comunicazione globale.
Con la consapevolezza e gli strumenti di indagine peculiari del contemporaneo e dei "nativi digitali” i giovani artisti in rassegna indagano la dimensione del sacro e della magia orientandosi con l'antropologia culturale, l'iconologia, la teologia e tutte le forme più evolute del sapere umano.
ATTO III
Gianluca Costantini (Ravenna) è un disegnatore eclettico ed iperattivo, abituato ad alternare registri linguistici differenti che mirano sempre ad una lettura non convenzionale della realtà, della cronaca minuta come degli avvenimenti storici più rilevanti a livello internazionale. Eretico del fumetto e dell'illustrazione, sconvolge la narrazione lineare per creare tavole evocative, graffianti o liriche a seconda delle esigenze espressive. Partendo dai frammenti della comunicazione globale (fotografie, ritagli di giornale, pubblicità, immagini d'epoca) costruisce un personalissimo senso della storia, simile ad un archivio impazzito che ostinatamente prova a conservare tracce di umanismo e riflessione etica. Ad Ancona presenta un intreccio antologico, un mosaico di tracce ed esperienze tratte da differenti periodi della sua carriera e che ora, rimescolate, aprono nuovi orizzonti di senso.
Testo di Davide W.Pairone
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