Achille Ascani / Stefano Degli Esposti – Relazioni Urbane
una mostra bipersonale dei fotografi emiliani Achille Ascani e Stefano Degli Esposti, Relazioni urbane, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei.
Comunicato stampa
Sabato 2 marzo dalle 17.30 alle 20.30 si inaugura presso la galleria MBN ART una mostra bipersonale dei fotografi emiliani Achille Ascani e Stefano Degli Esposti, Relazioni urbane, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei. L'esposizione intende mettere a confronto due differenti visioni dello spazio urbano, una più architettonica e visionaria con le serie dei Citypatterns ed Harpatecture di Stefano Degli Esposti, l'altra più intimistica e sociale con le Consolazioni di Achille Ascani.
Come scrivono i curatori: “Il significato del vivere cittadino è sovente difficile da comprendere o giustificare. Ammassi di persone in poco spazio paiono brancolare nell’esistere più incerto. Sebbene i cosiddetti servizi appaiano facilmente raggiungibili, le relazioni sono destinate ad essere forzosamente complicate. Tale congiuntura può lasciare passare modalità esistenziali diversificate, anche pericolosamente affascinanti. L'estetica o il decoro urbano difatti possono assecondare sia un percorso del vedere nuovo ma anche movimenti sociali non sempre positivamente esemplificati. Due fotografi contemporanei, Achille Ascani e Stefano degli Esposti, cercano di indagare l'autentica visione della città contemporanea, da due punti di vista differenti ma complementari tra loro. Stefano Degli Esposti immerge il proprio sguardo nella dimensione cittadina in cerca del fascino dell’urbano, della sua intrinseca bellezza, talvolta nascosta. Certi angoli visitati si pongono in una modalità sorprendente, poichè l’autore riesce a catturarli in modo peculiare, trasformando grattacieli e pareti di musei (come nel ciclo Harpatecture) in complesse costruzioni geometriche dal chiaro riferimento emozionale che appaiono come patterns bidimensionali.
Nei meandri segreti del flusso urbano, in particolar modo notturno, affonda il proprio sentire anche Achille Ascani anche se con modalità differenti. Il suo sguardo indaga difatti il controsenso del ritrovarsi in mezzo a tale guazzabuglio attraverso la costruzione di scene del vissuto.”