Accenti di stile
La mostra – curata personalmente da Giorgio Armani – comprende una retrospettiva di borse, calzature e bijoux Giorgio Armani Donna e proiezioni di campagne pubblicitarie e redazionali.
Comunicato stampa
Giorgio Armani ha attraversato quel sottilissimo spazio di confine tra maschile e femminile che è il segreto del moderno senso di seduzione. Ha destrutturato e reinterpretato la giacca, portando disinvoltura al più tradizionale dei completi maschili e autorevolezza alla donna che sceglie di indossarla. Ha distillato il colore, aggiungendo alla moda una tavola cromatica di grigi e beige, diventati lo strumento di una rivoluzione visiva.
È in questo spazio riservato che Armani il minimalista trova la sua terra di mezzo tra moda e design, tra arte e tecnologia. È il mondo degli accessori, un mondo al quale lo stilista si avvicina verso la fine degli anni Ottanta, seguendo il percorso inverso a quello di molti nomi noti, che dalla pelletteria sono approdati all’abbigliamento. Un universo, meno noto ma non meno sorprendente, quello di Giorgio Armani, che si esprime attraverso il linguaggio elegante e discreto che contraddistingue la sua moda, creando oggetti che completano e definiscono senza mai prendere il sopravvento: accenti di stile che sanno dare risalto con equilibrio e misura. Così come i suoi abiti sono specchio di una società in continuo cambiamento, anche gli accessori raccontano la contemporaneità, fatta di comfort e ricercatezza, di artigianalità e di sfumature.
In bilico tra arte e design, sono le calzature ad attirare subito la sua attenzione perché definiscono le proporzioni della figura: le ballerine che danno slancio e sottolineano l’andatura e che Giorgio Armani è tra i primi ad abbinare all’abito da sera, e poi le sofisticate slingback e le décolletées dall’equilibrio calcolato che diventano espressione di una dimensione estetica che sublima la quotidianità. Dal concetto di oggetti gioiello – nato dalla sperimentazione su materiali scintillanti e ricerche tessili con motivi disegnati e tecniche di stampa a mano – si sviluppano modelli straordinari di borse, declinati in pellami naturali, tessuti e sete di pregio, rettili trattati, dove interventi di raffinata manualità aggiungono il piacere del raro e dell’eccentrico all’uso quotidiano. Come nella Plissé bag che si ispira ai particolari degli abiti, o nelle clutch di grandi proporzioni declinate in toni a tratti accesi. In una perfetta sintesi dello stile Armani. Ma le vie dell’insolito sono infinite e Giorgio Armani sceglie di percorrerle anche attraverso i bijoux. “Mi piace l’idea di superare i miei limiti, di spingermi avanti accogliendo sempre nuove sfide. Quindi continuo a sperimentare, divertendomi”. Liberato delle regole, lo stilista propone spille che prendono la forma di insetti lucenti e collane impreziosite da materiali tessili, dove velluti, sete e tulle ricoprono e raccolgono le pietre, accentuando una modernità che riporta all’origine del suo mondo, esaltando al tempo stesso idee e colori che creano suggestioni oniriche e visioni incantate.
In questa contaminazione di mondi affini, il percorso si snoda per temi importanti che fanno parte dei corsi e ricorsi dello stilista: Etnico e Animalier, Metropoli e Neoclassico, Bicromatico e Color Block, Notturno e Bagliori. Allestiti in un continuum che non è soltanto esposizione, ma racconto logico e immaginazione. Per sottolineare il concetto della libertà secondo Giorgio Armani: mai essere prigionieri di se stessi.
Accenti di stile
La mostra – curata personalmente da Giorgio Armani – comprende una retrospettiva di borse, calzature e bijoux Giorgio Armani Donna e proiezioni di campagne pubblicitarie e redazionali.